Capitolo 30

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POV READER
"Allora é qui la festa?" Chiesi entrando dentro il mega cupolone, era una barriera strana, tutti i miei sensi mi stavano urlando di scappare via e di portare via tutti quelli che potevo, ma la mia mente e ogni fibra dei miei muscoli voleva solo una vendetta sanguinosa e probabilmente l'avrei avuta solo uccidendo quello stronzo del mio migliore amico "festa un po' smorta, l'organizzatore poteva fare di meglio" rispose il bianco restando accanto a me. Era una situazione così strana, così paranormale che non sapevo nemmeno io come spiegarmelo, erano tutti spaventati, in un evidente stato confusionale e di crisi, tra paura, panico, la consapevolezza di non sapere cosa accadrà; detto da una che controlla l'annullamento, vi assicuro che è spaventoso non avere il controllo su quello che potrebbe succedere, vivere senza consapevolezza di se é una delle cose più terribili che possa mai accadere e loro erano letteralmente nelle nostre mani. Le loro vite dipendevano interamente da come avremmo gestito la cosa e da come avremmo combattuto contro le maledizioni e lo stregone nero, lo ammetto metteva una certa ansia quella situazione. 

immaginate essere uno degli stregoni più forti del mondo, ritrovarti a doverti controllare perchè rinchiuso in un posto con troppa gente che non puoi uccidere (peccato) e soprattutto hai il peso di tutta questa gente sulla coscienza, che se nuore, ricordiamocelo bene, è colpa tua. Feci un ragionamento profondamente egoista, ma necessario, decisi di fregarmene. Conclusi che le morti di oggi sarebbero state comunque nettamente meno rispetto a tutte quelle che poteva scatenare Yuji se avesse fatto prendere il sopravvento a Sukuna e soprattutto di quelle che avrebbe fatto Geto nel caso in cui fosse riuscito a vincere e sterminare il genere umano solo per un suo stupidissimo capriccio. "a cosa stai pensando?" chiese il bianco "niente. Dobbiamo muoverci" dissi camminando con passo svelto, non lo guardai nemmeno, ero troppo occupata a pensare come uccidere Geto "ormai abbiamo fatto iniziare le danze." mi levai dall'orecchio l'unico microfono che avevamo per interagire con gli altri, distruggendolo immediatamente "facciamo a modo nostro?" chiese il bianco con un sorrisetto mentre guardava la scena "da adesso siamo in guerra, non ci sono più regole, facciamo alla vecchia maniera, uccidiamo Suguru e andiamocene" dissi guardandolo male "presumo che tu voglia cercarlo per prima" "certo. Inizio io lo sfianco, sempre se non lo ammazzo prima, e tu cerca di finire l'opera mentre io bado ai bambini, cercherò di distruggerlo il più possibile, tu cerca di levare dai piedi il maggior numero di maledizioni che riesci" risposi guardando l'entrata della metropolitana e poi lui "stai bene?" chiese guardandomi, alzando persino la benda "si perchè?" chiesi. Ci fu un attimo di silenzio "tu non sei [t/n]." rispose guardandomi "smettila di fare lo scemo" dissi guardandolo male iniziando ad innervosirmi, Mi guardò dritto negli occhi "non provare a fregarmi, lo vedo. Tu stai facendo emergere la maledizione, è alimentata dalla rabbia" lo guardai, non collegai immediatamente quello che disse, poi lentamente capii. sbattei varie volte gli occhi guardandolo e sospirando "sto bene." dissi scendendo e dividendoci.  

Ve lo assicuro, ad ogni passo che facevo la mia rabbia sembrava aumentare sempre di più, non riuscivo a controllarla in nessun modo. Credo che fosse un insieme di cose, tra l'esilio, la mia sentenza, i miei studenti in pericolo di vita, Satoru che non sapevo se si sarebbe bloccato davanti a Geto oppure no, la mia stessa ansia, la paura, la rabbia che mi stava divorando da dentro, la voglia di uccidere tutto quello che mi capitava davanti... Mentre camminavo le maledizioni mi si allontanavano, nascondendosi, mentre ad ogni passo deformavo il pavimento, come se i miei piedi avessero la stessa temperatura della lava. "dove sei?" chiesi a me stessa mentre mi guardavo attorno "Getooo" dissi come se fosse una cantilena, camminando e guardando in tutte le direzioni nelle speranza di poterlo vedere e sfogare la mia rabbia. Camminai ancora un po' "esci o hai paura di me?!" sbottai guardandomi attorno con le maledizioni che si nascondevano e arretravano ad ogni passo che facevo "Fatti avanti, so che sei qui e che mi stai aspettando" sussurrai con un sorriso sadico in volto. Aspettai qualche secondo prima che iniziassi a distorcere tutto quello che mi stava circondando.

Non so come spiegarlo, ma è come quando senti di star liberando tutta quella energia malefica che era rimasta sopita per troppo tempo. Non mi interessava cosa sarebbe successo in seguito, le conseguenze non erano un mio problema al momento, non volevo che fossero un problema mio, mi ero preoccupata per tutta la vita di quello che facevo e ora non volevo più farlo. Le pareti stavano lentamente implodendo, le maledizioni venivano lentamente distrutte e urlavano dal dolore, mi sentivo drogata da quella sensazione di liberazione, quella sensazione così potente di libertà incontaminata, unita al piacevole rumore di urla e sofferenza delle maledizioni; quella stessa sofferenza che provai io per così tanto tempo che quasi trovavo divertente. Torturare delle maledizioni come altri stregoni fecero con me, nonostante fossi uno di loro, uno dei buoni, una persona che avrebbe fatto di tutto per salvare la vita delle persone. La consapevolezza che potevo fare quello che volevo e che di certo non ci sarebbe stato nessuno che mi avrebbe fatto la morale, mi dava quelle scosse di adrenalina che mi facevano rabbrividire. Sta volta potevo dare il peggio di me. Guardai le maledizioni che in un attimo esplosero mentre le pareti erano come se avessero avuto il rinculo di un cannone. Tremava tutto e cigolava la struttura, pensai fosse divertente; immaginate se uno stregone avesse usato un po' troppa energia malefica o che avesse tirato un colpo un po' troppo forte e che avesse fatto crollare tutto, quante morti, quanta sofferenza, quanto divertimento. 
aspettate...

...questa sono io? 
sono davvero questo? 
perchè sono diventata sadica? IL mio unico scopo è salvare le persone...
cosa mi succede?...Satoru ho paura... voglio tornare a casa, ti prego fate finire tutto. 
Mi toccai la testa esasperata da quella situazione di confusione e di bipolarismo estremo, dovevo assolutamente calmarmi e trovare un  odo per controllare le mie emozioni, che per quanto siano forti e in contrasto, dovevo trovare assolutamente un modo per controllare questa stupida maledizione che in qualche modo si era risvegliata e stava prendendo un po' troppa confidenza con il mio essere. 

Mi accovacciai sulle gambe guardando quelle pile di cadaveri delle maledizioni, guardando poi le pareti. sospirai riavvolgendo l'accaduto, annullando quello che avevo fatto alla struttura, riportandola stabile e solida. Mi calmai, trovando un senso di pace, che purtroppo durò molto poco. 
"mi stavi cercando?" guardai alle mie spalle sospirando "eccoti, ciao Geto, che bello rivederti, ti vedo in forma" dissi sorridendo, mentre nel petto mi stava bruciando un fuoco così forte che non so nemmeno io come feci a non ucciderlo seduta stante "e tu mi sa che hai scoperto un segreto che non dovevi sapere" disse mentre si avvicinava a me. Mi misi a ridere girandomi verso di lui e toccandomi il petto che effettivamente era bollente "sai, non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto questo piacevole regalo" dissi guardandolo "ah sì?" chiese guardandomi con le mani dentro le maniche un espressione calma e tranquilla "certo, credo che sia perfetta per la situazione" dissi sorridendo e guardandomi attorno "devo dire che hai fatto un bel casino... ho sentito un bello scossone, speravo fossi tu e che fossi venuta qui per unirti a me" "sei impazzito?" chiesi ridendo per la sua affermazione "no. Vieni con me, scopri cos'è la vera libertà, la libertà di vivere in un mondo di stregoni, senza il peso di quelle stupide scimmie che non sanno nemmeno badare a loro stesse. Vieni con me." Lo guardai per un attimo e mi venne ancora da ridere "sai, mi piace come tutti credono di ottenere la mia simpatia proponendomi qualcosa che pensano che io possa volere. Mi chiedono di stare in una fazione poi un un altra, vi faccio così paura'" chiesi guardandolo negli occhi. La sua espressione si fece più cupa mentre mi guardava con un velo di preoccupazione che traspariva dai suoi occhi.

"voi avete paura. Sapete che potrei uccidervi uno dietro l'altro senza pensarci due volte, e che io qua dentro, sono l'unica al momento che possa far fuori Satoru. Sia chiaro, a me non frega un cazzo, ora come ora voglio solo la tua morte e tornare a casa per esorcizzare questa cazzo di maledizione." Geto mi guardò male, non sapendo cosa fare, avevo centrato il punto e questo gli faceva molta paura. 

🩵HEHEHE🩵
CIAOOOOO
come state? Tutto bene?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜✨

il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora