Capitolo 22

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Il mio piede è fermo esattamente sul bordo del Binario. Sto opponendo resistenza alla forza della spinta che mi ha dato l'ombra. Non sono caduta.

Respiro.

Sono terrorizzata.

Ma non mi sono mai sentita così viva.

L'aria è ferma e il rumore del treno che si avvicina non c'è ancora.

Sento i battiti del mio cuore che come un metronomo battono il tempo di questa nuova musica.

Mi volto verso l'ombra.

E di colpo sono nel parco giochi vicino a casa mia quello mezzo deserto dove andavo sempre a giocare con Beatrice dove sono anche andata a piangere quando invece al liceo ci ho litigato. Anche adesso non c'è nessuno tranne me e l'ombra che però vedo sta seduta su una panchina no non una panchina qualsiasi la mia panchina e indossa un vestito rosa e ha i codini ed è diventata una bambina.

Quella bambina sono io.

La mia psicologa mi aveva avvertito.



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