MidaAncora non riesco a capire come dall'avere espresso semplicemente un mio punto di vista io adesso mia sia trasformato nell'essere il mostro cattivo della casetta.
Quello che ho detto su Holden e che Rudy ha deciso di usare per mettermi in cattiva luce anche di fronte a tutti i miei compagni è un'idea che ho sempre avuto fin dall'inizio, ma che non riesco a concepirla come un qualcosa di così orrendo.
Alla fine è vero che Holden è l'artista al momento più forte tra tutti noi e penso quindi fortemente che questa cosa vada ad influenzare il modo di giudicare del suo professore, influenzandolo magari nella scelta delle "punizioni" da dargli quando sbaglia qualcosa.
In ogni modo, nonostante leggendo alcuni commenti sui social la maggioranza della gente la pensa come me, qui in casetta si respira un'aria pesante e me ne fregherei se si trattasse di persone di cui non mi importa più di tanto, ma da quando con Gaia ieri sera ho discusso, non riesco a smettere di sentirmi nervoso e di ripensare senza sosta alle parole che ci siamo detti contro.Flashback
«eh infatti stai zitto è meglio. Lo penso anch'io» afferma Gaia seduta vicina a Martina, guardando un punto a caso della stanza e facendomi così bloccare dal discorso che le stavo facendo.
«stai zitto?» ripeto incredulo, ferito e arrabbiato.
«eh ti conviene! Stai zitto perché ormai è quello il tuo pensiero»
«non parlare, non stai zitto. Stai zitto lo dici a qualcun altro»
«eh vabbò, non parlare»
«me ne vado che è meglio»
«tanto fai sempre così, non si riesce ad affrontare mezzo discorso con te Christian»
«sei seria?»
«si»
«guarda quando dico che sei paracula lo penso, perché cerchi di non andare mai contro gli altri. Peccato che non me questo tuo lato lo scordi e diventi solo una stronza»
«e tu sei immaturo e stai dimostrando che ti importa solo di te stesso»
«okay ragazzi basta! Vi state dicendo cose che non pensate e state esagerando» si intromette Martina alzando la voce per sovrastare quella mia e di Gaia, portandomi così a voltare le spalle alle due ragazze, raggiungendo la mia camera più incavolato di prima.
Fine flashback«ei frate, non vieni di là a mangiare?» mi domanda Petit osservandomi pensieroso prima di lasciarmi una pacca sulla spalla.
«non mi va» rispondo per poi spostare lo sguardo verso i fogli che ho sparsi sul letto, contenenti frasi e idee per qualche futura canzone.
«avanti non puoi restare qui per tutto il tempo. È da ieri che non ti fai vedere. Guarda che Holden è tranquillo e anche gli altri»
«non mi interessa. Non ho voglia di vedere nessuno»
«e quindi non ceni?»
«mangerò qualcosa più tardi»
«sicuro?»
«si non ti preoccupare»
«e se facessi venire qui Gaia cambieresti idea?»
«sinceramente fra lei è la prima che non mi va di vedere»
«penso non sia vero. Si vede dai tuoi occhi quanto ci stai male per aver discusso con lei ieri. Non ero lì vicino a voi, ma Marisol mi ha detto che ha sentito quello che vi siete detti. Lo sai pure tu Chri che quando si è arrabbiati si dicono cose che non si pensano»
«non so»
«smettetela di fare gli orgogliosi! Fai il primo passo. Chiedi scusa e vedrai che pure lei lo farà»Gaia
«Gaia non hai ancora mangiato e sono quasi le nove di sera!» mi sgrida Martina, entrando in quella che è la nostra camera prima di lanciarmi un cuscino addosso.
«non ho fame» borbotto chiudendo le dispense che ci ha lasciato da studiare la maestra Celentano.
«non puoi stare a digiuno. Domani hai lezione e hai bisogno di stare in forze e di mangiare. Ti ho lasciato in cucina un po' di pasta»
«se mangio ora la pasta la digerisco domani»
«e allora fatti una tisana e mangia qualche biscotto, ma finché non vai a mangiare qualcosa sappi che non ti lascerò in pace»
«d'accordo vado, se no so già che mi tormenterai per tutta la sera» ridacchio alzandomi dal letto, indossando la felpa di Mida per coprirmi dal freddo che sento perennemente addosso.
«brava hai capito»
«senti... ma Chri... l'hai visto?» le domando a voce bassa e impaurita quasi a dimostrarle quanto mi manchi quel cretino e quanto mi facciano stare male le parole che ci siamo rivolti a vicenda ieri sera.
«no non è venuto a cenare con noi. Gaia, vai da lui e fate pace! State male entrambi e non ha senso continuare così»
«lui era davvero arrabbiato Marti»
«lo so, ma io ho notato anche quanto si è sentito ferito quando gli hai dato dell'egoista e gli hai detto di stare zitto. Avete esagerato tutti e due, ma vi volete così bene che entrambi state male ora. Quindi parlate e risolvete le cose»In silenzio e senza aggiungere altro la saluto con un debole sorriso e lentamente mi dirigo verso la cucina, accompagnata però da mille pensieri.
Ha ragione Martina.
Io e Mida abbiamo esagerato e adesso ci stiamo comportando solo come due bambini, ma ciò che mi tormenta sono le sue parole nei miei confronti...Se avesse cambiato idea su di me?
Se non mi vedesse più allo stesso modo?
Forse il fatto che non è ancora venuto a chiedermi scusa o anche solo a parlarmi è perché ha capito che non gliene importa più di me.Sono così assorta da queste domande che per poco non salto in aria dallo spavento quando riconosco i suoi ricciolini e il suo corpo seduto davanti al bancone, mentre in silenzio sorseggia una tisana dalla tazza che solitamente uso io per fare colazione.
«ciao» sussurro con il cuore che batte veloce per la paura di vedere i suoi occhi e di non vederli più brillare per me.
«ei» risponde prontamente Christian, alzando lo sguardo e facendomi un sorriso dolce che immediatamente fa rallentare i miei battiti cardiaci.
«sei un ladro di tazze» dico facendogli cenno con la testa alla tazza che tiene stretta tra le mani.
«e tu sei una ladra di felpe»
«touché»
«come stai?»
«diciamo bene e tu?»
«diciamo bene...» ripete usando le mie stesse parole e portandomi così a mettere da parte la paura e l'orgoglio, facendomi decidere di avvicinarmi a lui per abbracciarlo stretto a me.
«mi sei mancata tanto Gaia»
«anche tu Chri»
«mi dispiace per quello che ti ho detto. Non penso tua sia una stronza e nemmeno che tu sia una paracula. Solo che tu hai questa cosa che cerchi sempre con tutti di avere un buon rapporto e a me sembra una cosa impossibile da fare e quando ieri poi mi sentivo tutti contro e pure tu alla fine non eri dalla mia parte mi sono sentito con le spalle contro il muro e ho avuto la sensazione che a te non interessa così tanto di me, perché se con tutti cerchi di mantenere la pace, con me è un continuo mettermi alla prova, in discussione e questa cosa mi ha fatto male oltre che arrabbiare e quindi poi sono esploso in quel modo e non va bene. Perdonami»
«scuse accettate e io spero tanto che pure tu possa perdonarmi. Non penso tu sia immaturo e soprattutto non penso assolutamente che tu sia egoista, non so nemmeno perché io l'abbia detto.
Credo dobbiamo ricordarci che siamo due persone diverse e che potrà capitare che avremo opinioni differenti, ma questo non significa che dobbiamo rovinare quello che c'è tra noi. E riguardo a quello che hai detto tu, non è assolutamente vero che a me non importa di te. Qui dentro Chri sei la persona più importante per me ed è vero che voglio avere un bel rapporto con tutti, ma tu hai la priorità e se con te mi sento di dirti in faccia dove io penso tu sbagli è perché ci tengo davvero e perché mi sento libera di essere totalmente me stessa. Però ho capito che devo cambiare i modi... In ogni modo non mettere mai in dubbio quello che provo per te, capito?»
«capito»
«mi sei mancato stupido»
«anche tu piccola» sussurra sulle mie labbra prima di baciarle dolcemente mettendo così fine a tutto il dolore, la rabbia, la mancanza che abbiamo provato e facendomi sentire nuovamente completa e felice.
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In amore zero regole / One Shot
RomantizmOne Shot / Mida e Gaia 🎤🩰💖 "Che poi l'amore se in fondo ci pensi è l'unico appiglio in un mondo di mostri e tu lo descrivi in un modo pazzesco, tu lo rinchiudi in un solo tuo gesto".