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Mida

Il suono della nuova base di Rosso fuoco suona nelle mie orecchie senza sosta da almeno un'ora e più l'ascolto, più me ne innamoro.
È assurdo pensare di essere riuscito a collaborare con un produttore così importante per far trasmettere poi in radio questa mia canzone...
È davvero un sogno che si realizza e se da una parte non riesco a tenere a freno la mia gioia, dall'altra ho il timore che le persone che l'ascolteranno non se ne innamoreranno come lo sono io in questo momento.
Per quanto sia vero che un artista crea per se stesso e per tirare fuori ciò che prova, dall'altro lato sarebbe ipocrita dire che non desidera avere anche l'approvazione degli altri.
È così ed è normale; semplicemente bisogna trovare il giusto equilibrio per far sì che questo desiderio non superi il piacere che si ha nello scrivere canzoni solo per se stessi.

«Mida! È la decima volta che ti chiamo» quasi urla Matthew spazientito, mentre se ne sta sdraiato sul suo letto.
«oi bro scusa non ti sentivo» rispondo togliendomi le airpods, posandole nella loro apposita scatolina.
«si immaginavo, comunque ascolta stasera ti scoccia se faccio venire qui Mew? Voglio farle sentire una cosa»
«è un modo gentile per dirmi di levarmi dalle palle?»
«qualcosa del genere... Giuro che non facciamo tardi»
«va bene! Però non fate casino, ho sistemato tutto il pomeriggio camera»
«tranquillo saremo due angioletti»
«voi due insieme siete tutto tranne che due angioletti»
«beh bello mio mica possiamo essere tutti come te e Gaietta...» ribatte il mio compagno di stanza tirandomi un'occhiata maliziosa che immediatamente mi fa provare un gran quantità d'imbarazzo.
«io e Gaia non stiamo insieme e già lo sai»
«stavi per aggiungere "purtroppo" vero?» continua Matthew a prendermi in giro, sapendo fin troppo bene quanto questa specie di amicizia con Gaia mi stia fottendo il cervello.

Da quando l'ho conosciuta è stato inevitabile affezionarmi a lei.
Gaia è così dolce, spontanea, genuina e innocente che è impossibile non trovarla una persona stupenda e non volerla nella propria vita.
Il problema è che l'averla incontrata ha scombussolato la mia vita, la mia relazione, i miei piani... tutto quanto è andato a farsi benedire.

«purtroppo ho un compagno di stanza cretino. Ecco quello che volevo aggiungere» affermo lanciando addosso a Matthew il primo cuscino che trovo.
«avanti bro! Fai sta benedetta mossa! Lei non sta aspettando altro»
«secondo me dovreste un po' farvi tutti gli affari vostri. Non lo dico con cattiveria, ma detta francamente Gaia non è come Mew, ne come Marisol, ne come Sarah. Perciò è inutile che te, Petit o qualsiasi altra persona mi dica cosa fare. In più non ho ancora capito quello che provo io e ancor meno cosa prova lei»
«ti dirò solo questo e poi la smetto. Penso che voi due vi stiate facendo troppe paranoie, basterebbe un solo passo e tutto si sbloccherebbe. Lei è presa Mida, ma non ha mai avuto una relazione prima, quindi non sa che fare. Sta a te»
«si ma non mi ha nemmeno poi così tanto dimostrato di provare qualcosa per me. Quindi vorrei evitare di rovinare l'amicizia o prendere un palo»
«ma non è vero che non ti ha dimostrato nulla. Quando ti è arrivato il regalo di tua madre ed eri abbastanza distrutto non ricordi quanto ti è stata vicina?»

Flashback

«che stai facendo?» mi domanda quasi sussurrando Gaia, mettendosi vicino a me mentre sono intento a scrivere sul diario che mi ha regalato mamma.
«scrivo» rispondo non spostando lo sguardo dal foglio ormai pieno di scritte nere.
«ho saputo che ti è arrivato un regalo da tua mamma. È questo?»
«già... In più mi ha scritto una lettera»
«che carina. E come ti ha fatto sentire?»
«bene, ma anche in colpa»
«perché?»
«perché non le ho mai detto a voce quanto lei sia importante per me e sono un deficiente per non averlo fatto»
«beh non tutti riescono a dirlo a parole. Ma sono sicura che lei lo sappia. Tu sei più uno da gesti, che da paroloni»
«dici?»
«si. Anche qui in casetta quando qualcuno sta male, tendi più a stare vicino fisicamente che a dire tante parole»
«e non lo trovi incoerente dato che sono un cantante e uso proprio la voce e le parole per trasmettere quello che provo?»
«beh io sono una ballerina e uso il mio corpo per compiere i movimenti, eppure il mio corpo è ciò che più mi rende insicura. Non per forza le nostre passioni dettano al cento per cento il nostro carattere. Anzi spesso è grazie alle nostre passioni che riusciamo a migliorare i lati del nostro carattere»
«si forse hai ragione... Grazie per esserci sempre per me Gaia» sussurro prima di voltarmi verso di lei e stringerla in un abbraccio caldo e che sa tanto di casa.
«sono qui se hai bisogno» risponde lei accarezzandomi con le mani la schiena, facendomi immediatamente provare una fitta strana all'altezza dello stomaco.

Fine flashback

«lei è sempre vicina a tutti e questa è una delle tante cose che mi piacciono. Però ho paura di fraintendere» affermo difronte alla constatazione di Matthew, il quale non appena termino di dire queste parole mi lancia a sua volta il cuscino che gli avevo tirato.
«siamo in quindici a dirti che lei è cotta! Perciò o siamo tutti deficienti e lei fa cose senza senso, oppure cosa in cui credo fortemente, lei prova qualcosa per te e quindi devi smetterla di giustificarti per non fare nulla»
«ragazziii hanno detto a noi cantanti di andare in salotto per un compito molto probabilmente» esclama entrando dalla porta Lil Jolie, interrompendo così il discorso tra me e il rockettaro di questa edizione di Amici.

Non appena però raggiungiamo il salotto, prima di sedermi noto Chiara e Gaia sedute a tavola intente a parlare di qualcosa che è evidente preoccupa quest'ultima.

«oi tutto okay?» le domando velocemente prima di seguire gli altri ragazzi sulle gradinate.
«è arrivato un compito della maestra» risponde mostrandomi la busta e guardandomi con uno sguardo talmente dolce e da bambina che mi fa sciogliere come un deficiente.
«tosto?»
«un sacco. Non so se ci riuscirò»
«io sono sicuro di si»
«non lo so. Vediamo che dice Raimondo»
«fammi sapere okay? E intanto stai tranquilla che sei stupenda»
«Midaaa muovi il culo! Basta fare quello che stai facendo e che tutti sappiamo» urla Holy richiamandomi così all'ordine e facendo ridacchiare Chiara, della quale mi ero del tutto scordato fosse seduta vicino a Gaia.
«ehm devo andare...Ci vediamo dopo» rispondo passandomi una mano tra i capelli, imbarazzato e anche decisamente impacciato, per poi lasciarle una semplice carezza sul viso e fuggire via come un criminale.

Che cavolo sembra che non abbia mai avuto una ragazza!
Devo riprendermi.
Mida datti una svegliata perché sei veramente ridicolo!

In amore zero regole / One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora