Ho deciso di seguire il consiglio di Matteo, ragion per cui negli ultimi due giorni ho spento il telefono e sono rimasta a Milano. Alessandro ha trionfato ed ha vinto la possibilità di studiare un'intero anno a Londra in una prestigiosa scuola di danza, ed io non potrei essere più fiera: la danza per Alessandro è come l'aria che respira, ed ha avuto tante difficoltà a far accettare questo suo sogno alla sua famiglia, ma ora finalmente lo sta realizzando ed io sono incredibilmente orgogliosa.
In ogni caso, una volta dopo aver assistito alla vittoria del mio migliore amico, sono salita sul primo treno e sono tornata a Bologna. Simone non è ancora a casa, il che mi ha permesso di pensare perfettamente a cosa fare e cosa dire per poterlo cacciare una volta per tutte. E non ci sarà nessuna seconda scelta. Ho fatto in tempo a rinfrescarmi, a mettermi il vestito più sexy che ho e a preparare le valigie di Simone, oltre a sistemare le mie.
Quando Simone rientra, io sono in cucina e mi sto preparando il piatto più ipercalorico che conosco.
«Mia! Sei tornata!» esclama il mio ragazzo, entrando in caso. Detesto i suoi occhi verde smeraldo, e mi ripeto che non devo assolutamente guardarli altrimenti potrei pentirmene. «Che fai, non saluti? Wow... come sei... sexy.»
Si avvicina a me e mi tocca i fianchi, ma io mi scosto con rabbia. «Puoi andartene.»
«Andarmene dove? Ma che succede? Non mi saluti?»
«No, meglio di no. Potrei sentire l'odore di quella zoccola di Francesca, non credi?»
«Francesca? Amore ma di che stai parlando?»
Prendo il piatto e mi avvio verso il salotto, poggiandolo sul tavolino davanti al divano.
«Non hai ancora sistemato le valige?» mi domanda.
«Ah no! Quelle sono le tue valigie: c'è tutta la tua roba, ti farò avere il resto entro il prossimo fine settimana.»
«Mia, ti dispiace spiegarmi?»
Recupero il telefono e gli mostro le foto. Simone è incredulo e finalmente punta i suoi occhi nei miei. Cazzo, Mia! Non guardarli!
«Ti posso spiegare!»
«Cosa devi spiegarmi esattamente? Di come la tua lingua sia nella sua bocca? O di come le tue mani siano nel suo culo?»
«Mia... è stata una notte ed io ero ubriaco e...»
«Sí... sí certo. E poi cos'altro è accaduto? Non eri in te? Si trattava di uno scherzo? Non sono stupida, Simone. La realtà è che sei uno stronzo, lo sei sempre stato, e probabilmente lo sarai per sempre: e purtroppo per me ho dovuto subire prima di allontanarti. Ma non succederà più: fuori da casa mia!» urlo.
«Ma chi ti ha mandato queste foto?»
«Esci da casa mia! Non posso neanche poi vederti!»
«Mi cacci via, così? Senza neanche farmi spiegare?»
«Uscirebbero solo cazzate dalla tua bocca.»
«Mia io... ma certo! Quello stronzo di Alessandro ti ha fatto il lavaggio del cervello! Non gli sono mai piaciuto.»
«Alessandro non c'entra, Simone. Lascialo fuori: non sapeva nemmeno delle foto.»
«Ed allora chi? Beba? Matteo? Chi?»
«Nessuno mi ha fatto il lavaggio del cervello! La verità è che tu stai cercando ogni scusa per rimanere ma io non posso più vederti. Non sono nemmeno sicura di amarti ancora e non sono sicura del tuo amore nei miei confronti. Vorrei solo che tu sparissi da questa casa e mi lasciassi da sola!» urlo, nonostante siano le undici di sera.
STAI LEGGENDO
Questione di Feeling // Rkomi
FanfictionMia ed Alessandro sono amici di infanzia, e quando questo si ritrova a Milano per una competizione molto importante, lei non può fare a meno di andare ad appoggiarlo. Ma Mia ha una vita incasinata, tra il fidanzato che la tradisce e la famiglia che...