capitolo 41

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Katherine

Sulle nuvole, ecco dove mi sento ogni giorno

Non ho più dubbi, nessuna paura, nessun rimpianto

Sono ormai un tutt'uno con Kyle, fare a meno di lui è diventato impossibile

Fin'ora abbiamo sempre passato la notte da lui, perché non ho ancora trovato il modo di parlare a mia zia di Kyle e me. Mi farebbe tremila domande ed entrerei nel pallone perché ciò che stiamo vivendo insieme è qualcosa che a parole è difficile da spiegare

Si sente e basta

Sollevo la testa di poco mentre il respiro di Kyle mi culla come una ninna nanna. I miei occhi si aprono leggermente per poi svegliarmi totalmente

Siamo in camera sua, mi scosto appena, ma il mio movimento lo sveglia subito come pronto nel caso andassi via

"Non volevo svegliarti"

Sussurro avvicinandomi al suo viso

"non mi hai svegliato, ho dormito poco"

"Qualche incubo?"

Chiedo carezzando il suo viso con le dita

"No, cioè non lo so"

"Hai sognato tua madre?"

Chiedo senza staccarmi da lui

Anche a me succedeva, sognavo la notte dell'incidente, a volte non ero piccola però, vivevo quell'esperienza da adolescente, dicevo a mio padre di stare attento, ma poi finiva sempre allo stesso modo, fari abbagliati, la macchina che sbanda, il fuoco, me fuori dall'auto sola mentre l'auto va in fiamme con loro dentro

"Stai pensando ai tuoi genitori?"

Poggio il mento sul suo petto mentre lo guardo negli occhi

"Succede anche a me di sognarli, ogni volta accade qualcosa di diverso, una parola, un movimento, ma poi finisce sempre allo stesso modo"

Kyle mi guarda intensamente aspettando che continui

"Mi sono ritrovata fuori dall'auto quella notte"

"In che senso?"

"Quando l'auto ha sbandato, ricordo le urla di mia madre, io a malapena ho avuto il tempo di realizzare, poi mi sono svegliata in ospedale, mi hanno detto di avermi trovata sul ciglio della strada, ma non so come ci sono finita"

"Non ricordi come sei riuscita a tirarti fuori dall'auto?"

"No, sono svenuta probabilmente, e quando mi sono svegliata mi hanno detto che c'erano i soccorritori attorno a me e l'auto in fiamme"

Sento un groppo in gola e gli occhi mi si inumidiscono al ricordo di quel momento

Kyle mi stringe a se baciandomi prima sulla fronte, poi la guancia

"Mi dispiace, so cosa provi, allo stesso tempo non posso fare a meno di pensare che tu sia qui, che sia sopravvissuta"

"Anche mia zia lo considera un miracolo"

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