Capitolo 26

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POV GOJO
Qualche settimana dopo venne condannata per magia nera, omicidio e uso di arti occulte inappropriate. La sua dipartita e il suo presunto ritorno in vita avevano fatto sospettare i vecchi scemi, che forse sentendosi minacciati da questo o vedendo un potenziale troppo alto per una donna, avevano deciso di levarla dalla storia degli stregoni, optarono per il modo più stupido: ucciderla. Per inciso, la gente non torna in vita tutti i giorni (a meno che tu non sia me o in questo caso [t/n] che abbiamo fatto Gesù Cristo 2.0) quando la gente vede delle cose del genere, che sono fin troppo fuori dall'ordinario, non si sa mai come affrontare la cosa e i vecchi cretini del villaggio avevano subito pensato ad un caso di magia nera e di una qualche tecnica inversa che aveva fatto in modo di farla ritornare tra i viventi. Insomma avevano fatto tutti i loro calcoli ancestrali possibili ed immaginabili per ucciderla, avevano fatto in modo che io fossi occupato, che Geto non potesse muoversi in nessun modo da quello che stava facendo e che il preside non potesse interagire... Ma io sono Gojo Satoru e ovviamente fotto il sistema e faccio quello che voglio; sempre.
"Buongiorno." Dissi entrando nella sala con tutti i vecchi stregoni che conducevano questo circo di follia. Erano dietro a delle piccole casette, come se fossero dei rettangoloni giganti per non farsi vedere da nessuno "cosa fai tu qui?" Chiese uno di loro "sono qui per proporvi un accordo e rivelare la verità su quel giorno. Non so spiegarmi come sia ancora in vita, ma vi posso giurare che non ha usato alcun tipo di magia nera, non ha ucciso Toji Fushiguro, sono stato io, per difesa personale, lei ha protetto me e basta, non ha fatto del male a nessuno e men che meno ha usato la stregoneria in modo inopportuno o magia nera" dissi con le mani in tasca e tenendo gli occhiali bassi per poterli vedere bene "e perché dovremmo crederti?" "Sei troppo coinvolto, tu ci tieni a lei, non saresti mai obiettivo nei suoi confronti." "Satoru capisco che tu sia di una famiglia molto potente, ma non possiamo passare sopra a questo accadimenti, ogni cosa ha le sue conseguenze" stavano facendo un dibattito tra di loro, mentre la mia pazienza di stava esaurendo; poi però, mi venne un'idea, un'idea geniale.
"Facciamo così: siete convinti che lei sia colpevole, nonostante sia innocente, vi propongo di esiliarla." Dissi guardando le varie casette "esiliatela, nel posto peggiore che possiate trovare, un tempio magari, lontano da maledizioni e stregoneria, lei vive, sconta la sua pena e non la vedrete per anni. Chi cavolo se la ricorda più! e poi, magari si suicida per la disperazione e non vi sporcate le mani" Dissi guardando i vecchi con uno sguardo beffardo, avevo un ghigno stampato in faccia, un'espressione di chi sapeva di poter vincere. Ci furono attimi di silenzio, poi un assenso "si può fare" "accettiamo Gojo Satoru." Sorrisi "non siete così scemi come pensavo. Fate i bravi mi raccomando." Uscii e lasciai che accadesse il tutto.

Appena usciti vidi Geto, che subito mi venne incontro per saperne di più "cosa ti hanno detto? Che hai fatto? Morirà?" Chiese con ansia, quasi gli  tremavano le mani "la esilieranno, ma non credo alla loro parola, dopo vado a controllare ciò che faranno e spero che non facciano cazzate, sai bene che potrebbe succedere di tutto, non abbiamo la minima idea di come possa reagire la maledizione che abbiamo chiuso" dissi nervosamente. Avevo mentito, avevo mentito parecchio, [t/n] praticava abilmente magia nera, usava magia proibita, io ci tenevo anche troppo, e meno male che non avevo accennato a quello che aveva fatto Geto, altrimenti saremmo morti tutti e tre "cosa facciamo?" Chiese Geto "tu intrattieni il preside, non deve sapere niente, io invece mi occupo dei vecchi" dissi guardandolo, ci furono qualche secondo di silenzio che perdemmo a guardarci negli occhi. Sospirai distogliendo lo sguardo e dandogli un colpetto sul petto, accennando un sorriso rassicurante, sebbene non avesse nulla di rassicurante "andrà bene, ci penso io" il corvino annuì posandomi una mano sulla spalla come incoraggiamento. (ALIX: quanto siete gay!)
Inutile dire che i vecchi fecero quello che volevano loro. La giustiziarono, ma sta volta [t/n] aveva fottuto tutti quanti, usando effettivamente una tecnica di inversione o almeno era quello che sperai, non potevamo sapere se la maledizione avesse fatto qualcosa a riguardo.
Nel mentre che lei usava la tecnica litigai pesantemente con i vecchi, minacciandoli uno ad uno e fu data la sentenza concordata. Il cuore mi stava morendo nel petto, non avrei più potuto vederla per anni, ma almeno sapevo che era al sicuro e che nessuno poteva farle del male. 

Ero seduto sulle scalinate dell'ingresso, era il tramonto e ormai avevano portato via la ragazza da un po' e io stavo soffocando quel vuoto incommensurabile che stavo provando. Sembrava che [t/n] avesse usato qualche sua tecnica contro di me.
"Hey, stai bene?"
"No Geto. Lei non è più con noi, i vecchi la accusano di cose assurde e per evitare che sapessero che é stata maledetta ho dovuto mandarla via, lontana da noi, da quello che é e quello che ama fare... Come posso stare bene?"
"...é colpa mia."
"No. Smettila, ti ho già spiegato che l'amore é la peggiore maledizione che possa esistere."
"Satoru, io lo so che la amavi, lo so benissimo, ma anche io provo i tuoi stessi sentimenti per lei, non te lo scordare, la sua morte mi ha distrutto, non avrei mai voluto farle del male, eppure non me ne sono reso nemmeno conto... mi dispiace"
"Io troverò il modo di riportarla da noi."
"Come?"
"Sono Gojo Satoru. Ci riuscirò."

Geto sospirò guardandomi e appoggiando la testa alla mia spalla "una giornata da dimenticare." Disse sbuffando. Lo guardai per un attimo, aveva la pelle così cadaverica, aveva gli occhi spenti, delle occhiaie profonde e gonfie, non aveva un bell'aspetto, per niente, ma la cosa che mi preoccupava di più era il suo odio costante per i non stregoni e i suoi nuovi pensieri fin troppo radicali, ma non volli pensarci per ora. Volevo solo stare un attimo col mio migliore amico; posai la testa sulla sua sospirando e godendomi la calma e il silenzio, seppure sentivo che c'era qualcosa che non andava "a chi lo dici. Una giornata pessima, grazie a Dio é finita e dovremmo dormire" "dovremmo Satoru, Dovremmo." Disse sorridendo "io non ho mangiato zuccheri, potrei collassarti addosso" "come se fosse la prima volta" rispose "vorrà dire che farai il mio principe azzurro e mi porterai nel dormitorio" "speraci Satoru, nemmeno nei tuoi sogni" rispose lui sorridendo "se fossi stata [t/n] lo avresti fatto" "certo." "Cos'ha lei che io non ho?!" "Tipo le tette, una vagina, la classe, l'eleganza, l'intelligenza, devo andare avanti?" "Fottiti Geto" dissi ridendo.
Avevamo sdrammatizzato una delle giornate più brutte della nostra vita... e spoiler: 10 anni passano dannatamente lentamente quando speri che finiscano presto.

🩵HEHEHE🩵
CIAUUU
COME STATE????
raga manca Shibuya e abbiamo finito, che ansia.

Che ne pensate fino ad ora? Come vi sembra la storia?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜✨

il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora