Capitolo 14

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Le persone scendono, anche la signora con la bambina. Anche un ragazzo con le cuffie e una maglietta color pesca, lucida, sicuramente tessuto sintetico.

E mi viene la rabbia a pensare a quella foto che io e Pietro abbiamo scattato alla mia festa di compleanno io con il vestito lucido color pesca mi viene la rabbia perché poi hai rovinato tutto Pietro perché poi quando ti ho detto che dovevo studiare i prossimi giorni perché ero scappata dall'esame di storia greca e dovevo ricominciare da capo tu ti sei offeso hai urlato e mi hai mollato uno schiaffo perché hai detto che ti ignoro penso solo a studiare che non ho mai tempo per te e questo non è vero cazzo non è vero

Vorrei pensare che siano tutte bugie quelle che mi dici. Vorrei che lo fossero. So che lo sono. Rabbia. Tanta rabbia.
VAFFANCULO perché mi fai sentire uno schifo ogni sera VAFFANCULO perché mi togli il sonno VAFFANCULO perché mi riempi di dubbi VAFFANCULO perché rovini sempre tutti i nostri momenti felici VAFFANCULO perché sparisci nel nulla e mi dai la colpa VAFFANCULO perché quando ho bisogno di te non ci sei mai e non fai altro che parlare di quanto stai male tu VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO PIETRO

E forse per vendetta dovrei tornare a casa adesso e crescere Ofelia lontano da te sparire nel nulla come fai tu ma stavolta per sempre.

Ma da chi andrei?

Da Beatrice?

Da sola?

Non lo so.

Il treno è ripartito, scendo alla prossima fermata, Greco Pirelli.

È uscito il sole.

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