Capitolo 4

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Kyle

Cazzo! Non riuscivo ancora a crederci, quando avevo frenato con la moto davanti casa sua per poco non mi prendeva un colpo..la sua casa esattamente di fronte la mia! Quindi la figura che avevo visto il giorno prima attraverso la mia finestra era lei. Era di schiena, notavo si guardasse attorno non avevo visto il suo viso, ma quell'attimo mi si è come impresso nella mente, era come se riuscisse a vedermi anche se avevo la finestra e le tende chiuse, sentivo i suoi occhi addosso, quando mi sono accorto di lei, ho intravisto una figura minuta girata di schiena, non avevo capito perché mi avesse quasi turbato e allo stesso tempo attirato e ora che sapevo a chi appartenesse quell'ombra sbiadita, non potevo far altro che sorridere al pensiero che me la sarei ritrovata tutti i giorni che lo volesse o meno, davanti agli occhi. Ammetto che ero alla finestra da prima che entrasse nella sua stanza, non si era accorta fosse aperta e ha iniziato a spogliarsi con una tranquillità che lì per lì mi ha fatto anche incazzare, come fai a non vedere che hai la finestra aperta? Cristo, poteva esserci chiunque al posto mio e sebbene mi fossi approfittato della bella vista non avrei mai permesso si spogliasse del tutto..l'idea mi è balenata in testa, ma l'ho scacciata subito. E l'avevo anche colpita col mio armadietto, per quanto fossi incazzato in quel momento, non ho fatto caso a quanta forza ci avessi messo per aprirlo, eppure appena i miei occhi si erano posati su di lei è stato come se il motivo della mia rabbia fosse svanito nel nulla, mi sembra anche assurdo adesso ripensarci, l'avevo guardata..l'avevo guardata bene..i suoi capelli neri e ondulati sulla schiena, quel fisico minuto e perfetto, i suoi occhi..cristo i suoi occhi, un verde quasi smeraldo, mi guardavano infuocati di rabbia, e mi ha dato dello stronzo. Un sorrisino mi attraversa le labbra nel ripensarci, non voleva dirmi nemmeno il suo nome. In sua difesa posso dire che ha ragione, sono uno stronzo e la cosa non mi tocca più di tanto, ho affrontato di peggio che un insulto del genere, anzi la cosa mi ha solo eccitato di più, perché adesso la voglio. Lo so questo fa di me un vero stronzo, ma sono abituato ad avere ciò che voglio quando voglio e la ragazzina davanti a me è appena diventa la mia sfida. La rivedo nella mia mente mentre si toglie di fretta quel maglione di almeno due taglie più grande, il suo seno in bella vista, la sua pancia piatta e quei fianchi...cristo!
Sento vibrare il cellulare dalla tasca e lo afferro con la mano tremante per i pensieri che stavo per fare e che ovviamente mi avevano già fatto eccitare

"Si?"

"Ehi stronzo"

Sempre così carino il mio caro amico Michael, se la ride da matti nel chiamarmi così adesso dopo il teatrino in mensa di oggi

"Che c'è? Ho interrotto qualcosa?" Chiede curioso

La sua allusione al fatto che potessi star scopando non mi urta più di tanto, non sarebbe la prima volta del resto

"Se così fosse non avrei neanche risposto, non subito almeno" rispondo con un ghigno che sono certo lui immagina

Lui fa una risatina complice "volevo solo dirti che c'è una festa domani sera, inaugurano un nuovo locale, ci sarà tipo tutta la scuola"

Una festa eh..

Mi sporgo davanti la finestra col telefono in mano e un sorrisino che la dice lunga

"Perché no?" Rispondo senza distogliere lo sguardo dalla finestra di fronte

"Invita anche Astrid" gli dico, così sarò certo che porterà anche la sua nuova amica

"Cosa? E perché?"

"Le farà piacere" rispondo ovvio, che coglione come se non sapesse il vero motivo

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