Rufy arriva presto.
Zoro lo lascia davanti al cancello principale, fissando a bocca aperta la loro proprietà proprio come ha fatto Rufy la prima volta che l'ha vista. Rufy ridacchia a questo. "Giusto? È come un film maledetto!
"Sapevo che erano ricchi ma dannazione..." Zoro fischia, portando una mano sulla fronte per ripararsi dal sole al tramonto mentre guarda la proprietà. "Hanno anche quei fantasiosi cespugli scolpiti."
Rufy scuote la testa con una risatina. "Mi sorprende ancora, non importa quante volte lo vedo."
"Bene," Zoro sorride, arruffando le mani tra i capelli di Rufy. "Buona fortuna ragazzo. So che ne avrai bisogno."
"EHI!"
Rufy gli lancia un ultimo sorriso prima di uscire dalla macchina, tenendo con cura il sacchetto del cibo. "Grazie di tutto, Zoro!"
Zoro lo saluta con la mano. "Spero di ricevere buone notizie."
Rufy arrossisce. "Anche io..."
E detto questo, Zoro se ne va, lasciando dietro di sé solo polvere.
Rufy prende una boccata d'aria profonda, poi si gira verso la tastiera con cui Lami ha parlato la prima volta che è arrivato a casa. Fissa gli strani pulsanti e lo schermo, mentre la confusione attraversa i suoi lineamenti.
Cosa... ha detto di nuovo?
"PolarTang?" chiede Rufy in tono interrogativo. "Medicina?"
Una risatina divertita si diffonde dall'interfono, e lo stomaco di Rufy esplode in farfalle. "Stai cercando di indovinare la password di casa nostra, Rufy?"
È Law. Di solito era Law ad aprire al cancello? "Ah...forse?"
Un'altra risata leggera. "Devo preoccuparmi per un'effrazione?"
"NO! No, sono qui per il progetto".
Rufy può praticamente sentire il sorriso nella voce di Law, e questo lo fa arrossire copiosamente. "Ne sono abbastanza consapevole. Sto venendo."
Un clic segnala che la chiamata è stata interrotta. Rufy resta lì per molto tempo, cercando di elaborare cosa sia appena successo esattamente. Cosa voleva dire Law, lo avrebbe preso?
All'improvviso era molto, molto nervoso. Avrebbe incontrato Law prima di quanto pensasse. Guarda attraverso le sbarre di ferro del cancello di lato, dove sapeva che si trovavano i golf cart. Quella di Lami era ancora lì, il che significava che non era ancora a casa. Rufy deglutisce a fatica.
Lami non era ancora qui.
Ciò significava che sarebbe rimasto solo con Law?
Il solo pensiero lo fa sudare.
Un suono alla sua destra lo distoglie dai suoi pensieri. Il numero di giri di un motore. Ben presto, c'è una specie di veicolo che si fa strada verso di lui. Il cuore di Rufy gli salta in gola.
E' la golf cart di Law.
Il giallo e il nero dell'altro giorno risaltano contro il rosso scuro del cielo mentre si avvicina, il suo autista rivolge a Rufy un sorriso d'intesa che gli fa venire i brividi su e giù per il corpo. Il cancello si apre prima che lui si avvicini, e Law lo attraversa con facilità, fermandosi proprio davanti a Rufy.
"Ehi", saluta.
"Ehi," dice Rufy piano, facendo del suo meglio per non prendere fuoco. Ogni volta che vedeva Law, era come se la sua attrazione raddoppiasse. Oggi indossava una semplice maglietta nera che si allungava sottile contro il suo petto muscoloso, insieme a jeans scuri che abbracciavano piacevolmente le sue gambe magre. Rufy deve sforzarsi di non guardarlo, ma sembra che Law lo catturi comunque, e sorrida.
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Project: Lover
FanfictionLuffy si ritroverà a collaborare con la miglior studentessa del suo college, Trafalgar D. Lami, per un progetto scolastico. Dovrà recarsi a casa di quest'ultima per completare l'incarico, ma non sapeva che lì avrebbe incontrato un ragazzo cupo e mis...