6 formidable

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Nonostante la difficilissima scelta alla fine ho deciso di entrare nell'aula  della maestra celentano.

"sei tornata" mi dice lei trasmettendomi  molta felicità al che rimango quasi confusa.

la celentano contenta?

"ho valutato le opportunità e ho capito che ho bisogno di un qualcuno che sia perfezionata e preciso con me ogni singolo secondo e che mi faccia sempre provare cose nuove" le spiego io nel modo più chiaro possibile.

ammetto che mi sia piaciuto molto emanuel e anche le sue proposte, ma essendo una persona molto precisa ho bisogno di qualcuno che mi stia sempre dietro e che sia precisa quanto me.

"apprezzo moltissimo questa tua scelta e sono sicura che insieme noi lavoreremo benissimo" mi dice poi salutandomi e lasciandomi sola con il coreografo.

insieme abbiamo visto tre coregrafie che dovrò imparare per questa settimana, una è di modern una di hiphop è una sui tacchi molto bella.

sono molto contenta anche se da una parte ho paura di non essere sufficientemente idonea.

dopo circa due orette torno finalmente in casetta e trovo alcuni ragazzi svagarsi in giardino.

sono le due e la maggior parte dei ragazzi sono o alle lezioni post pranzo o sul letto a riposarsi.

saluto i pochi ragazzi che sono rimasti in casetta e dopo aver posato il borsone nella mia camera li raggiungo per fumarmi una sigaretta.

"stanca?" mi chiede francesco mentre io mi siedo accanto a lui con le gambe incrociate.

"abbastanza alla fine ho scelto la celentano anche se nono rimasta indecisa fino all'ultimo istante" confesso aspirando un po' di fumo dalla sigaretta.

"hai un tatuaggio?"mi chiede sarah guardando il mio braccio scoperto.

"si ne ho due, in questo c'è scritto balla prima con il cuore e poi con la mente, mentre l'altro c'è l'ho qua davanti sotto al collo praticamente sull'osso e c'è scritto da sempre e per sempre, è dedicato ai miei nonni" le spiego io tranquilla attirando l'attenzione dei ragazzi che erano seduti accanto a me in giardino.

"secondo me tu sei tipo la classica ragazza popolare della scuola, un po' coatta un po' un malessere tipo petit" mi dice kumo facendomi piagare in due dalle risate.

"ma che dici" dico continuando a ridere.
"dimmi che non è vero" mi dice francesco girandosi verso di me.

"ma non è vero rega" dico io cercando quasi di giustificarmi.

"non avete capito rega lei risponde scazzata a tutti" continua a dire il rosso al che gli tirò una pizza dietro alla testa.

"ancora co sta cosa io non rispondo scazzata sei tu e matteo che mi fate innervosire" mi cerco di difendere dalle false accuse.

mi rendo conto di avere un carattere forte il quale spesso mi fa sembrare quasi aggressiva o menefreghista  ma non sono così.

o almeno non sono così la maggior parte delle volte.

"la prima volta che sono andata a casa sua rega mi ha guardato malissimo perché le ho chiesto dove fosse il fratello mentre lei parlava al telefono con il suo ragazzo del tempo" mi rinfaccia lui dopo anni.

"ancora con questa storia non ti ho detto niente e non stavo neanche parlando al telefono" dico mentre tutto gli altri guardano scioccati la nostra piccola discussione.

"sei una bugiarda me lo ricordo benissimo" mi dice lui facendomi alterare ancora di più.

"ti giuro francesco ti tiro una pianta in faccia" dico essendomi agitata.

"dai facciamo pace" mi dice lui dopo pochissimi secondi di silenzio con il viso da pentito.

"solo se ammetti che ho ragione io" gli propongo dandogli la mano.

"hai ragione tu" mi dice stringendola.
"puoi ripetere non ho sentito bene?" dico scherzandoci su.
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capitolo di transizione inutile ma lasciate una stellina.
in questi giorni cerco di far uscire più capitoli⭐️

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