Capitolo 15

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POV READER
"Cosa ti é successo?" Iori si staccò da me guardandomi negli occhi, era una ragazza allegra e in parte abbastanza paurosa, era facilmente impressionabile, ricordo che sin da ragazzini c'è una diatriba fastidiosa con Satoru, amano darsi fastidio a vicenda e in parte faceva molto ridere. Era vestita con vestiti tradizionali giapponesi. Una grossissima camicia con le maniche larghe bianca e una gonna-pantalone lunga fino alle caviglie, sul viso aveva una grossa cicatrice che le percorreva una guancia, smontando quella fila di armonia tradizionale. "Io sono sicura che tu fossi morta!" Disse la ragazza con ancora le lacrime agli occhi, mentre se le asciugava, cercando di non farsi vedere troppo, nonostante la sua voce tremolante e i singhiozzi l'avessero tradita. Sorrisi alla ragazza e guardai poi tutti gli altri nella stanza, decidendo che per oggi mi ero già arrabbiata abbastanza col vecchio, e che per questa volta l'avrei buttata sul ridere "satana mi ha rispedito sulla terra per mettere in riga Satoru e dare fastidio a tutti quelli che mi vogliono male, e poi mi stavo annoiando da morta" Risposi divertita e sviando dalla sua presa salda, pensai che non mi avrebbe lasciato troppo facilmente e che di conseguenza dovevo staccarmi io ed evadere dalla sua morsa. Evitai di guardare tutti gli altri e mi sedetti al mio posto, su una delle poltroncine aspettando che Satoru tornasse da me, magari con buone notizie o facendo anche solo innervosire quella povera donna di Iori, che nonostante tutto mi faceva sempre sorridere. Se la prendeva sempre con Satoru, forse per tutte le frecciatine che le tirava, del resto funzionava così da quando eravamo in Accademia e le cose non sono minimamente cambiate nell'arco di questi anni.

Passarono le ore e finalmente anche Satoru ci aveva raggiunto "ciao Iori! Ti sono mancato vero? Buongiorno Mei, che piacere vedervi entrambe" disse sedendosi accanto a me e accavallando le gambe, effettivamente alle nostre spalle, con le gambe accavallate, c'era Meimei. Era una donna davvero bella, con delle curve da capogiro, dei bellissimi capelli bianchi che teneva in due trecce, una davanti al viso e una normalmente dietro la testa. La divisa blu con dei pantaloni larghi e il corpetto stretto. Era sempre truccata, sempre con un espressione provocatoria e  delle pose da modella. C'era una caratteristica che l'ha sempre differenziata, era sempre stata attaccata al denaro. Si faceva pagare anche l'aria che respirava, insomma una donna che se doveva alzare un dito prima voleva vedere un bonifico a sei zeri. "voi due vi siete decisi a dichiararvi o state ancora aspettando? Ora che Geto non c'è, hai campo libero con [t/n]" disse Mei tirando una frecciatina sottile ma tagliente, una di quelle frecciatine intrinseche di chi sa la storia che c'è dietro "dichiararmi? A chi? A Iori? Non é il mio tipo, sembra isterica e perennemente col ciclo" la ragazza ringhiò e le lanciò addosso la tazza di tè caldo che prontamente rimbalzò sull'infinito, facendo innervosire la corvina "piccolo figlio di-" "non so di cosa parli Mei" interruppi Iori prima che imprecasse e dicesse cose inadatte al contesto, mentre gojo le faceva la linguaccia "comunque, so che c'è anche la Zenin a questo festival" disse l'albina alle mie spalle posando la guancia al palmo della mano "si Maki, sono sicura che dimostrerà a tutti la sua bravura. State attenti quest'anno maki passerà di livello me lo sento" dissi orgogliosamente "che mamma orgogliosa che sei" mi prese in giro Gojo, mettendosi comodo, nonostante le gambe lunghe che prontamente invasero il mio spazio vitale "mamma mia queste gambe! Sei troppo alto" mi lamentai spostandogli la gamba "sono troppo alto? Non mi pare che la cosa ti abbia mai dato fastidio, e poi essendo alto un metro e novanta, in base alle mie proporzioni ho anche delle grandissime mani, e tutti sanno che -grandi mani comportano un enorme caz-" disse invadendo di nuovo il mio spazio, ricevendo una mia mano sulla bocca per farlo tacere. Lo guardai per un attimo e misi le gambe sulle sue, almeno avrei risolto tutti i miei problemi "poi sono io quello ingombrante" "taci Satoru, sei comodo come appoggino" risposi sorridendo mentre gli lanciavo un occhiata. Soffocò una risatina, coprendosi la bocca con la mano "obbedisco subito mia signora" rispose divertito.

Il tempo passò, le maledizioni venivano esorcizzate dai nostri studenti, che nonostante tutto, avevano perso la retta via e stavano pensando solo a uccidersi l'uno con l'altro e ascoltare il piano del vecchio preside di Kyoto che voleva il cadavere di Yuji. Il festival continuava e lentamente la mia testa iniziava a provocarmi fastidiosissime fitte alle tempie, che mi facevano pesare la testa "[t/n]... Che ti succede?" Chiese Satoru preoccupandosi nel vedermi così "non lo so, ma la testa mi sta esplodendo" feci appena in tempo a dire queste parole che la parete con i sigilli delle varie maledizioni che avevamo liberato nella foresta, presero tutte fuoco "WOOO! un bel falò! E io che pensavo che fosse una giornata tranquilla" disse Gojo mentre rideva "quando mai in questo istituto abbiamo una giornata tranquilla?... Satoru!" Urlai indicando lo schermo e notando che non si vedeva più nulla, la mia testa non aiutava, i miei movimenti erano rallentati, ma nel mio cervello c'era solo un pensiero "i bambini!" Corsi fuori seguita dagli altri "Fermati!" Mi intimò Iori "non puoi usare la stregoneria!" "Invece si! Sono due anni che ho ripreso ad usarla e ora taci!" Urlai nervosa. Guardai il cielo vedendo una barriera di confinamento "no!" Continuai a correre oltrepassando la barriera "io vado avanti!" Urlai correndo verso i bambini per poterli cercare.

Qualcosa non quadrava, io stessa non mi sentivo come un tempo, ma ora come ora dovevo trovare i miei studenti e salvarli.

🩵HEHEHE🩵
Be non so quanto ci sia da ridere, soprattutto per i prossimi capitoli...

Preparate i fazzoletti

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜

il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora