Capitolo 11

11 2 0
                                    

-Pronto?
-Ciao Pietro, scusa se ti disturbo.
-Fai in fretta, che devo tornare a correggere gli elaborati
-Sono incinta
-Come?
-Sono incinta.
-È mio?
-Cosa cazzo credi, certo che è tuo!
-Chiedevo. Non si sa mai. Avrai fatto le tue verifiche, immagino.
-È TUO. NON C'È NESSUN'ALTRO
-...
-Pietro?
-Prenota in fretta la procedura, che in Italia fanno storie. Sai, con il Vaticano. Fammi sapere. Ciao. Tututuuu
-...ti amo.

-Annina! Hai bisogno?
-Sono nel panico
-Non è una novità
-Le mestruazioni erano in ritardo
-La stessa storia ogni mese, sono sempre in ritardo
-Ho fatto il test.
-E?
-Positivo.
-Oh cazzo.
-È esattamente quello che ho pensato io
-Merda, Anna, merda, merda, merda.
-Non so cosa fare.
-Prima di tutto, respira. Hai ben tre opzioni, lo sai?
-L'unica opzione è la finestra
-Non esagerare subito così. Sei solo agitata. Cerca di calmarti. Sei sobria?
-Un po’ alticcia.
-Lo immaginavo
-Senti, non so cosa cazzo fare. Era la prima cosa che mi è venuta in mente.
-Lo so. Hai fatto bene a chiamare. Ora respira un po’. Io ci sono e ricordati che non è la fine del mondo.
-Mi sembra solo la fine della mia vita.

Passerò giorni per negozi a scegliere il vestito più adatto ma poi sceglierò quello della mia mamma e lo porterò in sartoria per modificarlo perché per me quel vestito è troppo semplice ci aggiungerò le maniche di pizzo e un fiocco dietro in vita e mia madre non sarà contenta della mia scelta ma accetterà che alla fin fine si tratta del mio matrimonio e allora devo scegliere io.

Lui mi guarderà arrivare lentamente avanzare camminando nella navata e si metterà a piangere e mi sussurrerà all'orecchio che mi ama e mi chiamerà bambolina piccola mia nuvoletta di tenerezza e solleverà il velo e mi bacerà con passione.

La nostra luna di miele è durata poco perché sono rimasta incinta. Ma lui è un ottimo padre per Ofelia. La sto andando a prendere a scuola e poi la accompagno a danza. Sì, guido. Ho smesso di bere.

Abbiamo fatto un altro compleanno in maschera per i miei ventiquattro anni. Lui si è vestito da nobile del settecento e io da domani Regency, così abbiamo potuto rifare la foto dell'anno scorso. Sì perché Pietro ora mi risponde tutti i giorni, mi dice che mi ama, è venuto al mio compleanno e mi ha regalato un anello e mi ha chiesto di sposarlo.

Il display dice che mancano ancora cinque minuti a Sesto San Giovanni. Forse ha ricominciato a piovere.

BambolinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora