Due

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21:30
Quello era l'orario in cui saremmo dovuti essere presso la casa di Jasper. Aveva deciso di invitare noi (in realtà l'invito era rivolto solamente a Duncan, ma lui aveva chiaramente detto al suo amico che senza di me non sarebbe venuto e a quel punto Jasper aveva ceduto) e altri loro amici per bere qualcosa e chiacchierare. Odiavo le serate come quelle. Le detestavo perché erano veramente poche le persone con cui andavo d'accordo. Tra gli amici di Duncan gli unici a cui andavo a genio erano Dj, Geoff, Alejandro, Cherry e Caleb.

"Come ti vesti tu?"
Chiesi a Duncan, che era intento ad infilare i piatti in lavastoviglie.

"Normale, perché?"
Mi rispose di rimando girandosi a guardarmi.

"Cosa intendi con normale?"
Gli domandai io incrociando le braccia sotto al seno.

Non capivo mai cosa intendesse per normale o casual. A volte intendeva andare in giro conciato come una barbone, altre essere quasi, e sottolineo quasi, decente mentre altre volte intendeva semplicemente andare in giro praticamente in pigiama. Non so quali tra queste opzioni fosse meglio.

"Jeans e maglia, stiamo andando a casa di Jasper principessa! Come avevi intenzione di vestirti?"
Mi chiese lui avvicinandosi a me.

Mi fermai a riflettere prima di rispondergli, dato che non avevo la minima idea di come mi sarei vestita quella sera.

"Secondo te, è meglio la gonna oppure i pantaloni?"
Gli domandai io ignorando completamente la sua domanda.

"Come sei più comoda piccoletta"
Mi rispose semplicemente lui accarezzandomi la guancia con le dita.

"La gonna dici che va bene?"
Gli chiesi nuovamente io avvicinandomi di più a lui.

Lui mi strinse a sé, iniziando a cullarmi fra le sue braccia e a pettinarmi all'indietro i capelli per lasciarmi dei dolci baci sulla fronte. A volte era davvero tenero e amavo quando mi coccolava, mi faceva sentire così speciale.

"Certo che va bene principessa, qualsiasi cosa tu faccia va bene, ma perché ti importa tanto?"
Mi domandò lui guardandomi negli occhi.

"Perché già non piaccio a Jasper, non posso nemmeno immaginare cosa penserebbe di me se mi presentassi vestita in modo inadeguato a casa sua!"
Gli risposi io alzando leggermente il tono della voce, per poco non ebbi una crisi di nervi.

Lui mi prese il volto tra le mani e mi fissò intensamente negli occhi per qualche secondo, quei lampioni azzurri che aveva al posto degli occhi erano in grado di ipnotizzarmi e lui non faceva che ripetermi che i miei occhi avevano lo stesso effetto su di lui. Subito dopo sulla sua faccia comparve un sorrisetto beffardo, a dir poco odioso. Io lo guardai male, inarcando un sopracciglio in attesa di una spiegazione per il suo comportamento totalmente insensato.

"Perché principessa, pensavi di venire in topless, in bikini o direttamente nuda? Quello forse sarebbe inadeguato, ma a me non dispiacerebbe sai?"
Disse sghignazzando beffardamente, come faceva spesso purtroppo.

In tutta risposta si beccò una gomitata nelle costole che non lo fece comunque smettere di ridere. Continuai a lanciargli occhiate di fuoco fino a quando anche sul mio volto comparve un piccolo sorriso. Ma a differenza del suo che era diverito, il mio era di sfida.

"Quindi a te non dispiace se i tuoi amici mi vedono nuda? A me non dispiacerebbe sai?"
Gli risposi io, utilizzando la sua stessa frase contro di lui.

Smise immediatamente di ridere e mi guardò leggermente male per poi stringermi ancora più forte a sé. Facendomi appoggiare la testa contro il suo petto e iniziando ad accarezzarmi i capelli delicatamente.
Mi stava abbracciando talmente forte che non riuscivo a staccarmi da lui.

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