Capitolo 31

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La mattina dopo il ballo, Momo si era svegliata prima di tutte, aveva preparato la colazione ed era scesa fino al piano terra per poter parlare con la preside. Aveva avuto tempo di pensare ad una soluzione possibile e, per realizzare la sua idea, aveva bisogno della collaborazione della preside.

«Hirai Momo» La solita segretaria, la stessa che le aveva dato le chiavi della sua camera, l'aveva richiamata, dandole il permesso per entrare nell'ufficio della signora Lee.

«È permesso?» Domandò cordialmente, attendendo una risposta dall'altra parte, prima di entrare. «So che è molto impegnata, soprattutto per via del ballo che c'è stato ieri sera, però mi stavo chiedendo se era possibile avere qualche minuto della sua attenzione»

«Se volevi ringraziarmi di persona per aver colto la richiesta di sua madre nel far entrare il signor Yejoon nella nostra scuola, non è necessario che lei rimanga tanto a lungo» La preside Lee non voleva essere maleducata, però aveva davvero molte pratiche da sbrigare, soprattutto dopo un evento importante come quello del ballo.

«In realtà no» Sbuffò Momo, prima di rendersi conto che non stava parlando con una sua amica, ma con una figura importante all'interno della scuola. «Voglio dire, sono lusingata che lei mi abbia dato quest'opportunità, però volevo parlarle di una questione importante»

Dopo aver visto l'espressione seria di Momo, decise di mettere via momentaneamente la pila di documenti che stava gestendo. «Va bene, si sieda pure»

«Vede... Mi domandavo se era possibile cambiare camera»

«Si trova male con le sue compagne? La prendono in giro o è vittima di bullismo?»

«No, loro sono eccezionali, tuttavia temo che potrei trasgredire alle regole se rimango di più. Mi imbarazza parlarne con lei, ma ho preso una cotta per la mia compagna di stanza ed ho paura che rimanendo con lei tutto il tempo e tutti i giorni, potrei cedere alla tentazione di baciarla da un momento all'altro» Non voleva mentire, non davanti alla preside, però se voleva che il suo piano funzionasse, aveva bisogno di stare alla larga da Dahyun il più possibile, onde evitare di cadere di nuovo in tentazione.

«Lei non è la prima... Soprattutto con un punteggio così basso, è normale che due persone appartenenti alla medesima categoria, vogliano avvicinarsi in qualche modo. Io stessa alla tua età ho sperimentato l'ebrezza di approcciare svariati ragazzi della mia stessa categoria» Confessò la preside, cercando di rassicurarla. «Non devi aver paura dei tuoi sentimenti, basta soltanto che, nel frattempo ti occupi anche di trovare un futuro marito o moglie possibilmente Yang»

Momo non si aspettava così tanta comprensione, soprattutto perché le sue parole non erano neanche vere. Ma era disperata e lo era a tal punto, da tentare il tutto per tutto, iniziando a piangere per finta. O perlomeno, stava cercando di autoconvincersi che quelle lacrime erano finte. «Mi scusi è che proprio non ci riesco... Sento che potrei innamorarmi di lei ed ho delle fitte nello stomaco ogni volta che mi avvicino... Vorrei abbracciarla, baciarla e fare molto altro, però non vorrei tentare l'ebbrezza, sapendo di non avere speranze per il futuro...»

«A volte bisogna soffrire per amore»

«Mi creda... Lo sto già facendo»

La preside si sentì colpita da quelle parole, come se avesse capito quanto esattamente Momo stava soffrendo per quella scelta, quindi tirò fuori un quaderno e si mise a cercare con lo sguardo. «Ci sono dei casi speciali in cui posso procedere con il cambio di camera...» Le disse alzando gli occhi e passandole il quaderno. «Posso mandarla in camera con una ragazza che ha ottenuto il 99% l'anno scorso... Sono mesi che mi tartassa perché vuole compagnia e volendo potrei mandarla li... Però l'avverto, non è... A modo diciamo»

Arrivata a quel punto, Momo si sarebbe accontentata anche di una lumaca. «Nessun problema... Posso gestire chiunque»

«Vedremo... In ogni caso, mi sento in dovere di farle un'altra segnalazione... Non potrà chiedermi di tornare di nuovo nella sua camera, perché non posso farlo»

«Ha la mia parola»

La preside annuì, poi stampò un documento e glielo consegnò firmato. «Lo porti a Lia, la tua nuova compagna di stanza e me lo riporti firmato. A quel punto, potrà iniziare il trasloco»

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Uscita dalla camera di Lia con i fogli firmati, Momo si mise a ridere. Probabilmente non era dell'umore giusto, tuttavia la sua futura compagna di stanza era davvero un soggetto particolare.

«Che hai così tanto da ridere?» Dahyun si era palesata davanti a lei, costringendo Momo a tornare di nuovo seria. «Allora?» Momo si morse le guance internamente per non risponderle, poi iniziò a camminare sempre più veloce, superandola. «Ah bene... Sei passata direttamente al non parlarmi?»

Il battito di Momo andava veloce come un fulmine e dovette fare i salti mortali per non piangere. «Lascio la camera»

«Così? Dal nulla?» Momo ricominciò a camminare, ma Dahyun fu più veloce di lei e riuscì a raggiungerla, afferrandola per il braccio. «Col cazzo che mi dici questa cosa e te ne vai!»

«Lasciami Dah...» Sussurrò Momo voltandosi.

«No! Mi sono rotta il cazzo di questo tuo atteggiamento da bambina immatura. Dimmi cosa stra cazzo stai combinando e perché ora!» Momo serrò le labbra, poi scosse la testa, facendole capire che non aveva intenzione di dirle nulla. «Rispondimi!» Urlò Dahyun spingendola. «Ne abbiamo passate di cotte e di crude per stare insieme, poi all'improvviso, un giorno ti svegli e decidi che io per te non sono abbastanza?»

«Io non sono abbastanza!» Le urlò finalmente contro Momo, ignorando completamente tutte le persone che stavano uscendo nel corridoio per farsi gli affari loro. «Tu meriti una vita migliore e non ti permetterò di crollare a picco con me!»

«Ancora con queste cazzate? Ti ho già spiegato che non me ne frega niente di tutto il resto ed ora smettila con questa farsa e torna subito in camera nostra! Non lo vedi che ci guardano tutti?»

«Se non te ne frega niente di tutto il resto, perché non vuoi finire questa conversazione nei corridoi?»

«Perché non sono affari loro e la nostra vita privata, deve rimanere tale!»

«Allora vedi che un po' ti importa? Non è vero che non ti interessa niente oltre alla nostra storia, quindi smettila di fare quella comprensiva e lasciami andare. Ormai ho preso la mia decisione»

«Vivremo in questa scuola per i prossimi tre anni, hai intenzione di ignorarmi a vita?»

«Se è l'unico modo per staccarti da me, allora si. È quello che farò!» Esclamò Momo, iniziando ad incamminarsi verso la sua vecchia camera.

«Egoista del cazzo» Dahyun aveva abbassato lo sguardo per non farsi guardare da nessuno. Voleva fare quella dura, quella che se ne sbatteva di tutto e di tutti, ma non riusciva neanche a farsi vedere piangere. Come poteva davvero sperare diportare avanti la relazione con Momo?




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ANGOLETTO

La prima parte è finita? Si... Metterò un epilogo prima della seconda parte? Ovviamente si! La smetterò di fare domande alle quali mi rispondo da sola? Attendete con ansia altri aggiornamenti per sapere la risposta.

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