cap. 24

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sono in semifinale coi miei migliori amici
fu la frase che dissi lanciandomi sul letto, incredulo di tutto, incredulo del percorso raggiunto, stento a credere che circa 10 mesi fa ero a fare i provini per entrare e adesso sono qui, in attesa della penultima puntata del serale.
"Alex siamo in semifinale!!!" disse Sissi entrando in stanza, la accolsi tra le mie braccia
"già, siamo in semifinale..." mi salì la malinconia
"oi e tutto l'entusiasmo?"
"sai che non do a vedere le mie emozioni"
"so anche che di sicuro hai qualcosa per la testa"
"Luna...doveva esserci anche lei in semifinale con me" la guardai con gli occhi lucidi
"ho capito hai bisogno di stare da solo, cerca di esserci per cena"
"non mangio"
"Alex è da due settimane che non tocchi cibo"
"mangio qualcosa più tardi, ora come ora non ho fame" ho solamente un nodo alla gola perenne
"ok... ti chiudo la porta?"
"doppio giro di chiave grazie"
"a dopo.."

al secondo giro di chiave feci un grande sospiro, e una lacrima silenziosa scese sul mio viso, e così un'altra dietro quella e poi un'altra ancora.
piansi
per la prima volta piansi in quella camera, piansi senza essere coperto da niente o da nessuno, piansi con una telecamera puntata su di me.
"cazzo" sussurrai
"fa che tutto questo finisca prima del previsto, fa che per una volta finisco di soffrire del tutto, fa che finalmente smetto di rovinare tutto"
mi arrivò una notifica dal cellulare, mi allungai e lo presi, lo accesi vedendo una sua notifica

"Anche se non è un bel periodo per entrambi, sono orgogliosa di te...sempre qui Alex"

lanciai il telefono dall'altra parte della stanza, iniziai a non vederci più dalle lacrime, strozzai le mie urla nel cuscino.

"Alex che succede" sentii la voce di Luigi fuori dalla porta
"va via Luigi voglio stare da solo" cercai in tutti I modi di nascondere la voce tremante ma nulla
"Alessandro"
"non provare a girare la chiave" dissi ricordandomi che la porta era chiusa dall'esterno
"non volevo farlo...solo che sei un po cambiato dall'ultima volta che hai sentito Luna" eccoci
"mh"
"ho azzeccato vero?"
"hai fatto centro" dissi alzandomi e sedendomi di fronte alla porta "hai fatto proprio centro" ripetei, feci un sospiro per cercare di non ricominciare a piangere
"l'amore è bastardo Alex, prima lo capisci meglio stai" disse
"beh il problema che alla fine sono sempre io a rovinare tutto quindi credo che sia io il bastardo di turno" feci un piccolo ghigno
"beh, a volte non si è sempre al top, hai i tuoi problemi e lei i suoi, certe volte non è necessario dare la colpa a qualcuno perché le cose non sono andate come volevate"
"e qui ti sbagli, le cose sono andate esattamente come volevamo"
"scusami amico ma non sto seguendo il discorso, sia perché sento tipo ovattato sia perché letteralmente mi sono perso qualche pezzo"
"beh puoi entrare tanto ormai"
sentii i due giri di chiave e poco dopo mi ritrovai Luigi difronte a me
"hai una brutta cera" si abbassò al mio livello
"l'amore è quella macchia nera su bianco e viceversa" sussurrai "ed io non sono fatto per amare ne tantomeno per essere amato"
"che cazzo stai dicendo, dovresti vederti quando parli di lei, ti si illuminano gli occhi"
"mi si illuminano ancora Lu, il problema è quello...non riesco a togliermela dalla testa, e il fatto che io l'ho uccisa dentro mi distrugge l'anima"
"che intendi Ale"
"ho toccato un tassello che non dovevo toccare, non almeno così arrogantemente"
"tutto si risolve"
"credo che stavolta non si possa più risolvere nulla" sospirai tentando di alzarmi con scarsi risultati
"sei senza forze, devi mangiare qualcosa Alex"
"vado in palestra"
"ma mi ascolti quando parlo?" domandò abbastanza irritato
"Lu, sto bene" gli sorrisi, mi appoggiai al letto e mi alzai del tutto, chiudendo per dei secondi gli occhi evitando così di avere un capogiro
"sarà una settimana che non mangi qualcosa"
"due settimane e mezzo per precisione" corressi il mio amico mentre cercavo una canotta nel comodino
"due cosa?? ma scherzi? mi chiedo come fai ad avere le forze anche solo per parlare"
"abitudine, sono stato senza toccare cibo per più di tre mesi, in fondo non mi cambia più di tanto" feci una smorfia amara, presi il borsone e mi diressi in palestra
"Alex ti ucciderai così"
"in fin dei conti è quello che tutti vogliono" sussurrai uscendo dalla casetta.

Mr. Malinconia-Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora