Diciassette

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"Comunque, mi devi cinque dollari"
Dissi io sedendomi sul divano di casa affianco a lui.

"Perché?"
Mi domandò lui fissando lo schermo del telefono.

"Lo sai benissimo, non fare il finto tonto"
Lo sfidai io strappandogli il cellulare dalle mani.

Lui mi sorrise e mi scompigliò i capelli. Mi afferrò il polso e mi strinse a lui, facendomi appoggiare la guancia contro la sua spalla muscolosa.

"Non ti devo proprio niente, principessa"
Mi rispose lui scuotendo la testa.

"Sì invece! Tu hai detto, testuali parole, 'principessa, giuro che se scopriamo che quei due fanno sesso ti do cinque dollari!'"
Dissi io premendo il dito contro il suo petto.

Lui sbuffò e con la mano che non mi stringeva a sé estrasse dalla tasca dei jeans il portafoglio, prese una banconota da cinque dollari e me la porse. La afferrai velocemente, prima che cambiasse idea. Lo guardai soddisfatta ma iniziai a rimuginare.

"Tu ti ci vedi da sposato?"
La buttai lì io.

Mi pentii di quello che avevo detto nel momento stesso in cui incominciai a parlare. Lui mi guardò stranito per poi sorridermi.

"Non lo so, non ci ho mai pensato"
Mi rispose lui.

Lo guardai in viso, sembrava pensieroso. Inarcò un sopracciglio non appena si accorse che lo stavo fissando o meglio squadrando.

"E tu? Vuoi sposarti dolcezza?"
Mi domandò pettinandomi i capelli all'indietro.

"Sì"
Gli risposi semplicemente, senza smettere di squadrarlo.

Lui si riprese il cellulare e iniziò a digitare qualcosa, sembrava parecchio concentrato. Poche volte lo avevo visto così attento.

"Che fai?"
Gli domandai sporgendomi verso il telefono.

"Me lo segno"
Mi rispose lui distrattamente.

"Che cosa?"
Domandai io confusa, non capendo il significato della sua rispose.

"Che ti vuoi sposare"
Disse lui tranquillamente.

Okay, mi stava prendendo in giro. Sbuffai e alzai gli occhi al cielo, girandomi in direzione della televisione spenta. Con la coda nell'occhio lo vidi alzare un sopracciglio.

"Ho detto qualcosa di sbagliato?"
Mi domandò lui accarezzandomi la spalla con dei movimenti circolari.

"Odio essere presa in giro, quante volte devo dirtelo?"
Gli risposi io sospirando.

"Guarda che ero serio"
Disse mostrandomi il cellulare.

Me lo porse, invitandomi ad entrare sull'app delle note e ad aprire la prima che spuntava in alto. Feci come mi aveva detto. Rimasi senza parole. Era una lista. Il mio Duncan aveva fatto una lista, non potevo essere più fiera di lui. Ma non era una semplice lista, era una lista in cui elencava tutte le cose che mi piacevano e che odiavo.

1) A Court non piace lo Yogurt con i pezzi di frutta
2) Quando ha il ciclo vuole i biscotti al cioccolato
3) Non le piace il suo secondo nome
4) Non le piace il suo terzo nome
5) Adora i brownies
6) Le piacciono i bambini
7) Odia il caffè senza zucchero
8) Le piace solo il pane normale, quello integrale no
9) Detesta la gelatina verde
10) Il suo colore preferito è terra di siena bruciata
11) Le piacciono i gatti
12) Vuole diventare madre
13) Usa solo gli assorbenti con le ali
14) Vuole sposarsi

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