Capitolo XXV: la festa

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Sono rannicchiata sul letto, avvolta da una morbida coperta, con le ginocchia al petto, che fisso con sguardo vuoto il piccolo armadio di fronte a me.

Dovrei decisamente iniziare a prepararmi per questa festa in discoteca, ma il mio corpo sembra non rispondere ai comandi provenienti dal cervello.

Ora alzati mi dice, ma non un singolo muscolo in tutto il corpo si muove.

Così me ne sto qui, immobile a fissare l'armadio, sperando che mi doni la forza di alzarmi. E magari che scelga anche cosa indossare al posto mio perché, se fosse per me, ci andrei in pigiama a questa maledetta festa. Ma mi immagino già lo sguardo sconcertato di Olivia e tutti i presenti nel vedermi con addosso il mio pigiama di pile con le renne. Scena senza dubbio esilarante, ma me la posso risparmiare.

Con un mugugno frustrato, chiamo a raccolta tutta la forza che ho e con uno slancio mi alzo dal letto. Guardo sconsolata il mio amico armadio e, scuotendo la testa, decido di dirigermi in bagno prima, per una bella doccia calda. Non capisco perché la voglia di partecipare alla festa a cui ci ha invitate Justin sta pian piano scomparendo. Non appena aveva formulato l'invito a me e a Olivia, ero quasi contenta di andarci. Non perché fosse stato Justin a propormelo, ma perché non faccio mai queste cose, non mi permetto mai di uscire e divertirmi, e ho pensato che per una volta mi avrebbe fatto bene. Poi se ci vado con la mia amica Olivia, mi sento rassicurata e so che ad ogni modo ci divertiremo insieme.

E adesso sembro aver cambiato idea: niente più voglia, niente preoccupazione per i vestiti. Ho solo una preoccupazione in testa che è più forte di tutte le altre per questa festa, quella di aver in qualche modo ferito Leo. Non riesco a togliermi dalla mente quello sguardo verde ghiaccio che mi ha rivolto non appena ha saputo che ci sarebbe stato anche Justin, stasera. Insomma, conosco i trascorsi tra di loro e so che non scorre più buon sangue, ma non credevo che la mia presenza ad una stupida festa avrebbe compromesso quello che c'è tra noi!

Non l'ho più sentito da ieri pomeriggio a lavoro, quando se n'è andato sbattendo la porta, e ho l'impressione che non lo sentirò ancora per un po'. E non sarò di certo io quella che gli scriverà, non può smettere di parlarmi per una cosa così futile e non può neanche restare arrabbiato per sempre.

Mi spoglio lasciando, a malincuore, il mio pigiama di pile con le renne sul pavimento del bagno e poi metto piede in doccia.

Comunque sia, questa sensazione scomoda nel petto non mi abbandona, mi dispiace aver lasciato le cose così, senza esserci più parlati, pieni di incomprensioni e silenzi dolorosi. Vorrei potergli spiegare, vorrei che lui potesse spiegarsi, per giustificare la sua fredda reazione, ma lui non si spiega mai, rimane il mistero più bello che ho. E l'idea che io possa in qualche modo averlo ferito, non mi dà pace.

Apro il getto bollente sopra la mia testa e lascio che sia l'acqua a lavare via questi pensieri.

*

Quando sento un clacson suonare sotto casa mia sussulto, Olivia è già qui! Potrei aver perso la cognizione del tempo mentre mi preparavo, e ovviamente ora sono in ritardo. Afferro il cappotto e infilo gli stivali di fretta, decidendo che il rossetto e la cipria potrò mettermeli in macchina, così non farò aspettare la mia amica festaiola.

"Ciao tesoro, salta su!" grida lei già su di giri, con la musica ad alto volume in macchina.

"Suppongo che la festa inizi da qui" constato cercando di tirarmi su il morale.

Si volta a guardarmi e rimango per un attimo senza fiato, è bellissima e il trucco da sera le dona un'aria sensuale. Mi sorride con le labbra carnose tinte di rosso e mi dice: "Stai benissimo vestita così, dovremmo farlo più spesso"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 26, 2023 ⏰

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