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Mida

Sono ormai passate le undici e mezza quando stanco di continuare a ripassare i brani in programma, mi dirigo verso la mia camera e mi sdraio sul letto.
Petit e Matthew si sono eclissati una volta finita la cena e potrei scommetterci un bel po' di soldi che in questo momento quei due si trovino sicuramente con le loro rispettive ragazze a scambiarsi chissà quante effusioni...

L'unico cretino o come mi definisce il mio compagno di stanza, asino, che alla fine resta ad attendere ore e ore che la propria ragazza, se così si può definire, si faccia viva sono io.
Gaia ha sempre qualcosa da fare, dal rivedere i video delle coreografie al pulire tutta la casetta e nonostante abbia cercato di farle capire più e più volte durante la serata quanto volessi stare un po' con lei, sono stato tranquillamente liquidato con un semplice "dopo"...

Ed è proprio mentre sto ripensando alle sue parole che la vedo finalmente comparire nella mia stanza, con indosso il suo solito pigiama viola.

«mi fai un po' di spazio?» domanda dolcemente con un sorriso divertito sul viso quando come un bambino di tre anni, imbronciato scuoto il capo e faccio finta di non volerla avere vicino.
«eddai Chri» aggiunge ridacchiando, per poi prendere l'iniziativa e sdraiarsi accanto a me spingendomi con non troppa delicatezza verso il centro del letto, per potersi sistemare al meglio.
E così non appena il suo profumo alla vaniglia invade il mio spazio, incapace di fare altrimenti, allungo le mie braccia e circondo il suo corpo.
«ora non mi parli più?» chiede lei rompendo nuovamente il silenzio, per poi portare una mano verso i miei capelli per giocarci come è solita a fare da ormai alcuni mesi.
«sono offeso» borbotto a voce bassa trattenendo le risate quando la vedo alzare gli occhi al cielo.
«perché?»
«perche tu non mi vuoi mai»
«non è vero, però non voglio fare tardi»
«e invece è vero sei sempre impegnata a fare qualcosa, ma poi non è neanche mezzanotte, ma che vuoi oh?»
«è mezzanotte»
«trovi sempre una scusa... hai pure l'occhio sporco»
«perché mi sono struccata... ho la linea del mascara»
«faccio io, te la tolgo io»
«grazie»
«comunque sono ancora offeso»
«ma perché? Dovresti essere felice del tempo libero che ti lascio, almeno hai modo di fare più cose per te stesso»
«ma io voglio stare con te»
«Chri...»
«vedi che sei tu che non mi vuoi?»
«non è vero. Sai quanto mi piace stare con te»
«però trovi sempre qualcosa da fare e io arrivo per ultimo»
«mi dispiace se la vivi così, ma giuro che non lo faccio apposta. È che c'è sempre così tanto da fare e poi forse non sono brava ad essere equilibrata e non so gestire bene tutto quanto. Però io voglio stare con te, davvero»
«si?»
«si» sussurra dolce, ma allo stesso tempo decisa, riuscendo così in un solo secondo a togliere dal mio viso qualsiasi espressione imbronciata, facendomi avvicinare il più possibile a lei per lasciarle sulle labbra morbide, vari baci a stampo che in questi giorni sono diventati una nostra abitudine alla quale non riesco a smettere di pensare e fare a meno.
«metti il cuscino» afferma però poco dopo tra un bacio e l'altro diventando rossa come un pomodoro, portandomi così a sorridere come un cretino per la sua timidezza, per poi assecondare velocemente la sua richiesta deciso più che mai a non perdere ulteriore tempo distante da lei.

Gaia sta riuscendo ogni giorno che passa ad entrarmi sempre di più dentro al cuore e le sensazioni che è capace di suscitarmi, anche con un semplice bacio, sono talmente forti che ne resto sempre totalmente sorpreso e anche un po' spaventato.
A differenza sua ho già avute varie relazioni, per cui so cosa significa provare certe cose, ma quello che è in grado di fare Gaia con me è ogni volta così inaspettato e nuovo che mi fa dubitare di tutto quello che ho provato fino ad ora.

Siamo ancora immersi nella nostra bolla di dolcezza e semplicità, quando sentiamo la porta della camera aprirsi e sbucare Petit che proprio adesso ha deciso di tornare.

«scusate» ridacchia il mio carissimo amico, dirigendosi verso il suo letto e mettendo così fine a qualsiasi cosa stavamo facendo io e Gaia, che super imbarazzata scoppia a ridere.
«patatoni... ma che sono sti due guaglioni, una nuova storia?» esclama dopo alcuni secondi Petit venendo verso di noi, sedendosi sul letto di Matthew ancora non pervenuto.
«no» risponde subito Gaia cercando di nascondere un qualcosa che però ormai è palese a tutti quanti.
«no?» ribatte cambiando subito espressione il mio amico, facendomi trattenere delle risate per la faccia seria che fa.
«no» continua imperterrita Gaia, portandomi così a dire anche io alcuni no totalmente finti, solo per stare al gioco della ballerina che nonostante stia cercando di negare quello che c'è tra noi, continua a starsene sdraiata sul mio letto avvolta dalle mie braccia.
«quanto sei convinta da uno a dieci?» domanda però nuovamente il nostro disturbatore, ma che in questo istante sto adorando per come la sta stuzzicando.
«mamma mia Petit, ma che stai dicendo?» si lamenta Gaia come una bambina, colpita al punto giusto.
«quanto sei convinta che non è una nuova storia?» ripete Petit portando avanti la conversazione deciso più che mai.
«ma che ne so io, non prevedo amò» afferma lei veloce per poi cambiare argomento, chiedendogli come siano andate le prove in studio per il nuovo pezzo che sta arrangiando.

Venti minuti dopo, finito di scherzare e giocare lanciandoci i vari cuscini addosso, Gaia se ne va dopo aver tentato di dare alcune spiegazioni sul bacio che tutti non vedono l'ora di vedere e che ipotizzano ci sia già stato e così con ancora un sorriso divertito sul viso, per la discussione che hanno avuto, mi volto verso Petit che con la guancia spiaccicata sul letto mi osserva curioso.

«io non ho mica capito comunque che voleva dire» esclama ridacchiando e mangiandosi anche un po' le parole a causa della stanchezza che si comprende dai suoi occhi lo sta sempre più avvolgendo a se.
«riguardo a cosa?» rispondo facendo il vago, ma sapendo già quale saranno le sue prossime parole.
«vi siete baciati o no?»
«secondo te?»
«lei dice che vi siete baciati, ma non in modo esagerato. Che significa?»
«che non si sono ancora limonati per bene frate» afferma sbucando dal nulla Matthew lanciando sul suo letto alcuni spartiti, prima di chiudere la porta della nostra camera.
«ah ecco che intendeva Gaia. Vabbè Chri la prossima volta al posto di fare la tisana fai una bella limonata va» esclama tranquillo Petit facendo però così scoppiare a ridere sia me che l'altro nostro compagno di stanza, che dopo aver guardato l'orario sulla piccola sveglia appoggiata al comodino, decide di spegnere le luci per dormire.
«comunque bro se posso dirti la mia, Petit ha ragione. Per me ormai lei si è lasciata andare alla grande e io il passettino in più lo farei. Tanto si vede che siete presi bene tutti e due. Anzi siete totalmente cotti tutti e due l'uno dell'altro. Quindi smettila di fare l'asino e baciatela per bene!» afferma Matthew come ultima cosa prima di addormentarsi, lasciandomi così solo ad osservare il soffitto con un sorriso da deficiente sul viso.

In amore zero regole / One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora