POV READER
il ragazzo assunse un aspetto nettamente meno umano e molto più maledetto, chiariamoci, si fa per dire, ora era pieno di tatuaggi e senza maglia, aveva una fila di muscoli tale che alcuni non sapevo nemmeno che potessero esistere, aveva così tanti addominali che pensai che fosse impossibile per un ragazzino della sua età, quanto diavolo doveva allenarsi per avere un corpo del genere?. aveva due piccoli occhietti sotto quelli principali e delle unghie lunghe e appuntite, che avrebbero fatto invidia a qualsiasi estetista, che dire, magari tutte le maledizioni fossero così belle esteticamente... non poso dire altro, altrimenti il signor Satoru potrebbe avere un attacco di mania di protagonismo e spiegarmi circa cento motivazioni per cui lui è l'essere più sexy che respiri su questa terra (e non sarò io a dargli torto). "posso iniziare io?" chiesi al bianco che si stava riscaldando come se si dovesse preparare a fare chissà cosa "vai pure, sono curioso di vedere cosa farà contro di te, mi raccomando non sbavare dietro ad un ragazzino e non amamzzarlo" disse già ridacchiando sotto i baffi e prendendomi in giro, mi schiaffai una mano in faccia, arresa dalla sua ignoranza, avevo sperato che con la vecchiaia sarebbe potuto migliorare e invece era solo che peggiorato, annullando ogni tipo di speranza di avere una conversazione decente con lui. "Finalmente vedo una donna dopo secoli! Morirai come tutte le altre che hanno provato a sopraffarmi, come tutti gli altri stregoni prima di voi, finalmente posso uccidervi, mi mancava spargere sangue!" disse ridendo e avvicinandosi a me con un balzo degno di un cattivo di un anime, voglio dire, se fossimo dentro ad un fumetto, lui sarebbe un bel cattivone, magari anche il cattivo principale (ALIX: scusate per la gag).Non mi sprecai nemmeno a muovermi, al contrario ero quasi divertita dal suo essere così sicuro di se stesso, avevo le braccia incrociate al petto e lo guardavo con un certo fremito, la maledizione si bloccò a pochi centimetri da me con un'espressione particolarmente sorpresa, mi guardò come a voler capire il perchè fosse bloccato davanti a me, cercò di muoversi, fallendo miseramente "Sukuna giusto? sono spiacente di doverti avvisare che non sono come i vecchi stregoni che hai conosciuto, io sono molto peggio." dissi prima di fare un piccolo gesto della mano e scaraventarlo contro la scuola sfondando varie pareti, mi avvicinai saltellando, allegra come non mai, mi fermai tenendo le mani sui fianchi in attesa che tornasse all'attacco. Infatti poco dopo le mie preghiere vennero ascoltate e si rilanciò all'attacco con un ghigno sadico stampato sulla faccia, che non faceva altro che rendere il tutto ancora più divertente del dovuto, credo che per entrambi era solo un gioco di resistenza.
lo lasciai avvicinare, schivai i suoi colpi ridendo e girandogli attorno "ti prego che spasso!" dissi finendo dietro di lui, tirandogli un pugno alla schiena facendolo schizzare in aria, la sensazione é strana, il pugno rallenta nel momento in cui mi avvicino a lui, per poi esplodere in una forza opposta, creando in rinculo distruttivo "mi aspettavo qualcosa di più" dissi ad occhi chiusi, mentre la maledizione era davanti a me con la mano aperta sulla mia faccia, non mi ero nemmeno accorta che si era avvicinato, credo che ci fossero all'incirca un paio di millimetri che ci dividevano, lo guardai incuriosita, era riuscito ad avvicinarsi di più, ci furono secondi di silenzio e di stallo, prima che l'attacco tornasse indietro e lo scaraventasse a terra, avvicinai una mano alla mia faccia quasi senza parole, quella maledizione mi incuriosiva parecchio. Risi per quello che avevo appena visto e guardai Satoru "vuoi favorire?" chiesi avvicinandomi a Megumi "tocca a me? Finalmente" chiese guardandomi e in tutta risposta gli feci un cenno con la mano come se stessi annunciando l'arrivo di un principe alla corte. La maledizione sembrava ancora più arrabbiata, Satoru si mise a spiegare la preparazione esatta dei dolcetti a cui tanto teneva e che Megumi avrebbe dovuto proteggere a costo della sua stessa vita, insomma era una cosa di vitale importanza, nella vita c'erano delle priorità ben precise e i dolcetti erano una di quelle. Insomma chissene frega di tutte le persone he avrebbe potuto uccidere o del fatto che si fosse appena liberata una maledizione estremamente potente, i dolcetti dovevano essere sani e salvi, fanculo il resto.
Ero occupata ha pensare a come avesse fatto ad avvicinarsi, era impossibile che mi potesse toccare, io annullo qualsiasi cosa mi passi attorno o mi si avvicini troppo, era impossibile una cosa del genere, ma più ci pensavo e più credevo che fosse allettante, quella maledizione poteva essere davvero tanto potente? "hey, hai finito di pensare al senso della vita?" chiese col ragazzino sulla spalla privo di sensi, lo guardai per un attimo prima di rispondere per le rime "se pensassi al senso della mia vita mi starei chiedendo perchè io non sia ancora capo del mondo" dissi guardandolo e guardando il povero Megumi che era sconvolto da quello che aveva appena visto "Megumi bambino mio! andiamo a casa, abbiamo sistemato per le festi il cattivone" dissi aiutandolo ad alzarlo con un certo sorriso, notando comunque il suo sguardo perso nel vuoto "Megumi..." provai a chiamarlo per attirare la sua attenzione con scarsi risultati, mi guardò dopo un po', guardando poi il ragazzo con i capelli rosa "cosa succederà ora?" chiese guardandomi con un cerro velo di paura, pensi alla risposta più indolore che potessi usare e semplicemente dissi la verità, quello che avrei fatto per quasi persona fosse abbastanza forte da controllare una maledizione tanto potente "Ora tocca litigare e fare un casino immenso per far in modo che questo ragazzo possa vivere almeno un paio di mesi un più... non ti nego che quello che ha fatto avrà delle conseguenze e lui non potrà vivere a lungo, troverò la soluzione migliore che posso, ma ora tu devi riposare, frati una doccia e dormire" dissi portando via entrambi.
quella sera fu l'inizio di un susseguirsi di problemi e di deliri, ma il peggio doveva ancora arrivare e fidatevi, non siete minimamente pronti, come del resto non lo ero io. Guardai Satoru che mi accarezzò la testa "mi dispiace, sta volta non avrà nessuna grazia, questo ragazzo non può vivere..." disse guardandomi e sospesando. Lo presi per mano "stammi vicino, mi sento male solo al pensiero di dover uccidere un ragazzino così giovane..." mi strinse la mano camminando accanto a me, mentre raggiungemmo il corvino per tornare a casa e trovare una soluzione.
🩵HEHEHE🩵
CIAOOOOOOOOOO
vi sono mancata? ho in mente un delirio assurdo per questa storia.spero che il capitolo vi sia piaciuto
a presto
ALIX
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il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]
FanfictionATTENZIONE LA READER É MAGGIORENNE. "Professore lei ha detto che contro Sukuna vincerebbe, invece contro la Sensei [t/n], riuscirebbe a vincere?" Chiese il guscio maledetto mentre guardava il suo maestro. lui parve pensarci un attimo fece una picco...