Le mani di Mirko mi accarezzano i capelli ed i suoi occhi mi scrutano con dolcezza. «Non avrei dovuto dirtelo» sussurra.
«Mi hai spiazzato» mormoro, sospirando. «Mirko io non... è così strano.»
Si alza di scatto dal letto, preoccupato. «Non dovevo dirtelo. Cazzo, dovevo stare zitto e rimanere in silenzio per qualche secondo e...»
«Mi sto innamorando anche io di te» lo interrompo.
Mirko si volta verso di me, lo sguardo confuso. Lo guardo attentamente: gli occhi verdi illuminati dalla lussuria, il corpo nudo che sprizza sesso in tutti i modi, la sua virilità in bella vista e già mi manca sentirla dentro.
«Se ti stai prendendo gioco di me io non...»
«Vieni qua, cretino» ridacchio, sbattendo la mano sul materasso vuoto al mio fianco. Mirko si siede ma mi da le spalle. Io mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro, proprio come piace a lui. «Mi sto innamorando di te, dei tuoi occhi verdi, del tuo sorriso, di questi terribili capelli che ti stanno benissimo. Mi sto innamorando del tuo collo, dei tuoi tatuaggi, delle tue mani, delle tue gambe, dei piedi sempre freddi. Mirko, mi sto innamorando di te in tutti i modi possibili.»
Mirko prende le mie mani tra le sue e mi avvicina ancora, facendo aderire il mio seno alla sua schiena. Mi bacia le braccia e sorride. «Mia, non riesco a toglierti dalla testa. Ed è tutto così strano...»
«Ehi Mia sono torn... Oh porca puttana!» Beba apre la porta e appena ci vede la richiude scossa. «Scusate! Non sapevo che foste a letto insieme! Figliate pure!»
Mi metto a ridere mentre la sento allontanarsi. Mirko prende le mie mani e mi fa sedere sopra le sue gambe. «Non mi accontento più di scopare e basta. Voglio stare con te. Cosa devo fare? Dimmi! Cosa vuoi fare? Lo facciamo subito.»
«Frena l'entusiasmo, ragazzo» rido, poggiando la mano sul suo petto.
«Non ci riesco! Mia, io ho bisogno di stare con te.»
«Anche io, ma andiamoci cauti... è tutto molto strano per noi» gli sorrido per rassicurarlo. «Andiamoci piano, godiamoci gli ultimi giorni qui. E non dimenticare che c'è Beatrice di mezzo.»
«Beatrice? Oh cazzo! Beatrice!»
Si alza dal letto e si infila rapidamente le mutande, poi scappa dalla camera.
«Ma stai scherzando?» grido.
È bastato solamente nominare la sua ragazza per farlo correre via da me? Quando fino a dieci secondi fa stava progettando di trasferirsi da me? Menomale che Beatrice era qui solo per farmi ingelosire...
Sono troppo arrabbiata in questo momento e vorrei solamente inseguire Mirko e prenderlo a calci, quando finalmente rientra nella stanza. «Sì, te l'ho detto! - Aspetta.»
Mirko mi mette il cellulare in mano ed io lo avvicino all'orecchio confusa. «Pronto?»
«Finalmente te lo sei scopato! Hai idea di quanto sia stato schifoso fingere di andarci a letto insieme?» grida Beatrice ed io non posso trattenere la risata che mi provoca il suo tono.
«Mi dispiace, ma ci siete riusciti bene a farmi ingelosire.»
«È stato terribile! E poi parlava sempre di te: mamma mia, uno strazio! Almeno però adesso si è sistemato tutto.»
Osservo Mirko, che mi sorride dai piedi del letto. «Sì, è tutto sistemato.»
«Senti Mia, mi dispiace per quello che abbiamo fatto ma almeno ne è valsa la pena.»
«È tutto a posto, tranquilla.»
«Ok ora basta!» Mirko mi strappa il telefono dalle mani e mi sorride. «Ciao Bea, ci sentiamo. Devo recuperare un po' di tempo perso.» Spegne il telefono con un sorrisetto malizioso e mi bacia dolcemente. «Devo recuperare ogni bacio, ogni carezza, ogni sospiro che non ho avuto in queste settimane.»
«Potremmo metterci un po'.»
«Il che mi fa impazzire ancora di più.» Mi bacia di nuovo, con più passione.
«Aspetta, aspetta» sussurro tra i suoi baci. «Dobbiamo andare dagli altri. Sono tornati e Beba si vorrà rinfrescare...»
«Allora ti trasferisci in camera mia! E non accetto un no come risposta! Voglio stare con te, goderti il più possibile.»
Lo bacio di nuovo. «Va bene, ma per il momento andiamo dai ragazzi.»
«D'accordo!» si alza e mi prende in braccio.
«Dove mi stai portando?»
«In quella bellissima vasca che hai in bagno, perché ci dobbiamo sistemare e lo faremo insieme.»
«Mirko, che intenzioni hai?»
Mi sorride maliziosamente. «Lavarci, a modo mio però.»
Scoppio a ridere mentre raggiungiamo il bagno.
...
Beba mi osserva da mezz'ora dall'altra parte del tavolo. È tra Diego ed Alessandro e riesco a vedere perfettamente come sta parlando di me e di Mirko. Mirko è seduto vicino a me, lo sguardo sul piatto di pasta che abbiamo cucinato ed un sorriso sghembo ad illuminare il suo viso. È così bello quando è felice: gli occhi verdi illuminati da una luce così intensa da sembrare ancora più chiari del previsto e le membra rilassate ma mai stanche.
«Stanotte di te non ne avrò mai abbastanza» mi aveva detto prima di scendere dai ragazzi e mi aveva fatto impazzire il modo in cui lo aveva detto.
Arrossisco, ricordando il nostro momento di passione. Mirko si volta verso di me e sorride, accarezzandomi la gamba.
«Oh! Al diavolo! Avete finalmente deciso cosa fare della vostra relazione?» grida Beba, sbattendo la mano sul tavolo, alzandosi e puntandoci la forchetta.
«Beba!» arrossisco imbarazzata.
Sento Mario scoppiare a ridere. «È così evidente» commenta, tornando al suo piatto.
«Possiamo evitare di...»
«Rispondi!» mi interrompe Beba, puntando la forchetta sul mio viso.
«Tanto vale dirglielo» mi dice Mirko, ed io annuisco, alzandomi.
Mi aggiusto il maglione natalizio e invito tutti quanti a guardarmi. «Ecco... io e Mirko ne abbiamo discusso abbastanza e abbiamo pensato che forse questo non è la via migliore per continuare: tutti voi sapete da quanti alti e da quanti bassi è fondata la nostra relazione. Ne abbiamo parlato e discusso e ci siamo resi conto che, effettivamente, non abbiamo niente in comune e troviamo inutile questo tira e molla continuo. Inoltre io sono ancora follemente innamorata di Simone ed ho bisogno di tornare da lui.»
Un attimo di silenzio subito dopo le mie parole. Ci pensa Alessandro a spezzarlo. «Ci state prendendo per il culo?»
Mirko scoppia a ridere. «Certo che sí!» Mi risiedo al suo fianco e lui mi circonda le spalle con il braccio. «Abbiamo deciso di viverci questi giorni insieme e di non forzare le cose. Quando torneremo a casa poi si vedrà.»
«Quindi Simone è...»
«Capitolo totalmente chiuso» interrompo Filippo con un sorriso.
Sento un sospiro di sollievo generale e poi i ragazzi si alzano. «Allora, Filippo, Carlo ed io avevamo scommesso che sarebbero tornati insieme» comincia Diego, osservando il cellulare. «Beba e Alessandro pensavano ad una pausa mentre Mario e Beatrice hanno pensato che si lasciassero...»
«Ovviamente abbiamo vinto noi!» Filippo, Carlo e Diego si battono un cinque divertiti.
«Avete scommesso su di noi?» Mirko guarda i nostri amici divertito.
«Avevate dubbi?» chiede Beba.
Non rispondiamo, ma ci mettiamo a ridere.
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Questione di Feeling // Rkomi
FanfictionMia ed Alessandro sono amici di infanzia, e quando questo si ritrova a Milano per una competizione molto importante, lei non può fare a meno di andare ad appoggiarlo. Ma Mia ha una vita incasinata, tra il fidanzato che la tradisce e la famiglia che...