Capitolo 26

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Katherine

Avevo fatto uno sforzo sovrumano per non stringerlo a me e dirgli che non me ne fregava più niente del resto, ma la consapevolezza di quello che eravamo insieme, era più forte di tutto il resto

Lo avevo visto infilarsi in bagno con Sid, dopo giorni interi in cui non ci parlavamo, non mi aspettavo niente di diverso, eppure constatarlo con i miei occhi, mi aveva toccata più di quanto mi aspettassi

Lui voleva convincermi sempre del contrario, non aveva nemmeno negato questa volta e questo mi aveva fatta incazzare ancora di più

Dopo la festa di Tyler ero tornata a casa, avevo chiesto a lui un passaggio cosicché Astrid stesse con Michael anche se lei aveva insistito fino all'ultimo per andare via insieme

Non era giusto rovinare anche a lei la serata visto che la mia era già andata a rotoli quando lo avevo visto

Era inutile rimuginare, avevo affrontato anche di peggio non sarebbe stato uno stronzo egoista a mandarmi giù

Le sue parole erano uno pneumatico martellante che faticavo a dimenticare

Il modo in cui mi aveva definita stronza insensibile incapace di saper chiedere scusa, era stato spregevole e nonostante avessi letto nei suoi occhi il pentimento, avevo ormai capito che con le parole eravamo solo in grado di ferirci ancora di più

Avevo anche creduto di aver esagerato tanto da andare a scusarmi, cosa che mi risultava da sempre difficile e lui non mi aveva per nulla facilitato, uscendosene con quelle parole infelici

E non mi importava se gli dispiaceva, mi aveva ignorata per giorni per poi presentarsi ubriaco a sparare cazzate

Perché niente di quello che diceva poteva convincermi ormai del contrario

E stamattina nonostante sia finalmente venerdì sento sarà snervante

Mia zia partirà per lavoro anche oggi fino a domani, quindi passerò anche stavolta il week end sicuramente a casa, non ho voglia di uscire e sicuramente di incontrare qualcuno in particolare

Mi sistemo allo specchio un'ultima volta prima di gettare uno sguardo alla finestra di fronte

Un moto di tristezza mi stringe lo stomaco, ma lo scaccio via subito

Arrivo a scuola con mia zia che saluto subito dato che probabilmente non la vedrò quando torno

"Sei sicura starai bene?"

"Mio Dio zia! è solo un giorno, non preoccuparti"

"Lo so, solo.."

"Non preoccuparti, starò a casa questo fine settimana in totale tranquillità"

"Mi chiami subito per qualsiasi cosa? qualsiasi, non devi farti problemi"

"Lo so"

Vorrei non sentire il vuoto che ho dentro, stare sola ora come ora è anche peggio, ma non lascerò che situazioni del genere intacchino la sua carriera, non dopo quello che ha fatto per me

E se devo sopportare un paio di week end da sola, sono disposta a farlo per lei

L'abbraccio un'ultima volta prima di dirigermi dentro l'edificio

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