Capitolo 7

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-Buongiorno dottoressa.
-Buongiorno, posso darti del tu? Sei così giovane…
-Va bene.
-Ok, Anna. Perché non mi racconti un po’ di te? Del perché sei qui?
-Non riesco a smettere di bere, e…
-Ti ascolto.
-Non riesco a prendere in mano la mia vita. Mi sembra di essere in balìa delle mie emozioni e delle emozioni degli altri.
-Ho capito. Senti, ho parlato con le dottoresse che ti seguono, hai da poco iniziato a fare emdr, giusto?
-Giusto.
-Allora, se sei d'accordo, continueremo la terapia. Penso che potrebbe esserti molto d'aiuto. Prima però conosciamoci meglio e facciamo il punto della situazione. Mi pare proprio che tu stia attraversando un momento traumatico.
-Sì. Anche il mio corpo si sta ancora riprendendo. La mattina fatico ad alzarmi e vorrei solo piangere tutto il giorno. Mi sento una fallita, un peso per i miei genitori. Sento che non combinerò mai nulla di buono.
-È normale che tu ti senta così. Stai venendo a patti con le parti più oscure di te stessa.
-Sì. Ma sto malissimo. Non riesco a fare niente. Non ne posso più.
-Puoi approfittare del tempo che passi qui. Troviamo insieme un obbiettivo che puoi raggiungere ogni giorno. Così avrai qualcosa su cui concentrarti che non sia troppo difficile da portate a termine.
-...finire un disegno.
-Mi sembra un buon inizio. Partiamo così, allora.
-Mi scusi, mi viene di nuovo da piangere.
-Non preoccuparti. Passerà. Prenditi il tuo tempo

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