Liberty Kane è appena tornata dal suo anno all'estero ed è atterrata ad Orlando, nell'Univesità elitaria tanto amata dai suoi genitori. Liberty sa bene che ad aspettarla ci saranno suo fratello, suo cugino e il loro migliore amico con cui lei è cre...
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I wish you told me how you felt that night
Now I'll never get to change your mind
But with all of the memories
You'll always be part of me
LIBBY
Io e Zara siamo appena tornate al campus, sono le cinque del pomeriggio, mentre i ragazzi sono rientrati questa mattina per via degli allenamenti.
Dopo la discussione di ieri sera con Carter non sono riuscita a chiudere occhio. Non so perchè stamattina sperassi di svegliarmi con un suo messaggio e perché quando ovviamente ho aperto il cellulare e non ho scoperto nessuna notifica ci sia rimasta male.
So per certo di non essermi immaginata tutto, riesco a vedere il conflitto inferiore di Carter ogni volta che è al mio fianco, non può trattarmi così facendomi sentire una stupida che si illude di cose che non esistono.
Quando entriamo nei dormitori mi dirigo in camera mia e sprofondo in un lungo sonno. Mi sveglio che sono all'incirca le otto così mi lancio sotto la doccia per lavarmi per poi andare in mensa per la cena. Quando io e Zara arriviamo William ci viene incontro con un sorriso a trentadue denti e ci appoggia le braccia sulle spalle trascinandoci al tavolo che ci ha riservato.
"Cos'è quel sorriso Leister?" Zara alza gli occhi al cielo mentre prendiamo posto.
"Allora, la prossima settimana è il compleanno di questa principessa" Mi fa un occhiolino.
"Oh no" Aggrotto la fronte perché le sorprese di Will sono le più spaventose in assoluto e finiscono sempre per diventare disgrazie.
"Così sabato partiremo tutti per lo Utah, esattamente a Deer Valley" fa una pausa con un'espressione soddisfatta. Io e Zara ci guardiamo stranite.
"Pronto? Deer Valley, il cottage di montagna del padre di Carter? Ci sarà la neve, il camino..?" Sospira rumorosamente.
"Andiamo, ci divertiremo!"
Nel suo tono c'è un po' troppa eccitazione che svanisce non appena nota le nostre espressioni preoccupate.
"Ok lo so che non siete tipe da montagna ma credetemi, è bello lì, poi i ragazzi ci hanno dato il consenso e verranno con noi quindi ci sarà da ridere"
Mi sembra di ricevere una spranga di ferro in faccia.
"I ragazzi verranno con noi? E tu lo chiami divertirsi?" Faccio una pausa per respirare frustrata.
