🌸 Kirishima Eijiro x FemReader 🌸

264 13 1
                                    

Richiesta by Kia0402

Mi stiracchiai sotto le coperte, la mia coda c/c si muoveva lentamente di fianco alle mie gambe.
Strinsi il cuscino, affondandoci il viso, sperando di riuscire a riaddormentarmi.

"T/n, alzati!"
Sbuffai, alzandomi contro voglia e uscendo dalla stanza.

Mina era poggiata al muro con le braccia incrociate; un sorrisetto sghembo dipinto sul suo viso.

"Fammi capire, se non ti sveglio io ogni giorno salteresti tutte le lezioni?"
"Possibile."

Scendemmo giù nella cucina a fare una colazione al volo, mentre ripassavamo il programma di quel giorno.

"Cavolo, c'è l'allenamento con la 1B oggi."
"Evviva..."
Risposi sarcasticamente, poggiando la testa sul bancone.

"Buongiorno a tutti!"

Quella voce.
Dio mio.
Alzai di scatto la testa, guardando il rosso scendere le scale, con già indosso la divisa scolastica, e venire verso di noi con il sorriso in volto.

Ricambiai leggermente con le guance tinte di un delicato rosso, facendo ridere Mina di fianco a me.
La guardai, facendole un sorriso imbarazzato.
"Smettila, ti prego!" Le sussurrai, cercando di far calmare il fuoco che stava esplodendo sul mio viso.

"Ciao T/n. Ti senti bene? sei rossa..."
Il rossore divampò in tutto il mio viso, facendomi correre via in camera mia.

Perché scappai?
Non lo so, ma mi stavo quasi sentendo male per le forti emozioni che stavo provando. Dovevo rifugiarmi e calmarmi, e stare nella stessa stanza con lui mi faceva saltare il cuore.

Kirishima era il ragazzo dei miei sogni: bello, simpatico, generoso, pieno di risorse e con degli ideali fantastici.

Ero a conoscenza del fatto che i miei sentimenti verso il ragazzo fossero ovvi, e mi avevano consigliato di dichiarare i miei sentimenti.
Ma non ci riuscivo, la paura di essere rifiutata e distruggere quel bel legame che c'era tra noi mi sopraffava ogni volta che pensavo di provare.

Il bussare incessante alla porta mi destò dai miei pensieri, le orecchie mi si drizzarono per la sorpresa.

"T/n! T/n, stai bene?"

No. No no no.
Non lui...

"N-no, credo di avere la febbre."
"T/n, fammi entrare, voglio vedere come stai."
"Non voglio contaggiarti."
"T/n, sto entrando."

Prima che potessi anche solo rispondere la porta si aprì, con il rosso che mi cercava con lo sguardo.
Appena mi vide rannicchiata sul letto sospirò, chiudendo la porta e sedendosi sul letto, poco distante da me.

"T/n, ho fatto qualcosa di male?"

Quella domanda mi spiazzò.
Non avevo pensato che, cercando di evitare di stare nella stessa stanza con lui per non impazzire, lui potesse pensare di aver fatto qualcosa.

"No... no, assolutamente, non hai fatto nulla di male."
"E allora perché mi eviti? Ormai neanche mi parli più praticamente."

Mi torturai le mani, incrociando le gambe e respirando pesantemente.

Adesso o mai più.

"Non sono arrabbiata con te, assolutamente. N-non ti parlo perché... ecco mi piaci. Ma avevo talmente tanta paura di rovinare la nostra amicizia."

Non ebbi il coraggio di alzare lo sguardo quando sentii il letto alzarsi, privo del suo peso.
Potevo già sentire nella mia mente la porta che si apriva e lui che se ne andava, ma le sue mani che si poggiarono sulle mie spalle mi fecero alzare gli occhi sul suo viso.

"Sei completamente scema."
Mi abbracciò, e il suo corpo sbilanciato mi fece sdraiare sul letto.
Nonostante la posizione imbarazzante ricambiai l'abbraccio, leggere fusa lasciavano la mia gola.

Sentii il suo sorriso nascere sul suo viso, nascosto nell'incavo del mio collo.

Una sua mano si poggiò dietro le mie orecchie, iniziando a farmi dei grattini che aumentarono il volume delle mie fusa.

Alzò il viso, spostandomi una ciocca di capelli da difronte gli occhi; la sua mano scese delicatamente, sfiorando la pelle come fosse di vetro, per poi darmi un bacio sulla fronte.

"Se mio padre lo verrà a sapere non ti mollerà un secondo."

Mi sorrise, dandomi un bacio sulla guancia e nascondendo di nuovo il viso nel collo e stringendomi a sé.

"Non c'è bisogno che il sensei lo venga a sapere, se vuoi."

Lo abbracciai come se fossi un koala, facendolo rotolare e invertendo le posizioni: ora era lui a farmi da materasso, e viste le evidenti differenze di stazza potevo stare comoda.

"Se vorrai potremo fare tutto con calma. Non voglio metterti alcuna pressione."

Confusa alzai lo sguardo, inclinando la testa di lato.
"Che intendi?"
Un leggero rossore si dipinse sul suo viso.
"I-intendo cose come... ecco, baciarci o cose simili..."

Onestamente? La trovai una domanda poco sensata: ero letteralmente sdraiata su di lui, aveva le mani poco sopra il mio posteriore e si preoccupava di quando avrei voluto baciarlo?
Era estremamente dolce.

Sorrisi, allungandomi un poco e poggiando le mie labbra sulle sue per pochi secondi.

"Non c'è bisogno che tu mi chieda una cosa simile, perché è quello che ho sempre sognato."

Angolo Autrice
Solo io trovo difficile come chiudere una storia? Boh.
Spero vi sia piaciuta e vi chiedo di perdonarmi per la lunga attesa, ma ormai con la scuola che mi riempe di verifiche e interrogazioni non riesco a trovare un momento.

Vvb💞

𝗠𝗵𝗮 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿|| 𝖮𝗇𝖾𝗌𝗁𝗈𝗍 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora