Come se non lo avessi notato
non so quanto in realtà ci tenga
e quanto sia solo
un modo per dimenticare momenti
tanto belli quanto velenosi.Alyssa's pov
Siamo di nuovo in macchina, stavolta tutti e quattro nel BMW di Dorian, dopo essere passati da casa a cambiarci.
Ancora non riesco a credere che stiamo andando seriamente al luna park.
Saranno più di sette anni che non ci metto più piede, per il semplice motivo che beh... non lo so neanche io. Mi sono spenta e solo ora che ho cominciato a riaccendermi, me ne rendo conto. Non voglio che succeda mai più, voglio brillare per sempre, a volte magari la mia luce potrà essere più debole, altre sarà talmente forte da sembrare un faro. Non importa, basta che non mi debba più spegnere.<<Aly, ti vedo pensierosa.>> Mi sussurra Carrie seduta accanto a me sui sedili posteriori.
<<Ah, scusami, io sono solo...>>
<<Pensierosa in maniera buona intendevo dire. Non hai il tuo solito cipiglio, stai sorridendo. Sono felice, ti stai tirando su.>> Mi interrompe.
Le tiro un buffetto sulla guancia.
<<Sì, sono felice anche io.>>
I ragazzi stanno discutendo animatamente su quali motori sono i migliori per le moto e io e Carrie non ne possiamo veramente più.<<Quant'è che manca?>> Chiedo passando una mano sul tessuto morbido dei leggins che ho indossato in fretta e furia abbinandoli ad un top corto che mi arriva sopra all'ombelico. Un top rosa pastello. Un colore che non avrei mai messo fino ad un giorno fa ma che adesso indosso fiera, tranquilla di non essere giudicata dalle persone a cui tengo.
<<Mmh, mezzo secolo.>> Risponde Dorian reggendo il volante con una mano sola e svoltando in un parcheggio.
Dopo tre paia di occhiatacce puntate su di lui sospira e chiarisce: <<Scherzo, siamo arrivati.>>
Il luna park per me è sempre stato un posto molto suggestivo, ha quel qualcosa di magico che ti impedisce di sentirti reale, almeno per qualche ora.Appena usciamo dal parcheggio veniamo raggiunti dal dolce profumo dello zucchero filato e delle mandorle caramellate e nonostante l'abbondante cena al McDonald's sento lo stomaco brontolare.
Dorian mi passa un braccio intorno alle spalle e mi tira a sé. Sento il suo calore attraverso i vestiti e appoggio la testa sulla sua clavicola mentre un gruppo di bambini ci passa davanti gridando felici.
Sorrido.
Perché sono felice.
<<Che ne dite se ora ci dividiamo?>> Propongono Raphael e Carrie e noi due annuiamo.
<<Io e Carrie poi andiamo a casa mia, che purtroppo è a qualche isolato di distanza, quindi non preoccupatevi di darci un passaggio.>>
Ci dice Raphael e Dorian domanda:
<<Come mai quel purtroppo? Hai letteralmente un luna park accanto a casa tua!>>
<<Prova tu a dormire dalle tre di notte con tutto questo casino!>> Esclama il ragazzo ispanico prendendo per mano Carrie e avviandosi verso lo stand delle mandorle caramellate.<<Beh Stellina, siamo rimasti noi due da soli e devo ammettere che non mi dispiace per niente.>>
Mi prende il mento tra due dita e mi fa girare la testa verso di lui.
Un attimo prima sto fissando le sue iridi acquamarina, un secondo dopo le sue labbra premono dolcemente sulle mie e le sue mani mi risalgono lungo i fianchi.
<<Allora, Stellina, cosa vorresti fare?>> Mormora spostando la bocca sul mio collo.
<<Questo, solo un po'...>> Ansimo passandogli una mano sul petto muscoloso.
<<Un po' cosa? Di più? Di meno?>> Mi domanda con un sorriso insopportabilmente affascinante.
Accidenti a Dorian e a questa sua voglia di giocare con le parole e le frasi. Riesce sempre a tirarmi fuori cose che di solito non mi azzarderei mai a dire e poi, immancabilmente, dopo avermi portata al limite, si allontana con un sorriso e lo sguardo vittorioso.<<Sono stanca di questi giochetti.>> Gli dico accarezzandogli una guancia.
Lui ride e si scosta, prendendomi una mano tra le sue dita tatuate e spingendomi verso delle montagne russe.
<<Oh, ma insomma! Siamo ad un luna park e tu non vuoi giocare?>>
Sospiro seguendolo senza protestare.
<<Devi ritenerti lusingato piuttosto, se preferisco te alle giostre.>> Dico facendo leva sulla sua arroganza.
Lui mi scosta una ciocca ribelle dal viso, un gesto semplice che però mi scatena una cascata di brividi lungo la schiena.
<<Lo so già che mi preferisci alle giostre. Ma sentirselo dire fa sempre piacere, il mio piccolo ego è orgoglioso.>>
<<Il tuo piccolo ego? Stai usando un enorme eufemismo!>> Esclamo mentre ci mettiamo in fila.
<<Un enorme eufemismo... mi hai beccato, ma l'ego non è l'unica parte di me ad avere grandi dimensioni.>>
Arrossisco violentemente pensando a... no, meglio evitare proprio di pensarci.Gli tiro una pacca sul braccio.
<<Pervertito!>> Borbotto mentre la fila scorre velocemente.
Lui mi fissa con un finto sguardo innocente.
<<Io mi stavo riferendo alla mia brillante intelligenza e spiccato senso dell'umorismo, ma a quanto pare qui qualcuno sta pensando a cose abbastanza inappropriate.>>
Se possibile divento ancora più rossa.
<<Sei il solito, tu e i tuoi giochini di parole!>>
Lui mi fa l'occhiolino e sorride mettendo in mostra quelle adorabili fossette.
<<Sei tu quella che pensa al mio caz... Ahi!>>
Gli do un pizzicotto sul braccio e lo fulmino con un'occhiataccia.
<<Non-un'altra-parola.>> Sillabo.
Lui alza le braccia al cielo.
<<Stai tranquilla, posso capirti. Anche io se fossi in te penserei costantemente al mio c...>>
<<Smettila!>>Dorian mi mette una mano sulla schiena e mi spinge verso le montagne russe. Non mi sono neanche resa conto che la fila sia finita.
Saliamo e abbassiamo le sbarre di sicurezza. Questa giostra è composta da un cerchio di sedili, collegati ad un braccio verticale che sale in aria facendo fare ai passeggeri diversi giri della morte prima di finire il turno.
<<Se hai paura non ti preoccupare, sono qui. Puoi pure stringermi la mano e chiudere gli occhi, l'importante è che tu non stringa così forte da stritolarmi le dita.>>
Alzo gli occhi al cielo all'ennesimo flirt di Dorian. Se lo avesse detto qualsiasi altro ragazzo mi sarei infuriata. Una cosa che mi ha sempre dato un sacco di fastidio è quando un ragazzo dà per scontato che solo perché siamo femmine allora siamo fragili e abbiamo bisogno di essere protette e consolate. Mi fa proprio imbestialire, ma il tono beffardo di Dorian è scherzoso e so che lo sa che sono forte, nonostante le fragilità che gli ho mostrato non ha messo in dubbio la mia tempra, anzi, mi è stato accanto. Senza cercare di cambiarmi. Senza volermi cambiare. Lui mi è semplicemente stato vicino e mi ha compresa, senza scappare. Non pensa che io sia una debole, sa che sono rotta eppure vado avanti lo stesso, e lui lo ha accettato.E io accetto lui. Lui e la sua arroganza che credo sia in parte solo una facciata. Lui e i suoi istanti in cui si improvvisa filosofo. Lui e i suoi flirt esasperanti formati da giri di parole e contatti fisici leggeri come piume eppure abbastanza intensi per farmi volere di più.
<<Sono abbastanza certa che non avrò bisogno del tuo conforto.>> Dico mandandogli un bacio con la mano, eppure stringo le sue dita tra le mie, solo per sentire le nostre mani intrecciate che sembrano essere fatte per incastrarsi perfettamente l'una nell'altra.
La giostra comincia ad ondeggiare, prima piano, per poi arrivare sempre più in alto, finché non vedo le luci della città stendersi sotto di me come un secondo cielo pieno di stelle.
La terra mi manca sotto ai piedi ed è stupendo. In questo momento sono la regina del cielo e della Terra, sono la regina di tutto mentre le vere stelle sfrecciano sopra di me capovolgendosi e lampeggiando.
E la cosa migliore è che non sono da sola. C'è Dorian accanto a me a tenermi la mano. Un principe tenebroso che in realtà nasconde un cuore d'oro che brilla come il sole. Un principe di notte e stelle.
E mentre terra e cielo si scambiano di posto come in un trip allucinogeno mi sento invincibile, di fianco al mio principe di notte e stelle.
E mi ritornano in mente le parole di Dorian.E anche le stelle ci invidieranno.
Sì, in questo momento penso che ci stiano invidiando davvero.
Ciao Stelline! Sono di nuovo qui! Scusatemi se questo capitolo è un po' corto, ma siccome era da tanto che non pubblicavo ho deciso di lasciarlo così per metterlo online prima. Il capitolo 37 lo comincio adesso e uscirà presto, lo prometto. E chissà, forse alla fine di questo appuntamento potrebbe anche esserci una scena spicy, voi che ne dite? La vorreste?
Beh, ci vediamo al prossimo capitolo!✨💙
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E le stelle ci invidieranno
Romance"Tutte le stelle sono il sole della propria galassia" Mi diceva Nik prima di cambiare, e io me lo ripeto ora che tutto mi sembra crollare Estratto di: e le stelle ci invidieranno di Reyna Withe. La vita può essere solo rose e fiori? No. Lo sa bene...