15 formidable

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mi giravo e rigiravo nel letto, finiva sempre così.

l'ansia prima delle puntate mi faceva fare tutta la notte in bianco.

alzo gli occhi per vedere l'orologio sopra il letto di chiara.

sono le tre.

rassegnata dopo altri venti minuti decidi di alzarmi per andare fuori a fumarmi una sigaretta.

mi alzo e prendendo un pacchetto ed una coperta e mi dirigo prima verso la cucina ore prendere un accendino.

"lu che stai a fa sveglia" mi chiede salvatore
facendomi saltare in aria per lo spavento.

"gesù potrei farti la stessa domanda" gli dico sentendo poi il mio battito calmarsi.

"non riesco a dormire" dico poi prendendo l'accendino.

"neanche io" mi dice seguendomi fuori.

si siede accanto a me sulla panchina.

"a che pensi" mi chiede prendendo una sigaretta ed accendendosela.

"ti sei mai chiesto se questa è veramente la tua strada" gli chiedo io buttando il fumo fuori.

"tutt'ora adesso non sono sicuro che questa sia la mia strada" mi dice lui mettendo la coperta sulle nostre gambe.

"perchè" gli chiedo stringendo le gambe al petto.

"io sono giovane, fino a poco tempo fa io pensavo solo al calcio, la musica era solo un passatempo neanche ci dedicavo così tanto tempo, mi è sempre apparsa come un sogno nel cassetto irrealizzabile. poi si è ammalata mia nonna, una delle persone più importanti della mia vita e quando sono andata in ospedale per vederla un ultima volta mi ha detto di continuare con il canto e di credere sempre nei miei sogni, io sono qui per questo, che sia una cosa temporanea non lo so, ma so che questo è il mio sogno nel cassetto" mi dice lui mettendo poi un braccio sulle mie spalle per avvicinarmi ancora un po' di più.

"tua nonna era molto importante per te vero" gli chiedo.

"fin troppo" mi dice solo sorridendo leggermente.

"e tu" mi chiede guardandomi negli occhi.

"io con la danza ho un lungo passato, ho iniziato quando ero piccolissima, crescendo la mia insegnate mi ha proposto di fare un provino per il teatro dell'opera. lo feci e venni presa. avevo solo 13 anni e passavo circa quattro ore in accademia al giorno studiando tra una pausa e l'altra. la tensione su di me era diventata altissima, inoltre con l'adolescenza a causa di vari problemi e vari insegnanti all'opera ho iniziato a sviluppare una sorta di disturbo alimentare. iniziai a dimagrire molto e gli insegnanti mi iniziarono a considerare molto di più e a darmi ruoli più importanti. mi sentivo quasi potente fino a quando non comincia a crollare piano piano. per le poche energie non riuscivo a stare attenta sentivo le voci delle persone costantemente lontane e da lì ho deciso di andarmene dal teatro per continuare solo nella mia scuola di danza" gli racconto io posandomi poi sulla sua spalla per la stanchezza che iniziava a farsi sentire.

"sei molto forte sai" mi dice accarezzandomi i capelli.

"anche tu" gli dico per poi annuire timidamente.

"direi che sia ora di andare a dormire" gli dico staccandomi da lui per alzarmi.

"hai ragione" mi dice per poi riprendere la coperta.

"buonanotte" gli dico dandogli poi un bacio sulla guancia e coricandomi nuovamente a letto.
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scusate se aggiorno poco ma ho troppi compitiii
lasciate una stellina⭐️⭐️⭐️

formidable \\ petit Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora