Missione alla stazione di Hogsmeade

73 5 17
                                    

4/1/1892

Caro diario,

Ieri mattina mi sono svegliata con una tensione palpabile, un nodo nello stomaco che cresceva mentre mi preparavo. Ogni gesto, dall'allacciare gli stivali all'annodare il cravattino rosso al collo della camicia, era eseguito con una precisione da primo giorno di scuola. Nonostante avessi affrontato missioni ben più pericolose, questa in particolare mi aveva reso decisamente inquieta.

Prima di recarmi nel punto stabilito da Onai, decisi di fare una rapida deviazione verso l'ufficio dell'Auror che si era da poco stabilizzato al castello. Mentre percorrevo la lunga scalinata della torre dei Corvonero, ho potuto notare un insolito via vai di ragazze. Il loro sghignazzo si diffondeva nell'aria, accompagnato da sussurri eccitati sul nuovo arrivato a scuola: l'Auror Harry D. Crouch. La tensione che mi aveva stretto il cuore si sciolse leggermente di fronte a questo, frivolo e inaspettato, spettacolo.

«Ho sentito dire che l'Auror Crouch ama il caffè! Caffè nero.» Sacharissa sghignazzava allusiva con una sua compagna di casata, prima che i nostri sguardi si incrociassero, facendola assumere un'espressione - tutto ad un tratto - seria.

Era da parecchio che non ci trovavamo così a stretto contatto e l'imbarazzo era palpabile da ambo le parti. Ho accennato un saluto con il capo, per poi riprendere la mia salita, ma lei salutò velocemente la sua amica per evitare di lasciarmi scappare.

«Hey, aspetta un attimo! È da parecchio che non abbiamo modo di parlare. Fermati un secondo!» mi ha raggiunta, prendendomi per il braccio.

«Non abbiamo mai parlato tanto, e non credo che abbiamo molte cose in comune su cui discutere.»

«Potrei dissentire!» mi ha corretta, facendosi scappare un risolino che coprì con la mano: «Credo che il motivo per cui non siamo mai andate d'accordo è proprio ciò che avevamo in comune! Ad ogni modo, guarda: ho anche cambiato colore di capelli!» facendo un veloce giro su se stessa, mostrò il suo cambiamento da un rosa acceso a un lilla tenue: «Quando una ragazza volta pagina, la prima cosa che fa è mostrarlo con i capelli!»
«Ti donano.» ho risposto laconica: «È per questo che mi hai fermata?»

«Volevo solo dirti che l'ho superata, quella fase di Sebastian! Ho deciso di chiudere con gli studentelli confusi, che illudono le ragazze perché non sanno come comportarsi. È tutto tuo! Io ho bisogno di uomini maturi!».

Ma che gentile! Dormirò sonni sereni, ora che me lo ha comunicato.

«Uomini maturi?» ho domandato scettica, grattandomi la fronte e guardandola dubbiosa: «Non mi dirai mica...»

«Harry Crouch è l'uomo dei miei sogni!» ci ha tenuto a comunicarmi soddisfatta, alzando il mento e mettendo le mani sui fianchi.

"Ma perché lo stai dicendo a me!", ho pensato disperata per l'assurdità di tutta quella conversazione, tralasciando il fatto che fosse più piccola di me e aveva messo gli occhi su un uomo molto più grande... un Auror, per giunta!

«Stai andando nel suo ufficio? Ti accompagno!»

«I-io... e va bene!»

Rassegnata all'uragano Sacharissa, abbiamo iniziato a camminare una di fianco all'altra, con la ragazza Tassorosso saltellante, che faceva ballonzolare i suoi boccoli lilla.

«Signorina Goldwright, buongiorno! Ho seguito il consiglio dell'Auror Crouch e-»

«Altolà ragazze! Se volete lasciare qualcosa di edibile per l'Auror Harry D. Crouch, vi comunico che verrà prima ispezionata da me, perciò, se avete intenzione di rifilare cioccolatini all'amortentia o mazzi di fiori incantati, o qualsiasi altro pegno d'ammirazione, sappiate che passeranno prima per le mie mani. Quindi, sarà come se quel regalo lo stesse facendo a me!» 

Hogwarts Legacy | Diario del 6° anno 1891 - 1892 IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora