Cinque

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"Buongiorno Court!"
Mi disse Noah sedendosi affianco a me.

Sì, proprio quel Noah. Grazie a quello stupido reality eravamo diventati grandi amici e avevo scoperto molte cose su di lui, eravamo parecchio simili. Ad esempio anche i suoi genitori erano avvocati e lui voleva seguire le loro orme, proprio come me. Da circa un anno era anche tornato a frequentarsi con Emma, si erano presi una sorta di pausa di riflessione dopo la fine del reality. Era una ragazza nella norma, nulla di speciale. Devo dire che non mi andava particolarmente a genio, dato che aveva letteralmente scaricato Noah con la scusa della pausa di riflessione. La sopportavo, ma a fatica. La sua compagnia non era poi così sgradevole, avevo avuto a che fare con persone peggiori.

"Buongiorno!"
Gli risposi io raggiante.

"Come è andato il weekand? Fatto qualcosa di divertente?"
Mi chiese lui, tirando fuori dalla zaino il PC e una bottiglietta di acqua naturale.

"Lasciamo stare, ho accompagnato Duncan a fare un tatuaggio"

Quando sentì il nome di Duncan si accigliò, non erano mai andati particolarmente d'accordo. Noah c'è l'aveva ancora con lui per quando, nella prima stagione del reality, Duncan gli aveva strappato via i pantaloni dopo che lui lo aveva sfottuto (a causa mia, ma questo non è importante). Diciamo che quella storia se l'era legata al dito e Duncan non faceva altro che ricordarglielo, solamente per dargli fastidio. Se c'era una cosa che Duncan amava era far infastidire le persone, soprattutto quelle con poca pazienza come la sottoscritta.

"Cosa si è tatuato?"
Chiese dopo qualche secondo.

"Fidati, non vuoi saperlo"
Ridacchi io.

Sapevo che Noah avrebbe avuto la mia stessa opinione riguardo al tatuaggio di Duncan ovvero avrebbe pensato che avesse fatto una cazzata a tutti gli effetti. Lui ridacchiò di rimando, annuendo con la testa.

"Ti va di pranzare insieme oggi?"
Mi chiese dopo aver bevuto un sorso d'acqua.

"Oggi pranzo con Duncan, ma puoi unirti a noi se ti va"
Gli risposi io tranquillamente.

"Ah no tranquilla, non voglio disturbare"
Mi rispose lui, sembrava quasi scocciato.

"Insisto! Anzi sai cosa? Lo scrivo sul gruppo, così pranziamo tutti insieme!"
Dissi io prendendo in mano il cellulare.

Noah si limitò a sospirare, sapeva che non avrei mai cambiato idea. Ero una persona davvero testarda e lui questo lo sapeva bene.
Scrissi il messaggio e dopo qualche secondo sentii il telefono vibrare, mi era appena arrivato un messaggio privato da Duncan.

Non vuoi pranzare da sola con me principessa? Hai paura di non potermi resistere?

Ci rendiamo conto della gente con cui avevo a che fare? Sbuffai, pensando a cosa rispondergli per non dargliela vinta. Di colpo mi venne un vero e proprio lampo di genio.

Sì, non voglio che il mio amante mi veda con te e pensi che lo stia tradendo.

Gli risposi infine, sorridendo vittoriosa nonostante lui non potesse vedermi. Sentii nuovamente il telefono vibrare tra le mie mani.

Non sei divertente Courtney, per niente. Spero che tu lo sappia.

Non metteva mai i punti alla fine della frase, lo faceva solo quando era arrabbiato o nervoso. Emisi un risolino e tornai a guardare Noah, il quale mi stava sorridendo con un sopracciglio alzato. In risposta io gli feci vedere la chat, facendo così ridacchiare anche lui.

"Non so se mi faccia più ridere questo o il 'ti amo tanto principessa, sei tutta la mia vita' che ti ha mandato ieri alle dodici e quattordici"
Mi disse lui quasi scoppiando a ridere.

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