Hogwarts Legacy | Diario del 6° anno 1891 - 1892 IN REVISIONE

°Lo scontro dei due ragazzi

20 Dicembre

Caro Diario,

sono passati ormai cinque giorni dal salvataggio di Anne, quei momenti di pericolo e tensione sono ormai lontani e noi siamo al sicuro all'interno delle mura del castello di Hogwarts.

Per le festività di Natale, Anne e Sebastian non torneranno a Feldcroft, ma resteranno nel castello proprio per evitare pericoli. Durante i suoi giorni di prigionia, da quel che è riuscita a carpire dalle conversazioni dei suoi rapitori è che volevano usarla per aprire ed accedere al portale di Magia Antica presente nel Giardino di Pietra di Luna, che - stando alla divinazione in loro possesso - sembrerebbe mostrarsi in presenza di una persona capace di percepire tale magia in una notte di luna piena.

Sebbene ci sia ancora da investigare sull'identità di tali maghi e come siano arrivati addirittura ad Anne, le giornate nel castello hanno ripreso la loro monotonia fatta di lezioni e studio, anche se... devo confidare su queste pagine un fatto alquanto imbarazzante che è avvenuto e che donerà materiale che sfamerà le voci di questi corridoi, almeno fino a Natale.

Il tutto è cominciato quando, tratta in salvo Anne, stavamo lasciando l'accampamento degli Ashwinder in tutta fretta per evitare che altri maghi oscuri arrivassero con i rinforzi quando, inaspettatamente, Oneiro Threecoins si palesò davanti ai nostri occhi. Al seguito,  Infaustus scese le scale subito dopo di lui, guidato dall'emissione di luce data dalla sua bacchetta. Vidi Sebastian irrigidirsi alla vista del ragazzo Corvonero, ma fu presto eclissato dal movimento confuso e rumoroso delle altre persone presenti.
«Signorino Threecoins, ora ci spieghi subito cosa ci fai qui e perché non sei ad Hogwarts!» Chiese Ronen con le mani sui fianchi, mentre Infaustus si affrettò a giustificare: «L'ho sentito arrivare di corsa e non ho fatto in tempo a fermarlo!»
«Infaustus!» Chiamò Anne, e i due si unirono in uno stretto abbraccio.

«Io... sapevo che dovevo venire qui. Professor Sharp!» il giovane cercò un contatto visivo con il professore di Pozioni che annuì tranquillizzandolo.

 «C'erano altri maghi oscuri nel sentiero per venire qui, probabilmente non ci vorrà molto affinché questo posto si riempirà di altri Ashwinder...» Disse il giovane Corvonero.
«Dobbiamo andare via subito!» Con queste parole, il professor Sharp posò una mano sulla spalla di Oneiro. Concordando tutti sull'imminenza di lasciare quel posto, cominciarono a salire frettolosamente le scale, lasciando me e Sebastian interdetti nelle retrovie. Ci scambiammo uno sguardo perplesso, e fu solo quando gli sfiorai la mano che sentii i suoi muscoli rilassarsi, accogliendo poi le mie dita in una stretta morbida.

Una volta fuori da quella tenda, non restava altro che trovare il modo più veloce per tornare al castello: smaterializzazione, scope o creature magiche. 

Il professor Ronen si rivolse agli studenti con un'espressione seria: «La smaterializzazione, per voi studenti, è al momento fuori discussione. Nessuno di voi ha ancora raggiunto l'età di diciassette anni necessaria per poterla utilizzare. Tuttavia, ciò che è ancora più critico è il fatto che avete appena iniziato a studiare questa complessa tecnica che, oltretutto... richiede una licenza ottenibile solo dopo l'esame.» e dopo aver finito con il suo sproloquio, il professore materializzò la sua scopa, seguito dagli altri professori.

«Anne, te la senti di volare, non sei troppo debole?» chiese apprensivo Sebastian, facendo un passo verso la sorella che appariva pallida e debilitata: «Ce la posso fare. Devo, farcela.»

«Non ce n'è bisogno, puoi viaggiare con me!» Disse Natty aprendo la sua borsa acciuffatutto da cui apparve il suo maestoso ippogrifo dalle piume brune.[1]Tutti i presenti si misero in posizione di partenza, chi sulle proprie scope, Anne e Natty sul dorso dell'ippogrifo, mentre Sebastian, rimasto a terra, si guardava intorno imbarazzato: «I-io... non ho una scopa - mi sussurrò con le guance arrossate e guardando a terra - ho sempre usato quella in dotazione dalla scuola a lezione e non ne ho mai comprata una mia».