Quattordici

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"Come mi devo vestire Duncan?"
Gli domandai io buttandomi sul divano vicino a lui.

Lui mugugnò e si sdraiò affianco a me, appoggiando la testa sulle mie ginocchia. Iniziai ad accarezzargli piano i capelli, attorcigliandomi qualche ciocca intorno alle dita. Si lasciò sfuggire un piccolo gemito di piacere e inclinò la testa in direzione le mie carezze.

"Mi puoi rispondere?"
Gli chiesi di nuovo cullandogli la guancia con la mano.

Lui si lasciò sfuggire qualche altro verso di piacere e si sdraiò a pancia in giù, appoggiando la testa sulle mie cosce girandosi di lato per riuscire a guardarmi in viso.

"Elegante, molto elegante principessa"
Mi rispose finalmente lui.

Rimasi leggermente stupita, Duncan non era il tipo da cena lussuosa. Le poche volte in cui era stato lui a decidere dove avremmo cenato eravamo sempre andati al Mc Donald o in qualche squallida trattoria. La prima e unica volta in cui lui di sua spontanea volontà mi aveva portata in un ristorante di lusso era stato un paio di anni fa, la sera di San Valentino. Era stato molto romantico, devo ammetterlo ma non era decisamente nel suo stile.

"Quindi ti vedrò in smoking?"
Gli domandai io ridacchiando.

Lui mi pizzicò la guancia e mi fece la linguaccia per poi far sprofondare la facciaa nella mia pancia. Risi e gli passai una mano tra i folti capelli neri, pettinandoglieli all'indietro. Lo spostai da sopra di me e mi alzai in piedi, ignorando i suoi lamenti.

"Io vado a prepararmi in bagno"
Gli dissi inginocchiandomi ai piedi del divano.

"Mentre tu in camera, così non ci vediamo subito. D'accordo Dunkie?"
Gli domandai io dandogli un'ultima carezza.

Lui annuì e mi stampò un bacio sulle labbra, accarezzandomi il braccio con dei movimenti circolari. Mi allontanai da lui e andai in camera. Salii in piedi sul letto e tirai fuori dalla parte più alta dell'armadio un vestito che mi aveva regalato mio fratello Alexander anni prima. Un abito bianco lungo monospalla con uno spacco sulla gamba. Era a dir poco stupendo. Aprii la cassaforte e presi i gioielli di diamante che mi aveva regalato Duncan per il quarto anniversario, erano forse il regalo più bello che qualcuno mi avesse mai fatto. Anzi no, erano il secondo. Il regalo più bello che abbia mai ricevuto sarà per sempre il teschio che Duncan intagliò per me durante la prima stagione del reality. Presi le scarpe col tacco più eleganti che avessi, mi erano costate un occhio della testa quindi era decisamente il casi di sfruttarle in ogni occasione possibile. Presi tutto e mi spostai in bagno, lasciando a Duncan la camera da letto per vestirsi. Sentii la porta della camera sbattere, era lui. La sua classica delicatezza lo rendeva decisamente riconoscibile per chiunque lo conoscesse. Era un tipo a dir poco rumoroso, su questo non c'erano dubbi. Una sonora bestemmia proveniente proprio dalla stanza da letto mi fece risvegliare dai miei pensieri.

"Duncan!"
Gridai io esasperata battendomi una mano sulla fronte.

"Tutto a posto principessa! Non preoccuparti!"
Mi rispose lui cercando di rassicurarmi

Certo che era tutto a posto, idiota.
Duncan aveva questo bruttissimo vizio di bestemmiare ogni singola volta che gli accadeva qualcosa, sia bella che brutta quindi non riuscii a captare il motivo della sua esclamazione. Inutile dire che questo vizio c'è lo aveva da prima ancora che ci conoscessimo e dubito che sarebbe riuscito a liberarsene, come del fumo.

"Scusa!"
Aggiunse qualche secondo dopo.

Scossi la testa e sorrisi, passandomi una mano tra i capelli. Decisi saggiamente che era meglio lasciar perdere e iniziai a vestirmi. Mi guardai allo specchio soddisfatta e uscii dal bagno spegnendo la luce. Afferrai la mia pochette da sera e corsi giù dalle scale. Cercai con lo sguardo Duncan, in salotto non c'era.
Andai in cucina, era vuota. Improvvisamente qualcuno mi cinse la vita da dietro, Duncan. Mi lasciò una scia di baci sulla spalla nuda e poi mi fece voltare, mi ritrovai a un palmo dal suo viso.

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