capitolo 14

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POV READER
Era il giorno. Il festival di scambio era arrivato, non sapevo se ero felice o se speravo con tutta me stessa che questa maledetta giornata finisse. Ero solo felice di vedere i nostri vecchi amici, quelle vecchie facce che probabilmente non vedevo da così tanto tempo che avevo paura di essermi dimenticata le loro fattezze. Satoru si era occupato di fare vedere la sorpresa del secolo: Yuji era vivo e probabilmente i due ragazzi non l'avevano presa benissimo, ma di questo non ero sicurissima; al contrario, a me era toccato un compito fin troppo noioso, una vera e propria spina nel fianco, mi dovevo occupare delle relazioni interne con gli altri professori, avrei tanto voluto restare con Satoru, ma al contrario venni convocata da un uomo che a dirla tutta, odiavo con tutta me stessa. Yoshinobu Gakuganji era un vecchio pelato con una barba così lunga che faceva quasi schifo, del resto poteva essere un tappeto per quanto era lunga, e a me le barbe così lunghe e incolte non piacevano granché. Nonostante i settant'anni suonati era pieno zeppo di piercing e anche le sopracciglia erano così tanto lunghe che per poco non capivo come facesse a vederci, ci avrei potuto fare una treccia per quanto erano lunghe quelle sopracciglia. La testa era un po' allungata, portava sempre un bastone con se, probabilmente per aiutarsi a camminare per colpa dell'età; forse da giovane era un emo o un punk e la cosa é rimasta con l'andare degli anni. Camminai per i vari corridoi finendo davanti alla porta incriminata. Per lo meno all'esterno c'era una ragazzina vestita di tutto punto con degli adorabili capelli azzurri molto lunghi "buongiorno signorina [t/c], il signor Yoshinobu la sta aspettando" disse aprendo la porta e facendomi entrare. Mi venne da ridere per la solennità della cosa, sorrisi alla ragazza che mi stava fissando con uno sguardo di adorazione misto a paura "grazie" varcai la soglia guardando il vecchiaccio che sorreggeva le mani sull'apice del bastone. Mi vennero i brividi per il ribrezzo verso quell'uomo, ma a quanto pare ci dovevo avere a che fare per forza. "ancora campi brutto vecchio? Speravo che fossi già sotto terra" Chiesi ridendo e sedendomi sul divanetto davanti a lui  "signorina le chiedo di avere rispetto per il pres-" "ragazzina se fossi in te farei silenzio. Già non é giornata non ti impicciare. Stanno parlando gli adulti" dissi squadrandola da testa a piedi, ricevendo un verso di pura paura da parte della ragazzina che si mise sull'attenti. Solo l'idea di avere davanti quell'uomo mi aveva reso di pessimo umore "Sei peggiorata con gli anni, almeno da giovane avevi rispetto per gli altri" mi rimproverò il nonnino "tu non te lo meriti il mio rispetto. Dovevi morire tu quel giorno, non io." Dissi guardandolo male e accavallando le gambe.

La ragazzina si mise vicino alla porta guardando la scena con una faccia un po' preoccupata, come se si aspettasse di avere una rissa da un momento all'altro e credetemi l'idea di pigliarlo a botte era molto allettante "cosa vuoi vecchio?" Chiesi nervosa "il contenitore di Sukuna parteciperà al festival, questa non me l'aspettavo proprio, eppure... Sai bene che é un errore la sua esistenza e che é inutile mandare avanti questa cosa. Quel ragazzo verrà giustiziato, lo sai meglio di me, tanto vale ucciderlo subito e finirla con questa messa in scena." Mi misi a ridere guardando il vecchio e perdendo completamente la pazienza "toccatelo e avrete a che fare con me. Sta volta non mi fermerò davanti a niente, se il prezzo per salvare quel ragazzo é uccidervi tutti, io lo farò." Dissi alzandomi. Non avevo intenzione di ascoltare altro "già che ci sei, visto che hai tutta questa vena omicida, dopo che hai protetto un ragazzo del genere, suicidati." Disse alzando un tantino lo sguardo, giusto per fare vedere quei suoi brutti occhi. Mi bloccai guardandolo male "accettalo [t/n] ogni tuo respiro é uno sbaglio. Dovevi morire per i tuoi cremini, tu vivi per un capriccio di Gojo Satoru, anche lui una disgrazia. Se fossi davvero coscienziosa potresti fine a questa idiozia, uccideresti il ragazzino e ti consegneresti agli stregoni per morire definitivamente" feci un sospiro e mi avvicinai a lui piegandomi alla sua altezza con un sorriso divertito "vecchio scemo vedi di aprire le orecchie, io vivrò a lungo e danzerò sulle tombe di voi brutti vecchi del consiglio degli stregoni e quando avrò finito di danzare vivrò la vita più bella del mondo. Voi non siete dio, non siete giudici, io sono il solo giudice della mia vita e ti seppellirò con le mie mani se necessario." Dissi prima di alzarmi e andate verso la porta, guardando la ragazza che si era messa sull'attenti appena mi ebbe davanti "scusami per prima, ma il vecchio mi fa girare i coglioni da quando sono al liceo e già era vecchio e brutto, col tempo é peggiorato, non mi spiego come faccia a non essere polvere..." Dissi salutando la ragazza con i capelli azzurri che era pietrificata al solo vedermi, feci per uscire ricordandomi un piccolo ammonimento che mi era passato di mente "ah! Vecchietto al posto di dire cazzate vedi di fare un pisolino, l'età avanza! Evita di sfidarmi, te ne pentiresti" Dissi uscendo e ridendo, chiudendo la porta alle mie spalle.

Il sorriso mi si spense e la rabbia mi stava attanagliando, quell'uomo aveva la capacità innata di farmi perennemente innervosire. Camminai per i vari corridoi con gli occhi iniettati di sangue, la rabbia che mi ribolliva nelle vene, la mia energia malefica iniziava a traboccare da tutti i pori e io non riuscivo più a trattenerla, la testa mi girava e la voglia di fare esplodere tutti quanti era papabile. "Hey, finalmente ti ho trovata" la voce di Gojo mi distrasse dai miei pensieri, facendomi riprendere un po' di controllo su me stessa "ma guarda chi si vede, dov'eri? Ne Mei ne Iori ti hanno visto e continuavano a farmi domande scomode, soprattutto Mei" disse il ragazzo mentre mi guardava con una faccia interrogativa e abbastanza divertita, una di quelle sue facce stupide che mi fecero calmare all'istante "mi ha chiamato il preside di Kyoto... Ascoltami bene qua c'è sotto qualcosa di grosso. So che in quella scuola c'è anche la sorella di Maki e che ha una tempra peggiore della nostra studentessa. Credo che tu abbia fatto un grosso errore a fare vedere a tutti che Yuji é ancora vivo, soprattutto lo hai mostrato così dal nulla... Il vecchio rimbambito lo vuole morto, ora come ora ha un'opportunità d'oro" dissi con la rabbia che mi stava distruggendo, tanto che la mia energia malefica faticava a stare stabile "cosa ti ha detto?" Chiese guardandomi con un'espressione nettamente più severa "di suicidarmi. In sintesi pensa che io vivo per un tuo capriccio e Yuji uguale. Sono stufa, loro non sanno la verità! Non sanno cos'è successo quel giorno! Sono dieci anni che mi sparano sentenze addosso!" "[T/N!]" Mi richiamò Satoru facendomi tornare in me. Avevo il fiato pesante per la rabbia, la situazione iniziava ad essere pesante e io faticavo a sopportarla "scusa, non avrei dovuto alzare la voce" sussurrai abbassando lo sguardo "quel vecchio bastardo... Come ti viene a dire a qualcuno di ammazzarsi?... Ascoltami bene, so anche io che oggi avremo una bella gatta da pelare. Stai attenta e occhi ben aperti, oggi avremo da fare con questi ragazzini, mi hanno anche detto che c'è stata una simil zuffa ancora prima di iniziare" disse avvicinandosi a me e dandomi un bacio tra i capelli, tenendomi vicina a lui per calmarmi "vai da Mei e Iori, volevano tanto vederti e sapere come stai, anche io ho una riunione con il bastardo. Tra poco torno, cerca di calmarti o qua crolla tutto" disse stringendomi una mano, restando fermo in quel simil abbraccio per un po', cercando di infondermi un po' di forza, prima di lasciarmi lentamente e lanciarmi un'ultima occhiata "sistemerò tutto vedrai" mi rassicurò accarezzandomi il viso e andando verso quella stessa stanza in cui io ero appena uscita.

Camminai per i corridoi trovandomi davanti le mie vecchie amiche "ma guarda un po' chi é tornato dalla tomba" disse Mai guardandomi con le mani sui fianchi "oh dio allora é vero... Sei ancora viva" sussurrò Iori commossa mente si coltiva la bocca con una mano. La castana si avvicinò a me, mettendosi poco distante da me, prima di abbracciarmi con le lacrime agli occhi "Amica mia! Come mi sei mancata... Mi sei mancata da morire! Mi dispiace, mi dispiace tanto" sussurrò stringendomi "oh dio Iori! Mei aiuto!!" Dissi buttandola sul ridere per evitare di piangere a mia volta, anche se la ragazza Albina preferí ridacchiare piuttosto che aiutarmi.

🩵HEHEHE🩵
Tra poco finisco il primo arco e ci sarà il flashback di quando Satoru la Reader e Geto erano adolescenti e capirete tutto.

Che ne pensate per ora?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜

il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora