Capitolo 43

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Katherine

Cazzo!

Non voglio crederci..non voglio credere di essere stata appena beccata da mia zia mentre stavo per fare sesso

È un incubo dal quale mi sveglierò a breve, deve esserlo

"Riformulo la domanda, che diamine sta succedendo?"

Io e Kyle saltiamo giù dal letto separandoci subito

Risistemo la maglia, ma è ormai evidente quello che stava per succedere

"Zia, ti posso spiegare non è come sembra, noi..."

Non mi lascia neanche finire la frase che mi fulmina con lo sguardo

"Di sotto, subito"

Mi intima lasciando la stanza

"Merda" impreco sistemandomi come posso

"Posso provare a spiegare che sono stato io ad entrare in camera tua"

"No, e comunque quello che stavamo per fare lo volevamo entrambi"

Dico girando intorno per la stanza

"Stavolta sono nei guai"

"Ci parliamo insieme"

Mi dirigo alla porta con lui al mio fianco, lo guardo l'attimo prima di scendere le scale e raggiungere mia zia che mi aspetta con un aria decisamente incazzata

Mi avvicino piano mentre sento la mano di Kyle stringere la mia

"Ho bisogno di parlarti..da sola"

Specifica lanciando un occhiata furente a Kyle che non si schioda

Gli do un leggero colpo con la schiena per fargli capire di andare, ma lui sembra restio, so che vorrebbe dire qualcosa, spiegare in qualche modo, ma conosco mia zia ed è meglio che me la veda da sola

"Ok, io credo che...meglio se vado"

"Tu dici?"

Lo fulmina mia zia con tono aspro

Guardo Kyle un ultima volta prima che varchi la porta ed esca in silenzio

Mia zia si siede sullo sgabello, incrocia le braccia al petto e mi guarda come avesse un fucile puntato verso di me

"Vuoi passare direttamente alla parte in cui mi spieghi che diamine ti dice il cervello?"

"Zia aspetta non è.."

"Non è come sembra. Ho capito male. Non stavate facendo niente. E magari sei ancora vergine"

Il suo sguardo non mi molla un attimo e dal modo in cui mi guarda capisco che ha capito

"O mio Dio"

Si regge la fronte con la mano come stesse cercando di metabolizzare una nozione indecifrabile

Mi avvicino sedendomi di fronte a lei

"Stai bene?"

Le chiedo vedendola sbiancare

"Si, si certo"

Il tono stridulo però non lo conferma molto

"Mi dispiace, so che dovevamo prima parlarne, ma è successo, non lo abbiamo programmato"

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