Capitolo 10 ~ Il Lago

2.5K 168 2
                                    

Saliamo in macchina e andiamo a casa dei miei nonni, che abitano vicino al lago, salgo le scale con Shawn e li saluto poi, dopo le dovute presentazioni io e Shawn torniamo di sotto prendiamo le bici e andiamo al lago. I miei arrivano più tardi perché prima devono fare delle commissioni.
"WOW, È STUPENDO QUI!" dice Shawn saltellando di qua e di la.
"Lo so, è il mio posto preferito, se non sai dove trovarmi devi venire qua" dico pensando alle volte che mi sono rifugiata qui.
"E ci credo, calma e tranquillità, e poi il rumore delle onde è rilassante " dice.
"esatto,mi piace sedermi sul molo e mettere i piedi in acqua...stare li a leggere, pensare, disegnare.." dico iniziando a tirar fuori gli asciugamani dalla borsa.
"Aspetta ti do una mano a stenderli" mi dice Shawn che mi si avvicina.
"Oh grazie " dico sorridendogli.
"Ti prego ti prego ti prego facciamo un bagno?" Mi supplica.
" caro non me lo devi neanche chiedere ahahah" dico ridendo. E lui anche.
Iniziamo a toglierci i vestiti partendo dalle infradito poi lui la maglia, io la canotta e i pantaloncini. Poi corriamo verso il molo e appena la lo guardo e vedo che ha paura che il molo non reggi...io sono abituata e so che regge di tutto, io ci salto sopra proprio mentre lui controlla ogni asse di legno prima di camminarci sopra...fa quasi ridere però povero sembrerei stronza dopo.
"Stai tranquillo è sicurissimo" dico cercando di tranquillizzarlo.
"Dici?" Chiede sempre guardando il legno.
"Vengo qui da quando sono nata e so cosa può reggere. Una volta un cretino si è lanciato con la bici e il casco e questo molo non a fatto nessun rumore ne niente" spiego.
"Ok, mi fido di te" dice rimettendosi dritto e venendomi incontro come le persone normali.
"Ci tuffiamo?" Chiede.
"Certamente " dico.
"Non ci facciamo male?" Chiede. Mi giro sorrido e poi mi lancio di testa.
"Ok lo predo come un no!" Grida quando riesco dall'acqua.
"Ti butti o devo venire io a prenderti?" Dico.
"Nono ok vengo" dice per poi buttarsi.
Non lo vedo risalire e mi preoccupo perché si è tuffato a bomba e dovrebbe risalire subito, poi sento che mi stringe da dietro e mi tranquillizzo subito.
"Dio mi stavi facendo preoccupare" dico io girandomi verso di lui. Lui mi sorride e continua a cingermi la vita.
"Non devi tranquilla" dice.
"Ok" rispondo abbracciandolo.
"Nicole posso rifarlo anche se questa volta non devo fingere per nessuno?" Mi chiede.
"Fingere per nessuno? Ma che dici?" Chiedo io.
"Voglio riprovare e questa volta voglio farlo bene" dice. Questa volta ho capito e sorrido come per dire 'certo che puoi'.
Lui si avvicina e mi bacia, io ricambio e metto le mie braccia intorno al suo collo.
Chiede l'accesso alla mia bocca picchiettando con la lingua sul mio labbro, esattamente come oggi e io non nego nulla, mentre con le mani mi sposta le gambe fino a farmele allacciare al suo bacino poi le rimette dietro la mia schiena.
Stiamo a baciarci non so quanto tempo ma quando ci stacchiamo tutto quel tempo sembrava poco.
Sorrido involontariamente e lui fa lo stesso.
"Avevo veramente tanta voglia di farlo, prima sul pullman avevo la scusante per il Ciompi ma qui non ne ho e non voglio averne, volevo farla da sabato ma non mi sembrava il caso.."dice.
"Puoi farlo tutte le volte che vuoi" dico io.
"Grazie...a dirla tutta io pensavo che tu ti comportassi così con me solo perché sono famoso, ma tu non sei a questi livelli, tu non miri alla popolarità tu miri hai sentimenti, riesci a vedere lontano un miglio chi sta bene o male ma soprattutto chi merita e chi no, io pensavo che lo facevi solo per quello ma non è assolutamente cosi e ti chiedo scusa" dice.
"Shawn, basta non devi mai pensare queste cose. Io non ti guardo solo perché sei famoso, ti guardo perché sei semplice tu, per me il più bel 16enne di Toronto che potessi incontrare, capace di farmi sorridere e di darmi la forza di andare a scuola, a me piace stare con te, sono felice e contenta ed è per questo che io devo ringraziare te"dico. Lui sorride e mi bacia ancora. Non voglio staccarmi.
Dopo una quindicina di minuti ci ritroviamo sdraiati sugli asciugamani a ridere e scherzare.
"Niky hai una penna?"mi chiede.
"Si penso di si perché? " chiedo io.
"Voglio scrivere il tuo nome su una parte del mio corpo anche se è una stronzata visto che stasera quando farò la doccia andrà via" risponde lui.
"Se non si fanno le stronzate adesso che si è giovani quando se no?" Dico io passandogli una penna.
Lo guardo mentre è tutto intento a scrivere 'Nicole' sulla sua dorso della sua mano, è venuto bene.
"Passamela" dico indicando la penna.
Io faccio lo stesso scrivendo 'Shawn'. E una volta finito le mettiamo vicine e gli facciamo una foto per ricordarlo.
"Bene, la cazzata del giorno è andata" dice ridendo.
"Esatto" rido anche io.
Poi arrivano i miei e iniziamo a chiacchierare un po tutti assieme.

La Cosa Migliore | Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora