CARTER
E' un quarto d'ora che aspetto quella squinternata di Cassie Leister all'uscita dei dormitori. E' la figlia del rettore, che mi sono scopato qualche volta in cambio di alcuni favoritismi riguardo dei voti che se non fosse stato per lei mi avrebbero abbassato la media facendomi rischiare l'espulsione dalla squadra, ed essendo il capitano direi proprio di non potermelo permettere.
E' decisamente la ragazza più odiosa e con un ego impressionante che io conosca e se non fosse per il suo culo statuario e il suo corpo da sballo sono sicuro che non la guarderei minimamente. E' al terzo anno e praticamente semina terrore a tutti ovunque metta piede, ad eccezione di nessuno. E' la tipica reginetta a cui nessuno osa dare fastidio.
Finalmente la vedo scendere le scale nella sua divisa da cheerleader rossa e bianca e una coda bionda alta legata da un fiocco che la fa sembrare un barboncino spennato.
"Ciao splendore" mi sorride e con disinvoltura si china per baciarmi ma prontamente riesco a spostarmi appena e finisce per baciarmi il mento.
"Ciao Cassie" dico mentre mi stacco dal muro con la sigaretta ancora tra le labbra.
"Dove mi porti di bello stamattina?" chiede prendendomi per mano e glielo lascio fare solo per non dover subire le sue lamentele da bambina viziata di prima mattina.
"Alla caffetteria del Campus Cass, ho gli allenamenti tra un'ora lo sai" lei rotea gli occhi non appena arriviamo davanti all'entrata ma mi basta un sorriso da farfallone mentre le tengo la porta per farla sciogliere.
Quando alzo gli occhi vedo Libby al bancone che aspetta che le servano quello che ha ordinato. Vorrei inchiodare e fare dietrofront ma è troppo tardi. Indossa un paio di shorts sfilacciati un po' troppo corti che lasciano immaginare le sue natiche sode e un top rosso che le lascia scoperta tutta la pancia... è un piercing quello? Supero Cassie e arrivo davanti a lei con due falcate. Lei non mi vede, o finge di non vedermi. "Cosa diavolo è questo? Ti sembra il modo di conciarti per girare nel campus?" le afferro un braccio e la faccio voltare quando vedo che non mi degna nemmeno di uno sguardo.
Mi strattona e si divincola dalla mia presa. "Mi sembra di averti già detto di non darmi ordini Carter. Più ordini mi dai e più mi divertirò a fare il contrario. Dovresti conoscermi" parla con una disinvoltura che mi fa quasi vacillare. Afferra il caffè che il ragazzo dietro al bancone gli porge con uno sguardo un po' troppo malizioso e io gli lancio un'occhiata che lo fa sparire in cucina in un nanosecondo. Quando finalmente Libby mi guarda mi rendo conto che avrei preferito che non lo facesse. I suoi occhi verdi sono ipnotici, le sue labbra gonfie sembrano uscite da un film porno e quel neo appena sopra il labbro superiore mi annebbia la vista. E' una fottuta Dea. Quando l'ho rivista nel suo dormitorio due giorni fa mi sono quasi strozzato con la saliva. E' sempre stata bellissima ma ora è diversa. Ha i lineamenti e il corpo da donna ed è sexy da morire. Ragion per cui è meglio starle lontano, non mi piace come il mio corpo reagisce alla sua presenza. "E a me sembra di averti già detto di non sfidarmi ragazzina" ringhio, e in tutta risposta ottengo una risata soffocata che mette in evidenza le sue fossette ben accentuate. "Che paura Carter, dacci un taglio" sputa velenosa, e sto per ribattere quando Cassie fa eruzione tra di noi appoggiando una mano sul mio fianco, facendomi irrigidire. Odio essere toccato senza il mio consenso e lei di certo non lo ha. "Ah ora te la fai con le streapper? Sghignazza.
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NEVER AGAIN (Without you)
ChickLitLiberty Kane è appena tornata dal suo anno all'estero ed è atterrata ad Orlando, nell'Univesità elitaria tanto amata dai suoi genitori. Liberty sa bene che ad aspettarla ci saranno suo fratello, suo cugino e il loro migliore amico con cui lei è cre...