Capitolo 39

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Certo che con questo sole sembra sia arrivata l'estate.
Cammino lungo i Navigli mentre cerco su Google Maps dove sia la mostra di Beatrice perché avevo promesso che ci sarei andata infatti farà anche un live paint nonostante sia a Milano ci teneva che ci fossi in fondo è sempre bello quando qualcuno ammira la tua arte e questo lo so bene e so anche che stasera siccome è una data infrasettimanale non sarà tutto esaurito come le altre sere e voglio fare in modo di riempire quello spazio più che posso.
Profumo di fiori di tiglio.
E le mie scarpe che incespicano nel fango e nelle piastrelle messe male sopra alle radici che continuano a crescere imperterrite.
Come quando tornavo alla casa dei nonni di Beatrice al mare dalla spiaggia perché tanto i miei dovevano lavorare e i miei nonni sono morti quando ero alle elementari e avevo i sandali con le infradito le mie prime infradito quanto mi sentivo grande e la polvere la terra i sassi il profumo del mare di crema solare di acqua salata di costume bagnato.
Le sere d'estate.
Quanto. Cazzo. Sono. Belle.
Fa caldo e ci sono le zanzare, va bene, questo ve lo concedo, cari odiatori dell'estate, ma spesso soffia un vento soffice, oppure la fissità della luna e delle stelle rendono l'aria come oro sotto una teca di vetro.
Aspetto sempre l'estate, tutto l'anno. Soffro per il freddo, soffro per la pioggia, soffro per la nebbia, soffro per gli alberi che si spogliano, soffro per la luce che se ne va troppo presto, soffro per le notti troppo lunghe.
Vorrei essere un gatto che dorme al sole ogni giorno della mia vita.
Basta.
Ho deciso che da adesso, nella mia mente, è estate.
Ho deciso come dipingere la mia tela bianca.
Bene.
Soggetto: Anna. Anna che si gode il sole. Anna che stringe un ombrello che sa che non avrà più bisogno di aprire. Anna e i colori a olio. Anna che dipinge con i colori a olio. Anna fatta di colori a olio. Giallo, arancione, rosso, verde. Anna bambina che gioca a palla con Beatrice. Anna ventenne che si scopa Pietro e gode pure tanto. Anna che mangia taralli seduta sul divano mentre guarda i programmi proibito col bollino rosso perché tanto i suoi genitori fanno gli straordinari anche quella sera. Anna che accarezza un gatto rosso per strada mentre Beatrice le ripete dai andiamo che il pranzo si raffredda. Anna che mangia un ghiacciolo all'anice, il suo preferito, nel covo delle femmine nel giardino dell’oratorio. Anna che mangia sushi con Pietro al ristorante giapponese sotto casa sua e si riempie la bocca di riso e soia. Anna che…
Oh, no.
Cazzo, no.
Non adesso.
Non di nuovo.
Non proprio mentre iniziavo a…
La mia tela bianca è un test di gravidanza che diventa positivo.

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