cap. 8

766 13 0
                                    

stranamente riuscii a dormire tutta la notte, forse perché Luna mi ha tenuto la mano tutto il tempo e forse perché ero veramente stanco di tutto, ciò nonostante mi alzai molto prima rispetto all'orario della domenica; andai in bagno e cercai del disinfettante per il costato, non lo avevo mai fatto ed ero titubante nel disinfettare una ferita autolesiva, nel frattempo bussò qualcuno
"è occupato" dissi tranquillo, tanto dovevo anche sistemarmi
"Ale tutto ok?" domandò, e da quel nomignolo riconobbi subito chi era, aprii la porta e mi ritrovai davanti lei
"tutto bene, buongiorno anche a te dormigliona" dissi ridacchiando
"ma sono le 7 del mattino che vuoi" sbuffò
"comunque, che facevi?" aggiunse
"ero in bagno" risposi con tutta la tranquillità del mondo
"mh.."
"ei ascolta, non lo faccio più..."
"prometti?" domandò alzando il mignolino, per un po rimasi a fissare quel gesto, poi decisi di darle una risposta
"Lu non posso promettere una cosa che so di non mantenere..."
mi abbracciò
"vuoi una mano a disinfettarla?" chiese ancora tra le mie braccia
"come hai fatto a-"
indicò il flacone di disinfettante e il cotone
"se non ti dà noia..."
mi appoggiai al mobile e alzai il pigiama
"lo hai mai fatto prima d'ora?" domandò lei
"no..." dissi un po imbarazzato dalla situazione
"ok allora ti avverto, può bruciare un po"
mi bloccai un attimo prima di sentire un dolore che mai avevo sentito
"nono basta" dissi spostando lei alzando il tono di voce
"shhhhh dormono tutti" mi rimproverò, feci segno di cucirmi la bocca
"ora alza la maglia e smettila di fare il piagnucolone"
"agli ordini sergente" dissi mettendomi sull'attenti, scatenando una risata ad entrambi
"shhhhh fa silenzio dormono tutti" dissi poi imitando il suo tono di voce, lei continuò a ridere fino a quando non dovetti tappargli la bocca per il casino
"dai su calmati stellina" sussurrai
"mo urlerai tu" disse facendomi la linguaccia, in effetti fece male ma sopportai
"fatto" disse sfiorando con una carezza la ferita, la guardai
"che c'è malinconia" domandò sorridendo
"nulla ammiravo la mia dottoressa" rimase spiazzata dalla mia risposta
"mh...andiamo a fare colazione?" domandò poi rompendo il silenzio
"va bien, metto apposto aspettami in cucina"
"no...andiamo insieme" disse abbassando lo sguardo, capendo poi il motivo della sua risposta
"se ti fa stare più tranquilla va bene" sorrisi
[...]
"come mai ti sei svegliata con me?" domandai rompendo il silenzio di quasi un quarto d'ora
"mi hai svegliato togliendo la tua mano dalla mia" disse, coprendosi le labbra con la mano, coi cereali in bocca
"ah scusa" risposi abbassando lo sguardo per tuffare il biscotto nel latte
"a che ora si dovrebbero svegliare gli altri?" domandò lei
"verso le 10" dissi non guardandola in viso
"oh ok, e per tre ore cosa facciamo? pettiniamo le bambole?" chiese ironica
"io mi sdraio sul divano, te fai quello che vuoi" risposi sorridedole e alzandomi per sistemare la cucina, stava per fare la stessa cosa lei
"tranquilla faccio io, se ti devi cambiare vai pure"
"beh credo che dovrò stare in pigiama finché non si sveglierà Luca, ho già fatto fin troppo casino prima" rispose ridacchiando
"come vuoi, solo che hai le unghie blu, se vuoi rubarmi la felpa fallo pure" le dissi dandole le spalle, devo ammettere che mi scappò un sorrisetto
"non ciò voglia di andarla a prendere, mi sdraio sul divano" disse, io mi girai di colpo
"no è, mi ci dovevo sdraiare io"
"a chi arriva prima!" iniziò a correre ed io con lei, ancora con le mani bagnate dall'acqua del rubinetto
"dove credi di andare" la presi per i fianchi e la spinsi all'indietro per superarla, purtroppo lei mi prese la maglia e fece la stessa cosa buttandosi poi su divano
"vinto" disse col fiatone con sguardo soddisfatto "e la prossima volta asciugati le mani grazie" disse facendomi ridere
"dai spostati che ci stiamo in due" dissi ancora ridendo, lei si sedette facendomi posto, mi buttai sul divano e sospirai
"ti chiamerò leggiadria ora" disse lei
"parla quella che ha volato per prendere il posto sul divano" ribbattei
"hahaha bella battuta Rina"
la guardai perplesso, nessuno mi aveva mai chiamato col mio vero cognome
"incazzata?" domandai tenendo sempre il mio sguardo su di lei
"no perché?" domandò alzando un sopracciglio
"nessuno mi ha mai chiamato col mio vero cognome" le risposi
"ah scusa non volevo sembrare incazzata....ora fammi spazio grazie" disse mettendo la sua testa sulle mie gambe col viso rivolto verso di me
"sei bello anche da questa visuale" sussurrò facendomi arrossire
"oddio il signor Wyse prova delle emozioni!!" disse con tono sarcastico, la guardai male
"eddai che scherzo" disse toccandomi con l'indice la punta del mio naso, le sorrisi e lei spostò il suo indice nella mia fossetta destra
"ce le hai anche tu" le ricordai facendo lo stesso gesto
"lo so ma le tue sono più belle" le sorrisi come uno scemo per poi continuare il discorso
"e comunque sei bella anche tu da questa angolazione" dissi un po più serio
"ma per favore" disse girandosi sul lato destra dandomi le spalle, le presi il braccio e la girai come prima
"dico sul serio testa dura" dissi fissandola "non dico mai cose a svanvera"
"svanvera?" disse cambiando discorso
"non cambiare discorso luna" dissi un po nervoso
"si ok ma non ti incazzare Alessandro"
"puoi per cortesia non chiamarmi col nome Alessandro?" domandai molto innervosito
"e tu non chiamarmi Luna" rispose lei ancora appoggiata sulle mie gambe
"prendi la coperta, hai le lebbra blu" dissi poi distogliendo lo sguardo
"non ho freddo" disse schietta "e non ho intenzione di spostarmi da qui" sussurò
persi un battito
"si ma se devi morire di freddo tra le mie gambe preferisco che ti alzi"
"ma non ho freddo!"
"non me la racconti" dissi con tono tranquillo, lei mugolò qualcosa prima di alzarsi e andare in camera, forse a prendere una felpa; io rimasi lì, a fissare il vuoto e a pensare alla frase che mi aveva detto, "e non ho intenzione di spostarmi da qui", sa come farmi sorridere e questa cosa mi fa sentire vulnerabile, ma con lei non era una cosa allarmante, anzi, sentivo che era la persona giusta
"oiaaa"
"si scusa ero immerso nei miei pensieri" mi voltai e notai che aveva la mia felpa
"alla fine sei andata a prenderla" dissi con tono provocante
"Rina, se vuoi provocarmi devi fare molto di più" disse lei col suo solito mezzo sorriso, si sdraiò e in quel momento mi venne d'istinto poggiarmi di fianco a lei
"tipo così?" domandai
"nha dormiamo già vicini ti ricordo" disse, allora a quel punto seguii il mio istinto al 100%, le presi i polsi e mi misi sopra di lei, i nostri fiati si erano uniti in uno solo
"così?" sussurrai con tono malizioso e per un momento scontrai le sue labbra
"così mi fai paura" rise imbarazzata, ma nessuno dei due aveva intenzione di muoversi da quella situazione
"ehem" mi alzai di colpo vedendo che Luigi era sullo stipite della porta, mi sorrise malizioso
"disturbavo qualcosa?" chiese
"in realtà no stavamo solo parlando" dissi cercando di cambiare discorso, non riuscendoci
"a due millimetri dalla sua bocca tenendole i polsi e sopra di lei? non credo"
mi portai le mani al viso dall'imbarazzo, notando che anche Luna era rossa paonazza
"ti abbiamo svegliato?" chiese poi lei per rompere il silenzio
"no in realtà stavo andando in bagno quando ho sentito delle voci, sono venuto a controllare e vi ho trovato qui" rispose Luigi
"torni a dormire?" domandai io
"si non voglio essere il terzo in comodo di turno" rise prima di tornare da dove era venuto, guardai Luna e sul suo volto si formò un sorriso, feci lo stesso.
"sai che ci sono le telecamere vero?" domandò lei ridendo, io spalancai gli occhi, me ne ero dimenticato
"cazzo"
"Maria si divertirà tanto quando vedrà questo video"
"sta zitta scimmietta"
"io non ho fatto nulla, hai fatto tutto tu" disse con aria innocente, e in effetti aveva ragione
"io vado a sistemarmi" dissi alzandomi con un sorrisetto in volto
"cambia discorso quanto vuoi Wyse, prima o poi lo manderanno sullo schermo in puntata lo sai vero?" disse
"non ti sentooo" dissi uscendo dalla stanza, lei rise.
[...]

Mr. Malinconia-Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora