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I bassi delle casse sopra le nostre teste fanno vibrare qualsiasi cellula del nostro corpo, quasi a farci perdere la concezione della realtà, accompagnate dalla musica talmente forte da zittire qualsiasi pensiero.
Mi nuovo a ritmo di musica nonostante la sensualità non faccia proprio parte del mio dna ma non mi importa, almeno non stasera. Voglio godermi a pieno queste ore senza pensare a nulla.
Isa è sempre accanto a me, i suoi capelli volano in aria mentre ad occhi chiusi ed con il viso rivolto verso l'alto si perde dentro il remix di Ferrari con Lazza.
Portami dove
Non vedrò più la luce del sole
Urliamo insieme alla folla presente il testo della canzone che conosciamo ormai fin troppo bene, scatenandoci ancora di più, scuotendo i capelli ovunque e seguendo il ritmo della musica. La folla intorno a noi ci trasporta con il loro entusiasmo, finendo per affiancarci ad un gruppo di ragazzi che con gli occhi seguono ì nostri movimenti e balliamo insieme, seguendo il beat scatenato. Cerco di guardare almeno uno di loro, ma sembra quasi impossibile. Riesco solo a sbirciare una chioma color nero e dei capelli lunghi, una camicia bianca che lascia intravedere un fisico ben definito e scolpito, dei pantaloni neri eleganti e delle scarpe lucide a punta.
"Che eleganza" penso, dimenticandomi per un istante dove ci troviamo e delle regole ben definite che impone questo locale.
Lo guardo ancora per un istante, ed incontro quasi in contemporanea lo sguardo di Isa, che mi abbozza una smorfia di apprezzamento per il ragazzo, ora di spalle. Mi sorride incurvando le labbra verso il basso in segno di apprezzamento, ed io ridendo le faccio cenno con il capo di avvicinarsi.
Lei mi sorride, leggermente sudata, i capelli appiccicati sul viso come colla, ed è proprio il moro a precedere Isa, che si avvicina al suo orecchio per sussurrarle qualcosa. I ragazzi intorno a lui non sembrano accorgersene, troppo impegnati a ballare e saltare a ritmo di musica. Cerco di individuarne un altro, magari che possa farmi compagnia, ma non trovo nessun volto interessante che voglia prendere iniziativa.
Isa annuisce al ragazzo davanti a lei e poco dopo mi afferra per il braccio, cercando di comunicare con il mio orecchio senza farsi sentire.
"Vorrebbe offrirci un drink, ci ha chiesto di seguirlo al bancone" dice lei entusiasta a voce alta dato il livello della musica, senza però farsi sentire dagli altri presenti.
Io la guardo confusa, mettendoci qualche secondo a recepire il messaggio. Annuisco sorridendo e incontro lo sguardo del ragazzo davanti a noi, che aspetta una conferma da parte mia. Gli sorrido facendo un cenno con il capo, prima di seguirlo insieme ad Isa.
I suoi occhi sono scuri quanto i suoi capelli spettinati e curati così come le sue basette, il naso pronunciato e gli zigomi illuminati da un velo di sudore lo rendono ancora più sexy. Un pizzetto folto circonda il suo labbro superiore, definendo la sua mascella già scolpita da un accenno di barba.
Seguo Isa che mi precede, davanti al ragazzo, accorgendomi di non essere seguita dal resto del suo gruppo. Raggiungiamo il bancone del bar, fortunatamente quasi libero, abbiamo davanti a noi solo un paio di persone, cosi colgo l'occasione di guardarmi intorno, e scrutare meglio il ragazzo davanti a noi.
Si volta dando le spalle al banco, sedendosi comodamente sullo sgabello con un salto delicato, per poi posare i suoi occhi scuri e profondi su di noi.
"Che bevono queste chicas hermosas?" domanda curioso, passando una mano sui suoi folti capelli scuri.
Scambio un'occhiata veloce con Isa, indecise su cosa ordinare e soprattutto, per cercare di capire le intenzioni dell'uomo così gentile davanti a noi.
"Per me un Mojito" annuncia Isa alzando leggermente la voce, sporgendosi appena vicino al viso del ragazzo per farsi sentire. Lui in risposta le viene incontro, permettendole di parlare all'orecchio data la musica. Annuisce con il capo sorridendole, prima di posare lo sguardo su di me. Lo incontro, e dopo averci riflettuto un istante, "per me un Gin Tonic, grazie" replico i movimenti della mia amica, sporgendomi per osservare distrattamente oltre la sua figura, fino ad arrivare al bancone.
Lui annuisce sorridendoci. "Bueno" annuncia con un forte accento spagnolo, prima di voltarsi e darci le spalle.
Trovo posto accanto al moro, sedendomi anche io sullo sgabello che si è liberato dai due ragazzi davanti a noi; mi accomodo guardando Isa, che invece preferisce rimanere alle sue spalle, per ammirarlo meglio. Trattengo una risata premendo le labbra insieme, e mi volto curiosa verso i numerosi ragazzi che stanno preparando i cocktail.
I miei occhi squadrano i mille volti dietro il bancone, e noto con piacere che anche loro indossano una camicia bianca leggermente sbottonata sul collo. Sono tutti molto giovani e di bell'aspetto, penso. Sicuramente lo staff del locale ci sa fare a livello di strategie di marketing e come fidelizzare la clientela.
"Bonsoir les gars" ci accoglie un ragazzo in particolare, che cattura in pochi secondi il mio sguardo. I suoi occhi sono color ceruleo, un misto tra l'azzurro ed il verde scuro, un mix quasi indecifrabile ma ipnotizzante, che illuminati dalle luci della pista li rendono ancora più magnetici; sono sicura di non averne mai visti così prima d'ora. I suoi capelli biondi sono spettinati, avvolti da una bandana arrotolata che gli copre la fronte, ed un paio di occhiali rotondi risaltano ancora di più il suo viso. Sicuramente un ragazzo di bell'aspetto.
"Un Gin Tonic" inizio io, "e Dos Mojito, gracias" esclama il ragazzo al mio fianco, seguendo le mie parole, spostando la completa attenzione del biondo da me alla sua voce. Mi sorride, quasi volendosi scusare per avermi interrotta. Il ragazzo dall'altra parte guarda velocemente le sue labbra per comprendere meglio l'ordine, ed annuisce con il capo, iniziando a preparare i drink. I due in risposta si scambiano un sorriso veloce, senza aggiungere altro.
Cerco velocemente Isa con gli occhi e la trovo ancora accanto al moro, impegnati ora a parlare di chissà cosa. Lui è rivolto verso di lei, dandomi le spalle. Ne approfitto così di ascoltare il caos che mi circonda in silenzio, cercando di scacciare questa sensazione di imbarazzo, osservando meglio il biondo davanti a me impegnato nel suo lavoro. Si asciuga velocemente le mani sul piccolo grembiule nero che ha allacciato in vita, e si accorge del mio sguardo, forse decisamente inappropriato, che però non ha paura di mantenere.
Nessun accenno di barba sul suo viso, solo un lieve pizzetto e baffetti che lo rendono più misterioso.
Ci guardiamo per qualche instante che sembra eterno. I suoi occhi sono di un colore così particolare, che quasi mi incantano. Lui accenna un sorriso, abbassando poi il viso per allungarsi verso lo shaker color acciaio, appoggiato poco più in là.
Senza rendermene conto continuo a fissarlo come stregata, sentendomi quasi in imbarazzo al suo sorriso. Deve avermi colta proprio in fragrante.
Come biasimarlo, lo stavo fissando come un pesce lesso!
Mi volto di spalle in imbarazzo per la figura appena fatta ed Isa mi raggiunge, sorpassando il moro ed affiancandomi, tenendomi per un braccio quasi per conforto e supporto morale. Ci guardiamo un istante, prima che la voce del terzo soggetto attiri di nuovo la mia attenzione.
"Yo soy Carlos, piacere" anticipa il ragazzo allungando una mano e sorridendomi. In effetti non ci eravamo ancora presentati ufficialmente.
I miei occhi finiscono sul suo palmo, notandone la grandezza data la sua corporatura. Sento nuovamente il forte accento spagnolo, che mi fa sorridere percependo il suo tentativo di parlare in italiano. D'altronde lo comprendo benissimo, essendo i miei nonni di origini spagnole.
Gli sorrido, porgendo la mia mano che stringe con forza. "Mina, piacere" rispondo io, incontrando nuovamente i suoi occhi.
"Mina" ripete quasi per comprenderne la correttezza, "come la cantante?" mi chiede ridendo, collegandomi all'eterna icona della musica Italiana.
Isa al mio fianco scoppia in una fragorosa risata, sistemandosi i capelli dietro le orecchie imbarazzata. Io la osservo, riportando i miei occhi sull'attrazione principale, ma vengo interrotta non appena cerco di rispondere.
"I due Mojito" annuncia il biondo servendo i due drink sul bancone davanti a noi. Carlos ringrazia e porge uno dei due bicchieri colmi di ghiaccio e menta ad Isa, che gli sorride e lo sorseggia con sete.
"Ed il Gin Tonic" continua appoggiando anche il terzo drink, davanti alla mia figura. Alzo involontariamente lo sguardo che avevo appena appoggiato sul mio drink freddo, ed incontro di nuovo il suo viso. I miei occhi viaggiano velocemente sulla sua camicia bianca, dove sul pettorale sinistro scorgo una piccola targhetta in plastica lucida.
"Grazie, Charles" rispondo io sorridendo, quasi ammiccando, avvicinando il bicchiere alle mie mani per berne un sorso.
"A te, Mina" la sua voce mi coglie di sorpresa, non aspettandomi minimamente che stesse ascoltando il nostro discorso. Vengo colta da una sensazione di stupore, che credo sia palesata dalla mia faccia dato che i due ragazzi accanto a me ridacchiano allegramente.
"Come la cantante" continuo io, rivolgendomi a Carlos al mio fianco e dando un'occhiata divertita a Charles, mordicchiando la cannuccia di plastica nera.

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