cap. 16

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Cosmary pov
"Sere te lo giuro che non riesco a non pensare a lui, è letteralmente un'altra persona con me" dissi parlando con la mia amica
"beh si nota molto l'intesa che avete, ma diciamo che Alex è in una situazione un po strana" disse continuando a sistemare la sua cassettiera, era domenica mattina, nessuno aveva lezione e nessuno era ancora sveglio.
"che intendi scusa" le chiesi curiosa
"Alex non sta bene con se stesso" disse abbassando lo sguardo
"ha un periodo no?" domandai dispiaciuta
"più o meno, non dire a nessuno questa cosa l'ho scoperto solo grazie a luigi, ma nessuno deve saperla" mi supplicò, io annuii
"ma è fidanzato?" chiesi di punto in bianco, interrompendo il silenzio, lei mi guardò con gli occhi che le brillavano
"quindi ti piace!" disse euforica
"è solo una domanda Sere!" dissi ridendole in faccia
"comunque è un mistero anche quello, sono volati dei ti amo da parte sua ma nessuno dei due si comporta da fidanzati, anzi, si sono ignorati per un mese" disse
"quindi è single posso prendermela con comodo" dissi ironica sdraiandomi nel mio letto
Alex pov
mi svegliai presto, volevo parlare con Cosmary e sentendo delle voci provenire dalla camera di Serena credevo di trovarla lì, le due hanno legato più del dovuto in una settimana che è entrata.
stavo per bussare fino a quando non le sentii parlare di me, decisi di origliare, anche se non era una cosa carina da fare.
[...]
"Cosmary possiamo parlare?" dissi serio, aprendo la porta senta bussare, le due ballerine mi guardarono per pochi secondi fino a quando lei non si alzò e mi seguì fino in sala relax
"tutto bene?" chiese notando il mio umore
"no devo parlarti" risposi guardando sempre davanti a me, ci sedemmo nei divanetti e iniziai a parlare
"mi sto sentendo con una, quindi si" dissi, lei mi guardò non capendo
"ho sentito che parlavate di me prima" continuai
"ah, perché non sei entrato scusa?" chiese
"volevo sentire cosa stava dicendo Serena dato che sono cose che mi riguardano al 100%"
"quindi non stai bene con te stesso" disse lei abbassando tono di voce
"queste sono cose mie e di certo, con tutto il rispetto, non vado a dirle alla prima che entra nella mia vita"
"capisco... è Luna vero?" chiese con un sorrisone
"si, anche se non sembra la amo"
"beh Alex da quel che ho capito nella vita, bisogna buttarsi, magari starete insieme" disse con un sorriso sforzato
"si ma è complicata come ragazza, come lo sono io, non cerco qualcuno da decifrare, anche se mi viene bene con lei, ma non voglio una persona simile a me" dissi passandomi una mano tra i capelli
"non ci capisco un cazzo di sentimenti"
"no in realtà ha senso quello che dici, ma stai contraddicendo quello che hai detto prima, se la ami non capisco il motivo di questo blocco" continuò lei
il motivo sei tu.
"non lo so Cosmary"
"c'è un'altra?" chiese, la guardai abbastanza stupito, mi si legge in faccia per caso?
"come hai fatto a-"
"sei complicato si, ma si vede" mi interruppe
"mh...comunque non lo so, le cose con lei stanno ritornando ad essere come un tempo ma boh, forse abbiamo aspettato troppo"
"o forse vi siete accorti che il vostro amore è per l'amicizia che avete, mi capitava anche a me sai?" buttò lì
"no fidati, mi creava un effetto diverso" dissi con un sorriso timido
"a ricordarlo sorridi, quindi vuol dire che ti manca" disse lei passandomi una mano nella schiena, quel contatto però non significava nulla per me, non mi trasmetteva nulla.
"mi manca la mia lu, ma credo che a lei non manchi il suo Ale"
"suo Ale" ripetè la mora, abbassando lo sguardo, non ci capisco nulla dell'amore ma credo proprio che stia nascendo qualcosa da parte sua.
"parlale, se ha il carattere come il tuo l'unico modo è parlarle" continuò sospirando per poi alzarsi e lasciandomi solo.
parlale
mi alzai e andai in stanza da lei, si era scambiata con Cosmary, così la divisione tra cantanti e ballerini era più "pulita" secondo la redazione.
bussai.
"avanti" disse la voce di Rea, aprii la porta e vidi le due cantanti parlare, ma il mio sguardo venne catturato dalla figura di Luna rattrapita nelle coperte, ancora addormentata
"vi lasciamo soli, ti chiedo una cosa Alex, non farla soffrire più del dovuto, stai mandando all'aria la sua carriera" disse Nicol prima di uscire assieme alla sua amica, chiudendo la porta;
le diedi un piccolo bacio sulla nuca, lei non si spostò di un millimetro
"buongiorno musetto" sussurrai, lei in risposta si stirò per poi aprire gli occhi
"buongiorno malinconia" mi scappò un sorriso "che ci fai qui, è domenica, voglio dormire" disse poi girandosi completamente verso di me, guardandomi con gli occhi socchiusi, ancora appiccicati dal sonno
"pensavo di venirti a parlare"
"per quale motivo? è successo qualcosa con Cosmary?" chiese con un tono mai sentito da lei, mi sorprese
"no a dire il vero volevo dirti che mi manchi" dissi sedendomi nel letto di Rea, un po deluso dalla sua precedente domanda
"oh..buffo da parte tua, ormai pensavo che il tuo primo pensiero fosse rivolto alla ballerina"
"sei gelosa?" chiesi serio
"più che gelosia è fastidio, perché ti aspetti che io mi comporti come nulla fosse dopo una settimana che le sbavi dietro" concluse lei alzandosi dal letto e mettendosi una felpa, la mia.
vedendo quel gesto sorrisi malinconico.
"eccolo lì, è ritornato malinconia" disse indicandomi
"sei arrabbiata quindi..." dissi abbassando lo sguardo
"beh si un po si, mi aspetto delle scuse fisiche, a parola non ci faccio nulla" disse per poi uscire dalla stanza, le presi il polso e la tirai a me, la bloccai al muro e le diedi un piccolo bacio d'angelo.
"sai Wyse, devo ammettere che a scusarti fai proprio schifo" disse abbozzando un sorriso
"se vuoi mi scuso per bene" dissi con tono malizioso, le misi una mano sulla vita e l'altra sul collo, l'avvicinai a me e la baciai, era un bacio timido e successivamente lo approfondimmo
"ora va bene?" le sussurai staccandomi leggermente per prendere fiato, per risposta ottenni un leggero bacio a stampo e un suo sorriso
"non mi prendere per il culo Wyse, ti chiedo solo questo" disse buttandosi nelle mie braccia, la presi in braccio e uscimmo dalla stanza, con lei a koala.
la poggiai sul bancone della cucina, mi misi davanti a lei, con le mani sul marmo gelido e la guardai, fuori a fumare c'erano Luigi e le altre che gli facevano compagnia, ma non mi interessava, in quel momento volevo far capire a tutti, così la baciai nuovamente, come se quelle labbra non le avessi scontrate qualche secondo fa.
"come va con la tua carriera?" domandai alla mia ragazza, mangiando un oreo
"lasciamo perdere Wyse, sta andando un po male" disse abbassando lo sguardo
"ei musetto io ti voglio qui" dissi accarezzandole il dorso della mano
"a proposito di ciò, ho decis-"
"quindi è ufficiale?" entrò Luigi euforico
"già" gli sorrisi
"cos'è questo umore a terra quindi?" domandò
"stavamo un attimo parlando Lulu, nulla di allarmante" disse lei rivolgendole uno dei suoi adorabili sorrisi caldi.
"okok"
"dicevi bimba?"
"nulla amo, tranquillo" si alzò per sistemare, mi girai verso di lei, sempre seduto sullo sgabello
"che ti turbo musetto" dissi "ormai ti so decifrare"
"nulla, mi manca un po samu ma niente di che" la guardai, Samuel era uscito ieri e da lì aveva cambiato umore
"ei guardami un secondino" mi alzai e mi avvicinai a lei "non merita nemmeno una tua lacrima quel coglione, sei una ragazza fortissima, non devi piangere per nessuno, hai combattuto le tue guerre da sola per tutto questo tempo e sei ancora qui, non ti devi abbattere ok? io nel caso sarò al tuo fianco per aiutarti e sostenerti ad ogni tuo passo" si commosse
"sai perché ai matrimoni le spose vengono accompagnate all'altare dal padre? alcuni padri segnano un patto con la vita immaginario, appena nasce una figlia firmano per prendersene cura, aiutarla nelle sue piccole avventure, tenerla per mano ai primi passi, sostenerla ad ogni sua esigenza e festeggiare con lei i suoi piccoli traguardi, facendo quel gesto al matrimonio è come se dassero questo foglio allo sposo. io ti voglio vedere all'altare Luna" dissi con lei tra le mie braccia
"ti amo musetto"
"ti amo anch'io nuvoletta malinconica"

Mr. Malinconia-Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora