Non credo di aver mai vissuto un Natale migliore e al contempo peggiore di questo. Sono stati giorni altalenanti, tra la situazione di merda con Mirko e la gioia di festeggiare con i miei amici. Certo, Beba e Alessandro rendono tutto più bello, ma stare a pochi metri da Mirko e vedere come neanche mi rivolge un piccolo sguardo mi distrugge. Non mi ha guardato mai, nemmeno allo scambio dei regali. Si è assicurato di non essere mai solo con me nella stessa stanza e, soprattutto, si è letteralmente appiccicato a Beatrice. Non stanno un attimo separati: cucinano insieme, mangiano insieme, si muovono quasi in simbiosi. Sembrano gemelli siamesi, come se non avessero ognuno la propria testa pensante.
Per fortuna i miei tormenti terminano quando Beatrice, il 30, deve partire per tornare a casa. Mi dispiace? Neanche un po'. Non fraintendetemi: Beatrice è una ragazza bravissima oltre ad essere bellissima, ma la sua vicinanza a quel qualcuno in particolare mi ha irritato per tutta la settimana. E forse ha ragione Carlo quando dice che lo fa a posta, che il suo intento è farmi ingelosire.
«Ciao, allora» la saluto con un abbraccio breve. Non volevo nemmeno venire in stazione, visto che sono venti minuti di macchina fino alla casa, ma a quanto pare non c'era nessuno predisposto ad accompagnare Mirko.
Carlo e Alessandro sono andati a fare la spesa insieme a Mario e Filippo, Matteo e Stefania stanno facendo una romantica passeggiata sulla neve e Beba e Diego, sempre più vicini, stanno organizzando appuntamenti tra di loro. In poche parole, neanche un povero disgraziato che abbia detto: "Certo, accompagno io Mirko visto che sarà stanco morto per il viaggio in macchina alle sette del mattino. Insomma, mica voglia creare una dinamica imbarazzante con l'unica persona con cui non parla." Ed invece la dinamica imbarazzante si sta creando adesso. Li osservo dalla macchina mentre ridono abbracciati. Rideresti così tanto se sapessi che qualche sera fa per poco non mi sono scopata il tuo ragazzo in cucina?
Si lasciano un bacio veloce e poi Beatrice se ne va finalmente via. Quando Mirko torna in macchina non mi riserva molte parole, neanche un flebile sguardo. Semplicemente fa partire la macchina e ci riporta a casa.
«Se vuoi guido io» gli propongo.
«Tu non sai guidare.»
«Io guido benissimo» mormoro offesa. Niente, Mirko non si gira nemmeno un minimo secondo, non mi lascia uno sguardo: niente di niente. E questo mi ferisce più di ogni altra cosa.
Accendo la radio, giusto per evitare questo imbarazzante silenzio, e mi volto verso il finestrino. Osservo attentamente il paesaggio bianco che le montagne innevate del Trentino regalano e mi lascio trasportare dalla voce di Eminem mentre il bianco mi ricopre il cervello.
D'un tratto, però, la sua mano arriva al mio ginocchio e comincia a fare una serie di piccoli cerchi. Sorrido compiaciuta al suo tocco, ma mi nascondo. Ho paura che la mia reazione gli faccia staccare la mano da me, ed il suo tocco gentile è l'unica cosa di cui ho bisogno ora. Sono i venti minuti più lunghi della mia vita perché non parliamo, nessuna minima parola, neanche un semplice sospiro: ci siamo solo noi, la macchina che cammina, la sua mano sulla mia gamba, la musica che riempie l'abitacolo. Quando torniamo a casa, tuttavia, si stacca da me con rapidità e si rinchiude in camera sua.
«Be', la magia è finita» borbotto tra me e me.
Scendo dalla macchina e mi avvio in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Non c'è nessuno in casa: sono tutti usciti per delle commissioni, dunque io e Mirko siamo soli. Eppure siamo in due stanze totalmente diverse: lui nella sua camera da letto, io nella mia.
Forse dovrei andare da lui, sapere come sta, chiedergli perché mi stava accarezzando in quel modo. Forse dovrei dirgli quello che provo per lui.
Ho pensato moltissimo, in questi giorni, alla conversazione avuta con Carlo. Ed ha ragione: mi sto innamorando di Mirko, ma ho paura. L'ultima volta che mi sono innamorata mi son fatta mettere i piedi in testa per anni. Ma Mirko non è così... Mirko è migliore di Simone.
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Questione di Feeling // Rkomi
FanfictionMia ed Alessandro sono amici di infanzia, e quando questo si ritrova a Milano per una competizione molto importante, lei non può fare a meno di andare ad appoggiarlo. Ma Mia ha una vita incasinata, tra il fidanzato che la tradisce e la famiglia che...