Capitolo 29: E' davvero la fine?

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E' un bacio triste ma carico di passione.

Abbiamo bisogno di stare insieme e di ritrovare noi stessi.

Lo bacio con tutta la passione che riesco a metterci, eppure le lacrime scendono dai miei occhi calde e inesorabili, ho come la sensazione che questo sia l'ultimo bacio che ci daremo.

Antonio mi stringe a sé come se tenesse la cosa più preziosa al mondo, come se avesse paura che possa frantumarmi in mille pezzi. Ha ragione quando dice che la nostra relazione è sbagliata. So che il nostro amore non è sano, ma malato. Siamo due fratelli e anche se nel nostro sangue non scorre lo stesso sangue, condividiamo gli stessi genitori. Vorrei poter tornare indietro a quando affermavo che non mi importava, ma la verità è che mi importa eccome. Non voglio dare alcun dispiacere alla mia famiglia, non lo meritano. So che mamma e Pietro ne uscirebbero devastati se sapessero di una relazione intime tra me e Antonio.

Inoltre, sono consapevole che Antonio non sia emotivamente disponibile. Non credo lo sia mai stato. Sono certo dei suoi sentimenti, ma fin quando non riuscirà a superare i suoi problemi legati alla morte della madre e al suo senso di abbandono, non avrà mai vita facile in campo amoroso.

Mi dispiace per lui.

Ho fatto un fioretto quando ero in coma, ho promesso che avrei vissuto appieno la vita senza rimpianti e che mi sarei accettato e amato per ciò che sono, ma questo amore non dipende solo dalla mia volontà, bensì da quella di entrambi e so che non siamo pronti o maturi abbastanza per poter stare insieme.

Non so se un giorno il nostro amore ci farà rincontrare, ma sono certo che, in questo momento, non è nel nostro destino stare insieme. Antonio farà sempre parte della mia vita, così come io sarò sempre parte della sua, questo non cambierà MAI. Non voglio nemmeno che cambi.

Ammetto che vederlo abbracciare e baciare un'altra persona mi farà male, specialmente perché quegli abbracci e quei baci so che dovrebbero essere rivolti a me. Non mi sto rassegnando, sto solamente realizzando in questo momento che quello che abbiamo è qualcosa che molti cercano una vita intera senza mai trovarlo, ma non è abbastanza. Io non sono abbastanza per lui. Non sono abbastanza per aiutarlo a superare i suoi problemi. Non sono abbastanza per affrontare il dolore e lo sgomento dei nostri genitori.

La vera domanda è: Sarei disposto io ad affrontare tutto questo? Forse, non avendo una vera certezza di ciò che ci aspetta, direi di sì. Sono consapevole che farei di tutto pur di continuare a stare tra le sue braccia, ma lui dovrebbe pensare che questa nostra relazione ne valga la pena. Magari, lo pensa davvero, tuttavia, so che non è comunque disposto a lottare.

Non ho la forza per lottare per entrambi in questo momento. Questa quarantena forzata mi ha prosciugato tutte le energie. Sono successe così tante cose che, ad un certo punto, credo di aver lottato con tutta la forza che avessi per aggrapparmi alla vita, quindi ho consumato ogni briciolo di energia.

Ci fermiamo perché tossisco. I miei polmoni mi dicono di prendere fiato perché sono ancora troppo deboli a causa del covid.

Prima di uscire dall'ospedale, mi hanno fatto una TAC e il risultato non era molto bello. Parte dei miei polmoni sono ancora malandati, pare che lascia dei problemi molto importanti.

Quando salgo le scale, sembra che faccia una maratona di tre chilometri e lo stesso allenamento con Antonio diventa difficile, tant'è che, spesso, devo fermarmi e rimango senza fiato per diversi minuti, provocando la preoccupazione del mio fratellastro barra amante.

Lui mi prende il volto tra le sue mani e mi costringe a guardarlo. I suoi occhi sono scuri come una giornata di tempesta. Sento che ha paura per me. "Stai bene?" Mi chiede in sussurro. Io non riesco a smettere di guardare nei suoi occhi, come se avessero una forza calamitante che mi tengono incollato.

"Facciamo che questa notte sia indimenticabile." E' l'unica cosa che riesco a dire, scordandomi persino di tossire. Lui mi fa questo effetto. Mi calma e mi agita allo stesso momento. Non so come si possibile, ma quando son con lui mi sento al sicuro, ma allo stesso tempo, mi mette addosso una grande voglia di perdermi in lui.

Voglio che sia il mio fare nella notte.

Antonio non se lo lascia ripete due volte, avvicina le sue labbra alle mie e torniamo a baciarci. Le nostre lingue si intrecciano, umide e vogliose di avere sempre di più reciprocamente. Sento il calore della sua saliva che mi accarezza il palato e ne voglio sempre di più, come un drogato che vuole una dose sempre maggiore della sua droga preferita.

Lui è la mia droga preferita.

Mi beo delle sue braccia attorno ai miei fianchi e delle sue mani possenti che mi accarezzano.

Ho bisogno di sentire la sua pelle nuda, di avere le mani mani a contatto con il suo petto.

Gli sfilo la maglietta e lui mi fissa come se mi volesse mangiare con gli occhi e io altrettanto. Rimane con il petto nudo e accarezzo la leggera peluria che mi manda sempre in estati. I suoi peli sono più lunghi e più selvaggi della scorsa volta, ma non mi disturbano, anzi, mi eccito ancora di più.

Bacio il suo petto e poi mi sposto verso i capezzoli. Prendo quello dentro in bocca e lo succhio e lo stuzzico con i miei denti, dandogli dei morsetti leggeri che lo fanno sussultare e sorridere. Passo a quello sinistro e faccio la medesima cosa. Lui è in estati e io sono al settimo cielo perché sono a dargli quel piacere.

Quando finisco, lui inizia a baciarmi il collo e poi risale fino all'orecchio dove, con il suo alito e la sua lingua calda, mi stende. Sono completamente soggiogato da lui, sono in suo potere. Sono la preda di un vampiro che vuole succhiarmi tutto il sangue e io glielo lascio fare con tanta convinzione.

Il mio pene ha un guizzo ed è già sull'attenti e sono pronto a scommettere che anche lui è pronto per me.

Mi sfila la maglietta come ho fatto prima con lui e poi mi abbassa i pantaloni lasciandomi in mutande. Io faccio lo stesso. Ci stendiamo sul divano e le nostre parti intime si sfregano attraverso i nostri boxer. Ci baciamo come forsennati. Non piango più, perché la lussuria di quel momento ha ufficialmente preso il sopravvento.

L'unica cosa che desidero è averlo dentro.

Inizio la mia lenta discesa verso la sua zona intime, baciandogli il petto e leccando l'ombelico e lui sussulta di piacere. Sono io che conduco il gioco adesso. Voglio che sia mio. Voglio che non desideri nessun'altro al mondo.

Quando arrivo al traguardo, abbasso le sue mutande e il suo pene duro e lungo si impone davanti al mio visto maestoso e già pronto per essere accolto dalla mia bocca. Non me lo faccio ripetere e inizio a succhiarlo. Prima lentamente, poi sempre più forte, fino a quando non sento che la mia vita dipenda da quel gesto. Lui geme e geme e geme. Non riesce a trattenersi e mi inonda la gola col suo seme un po' acidulo, ma anche caldo, abbondante e gustoso. E' la mia ricompensa.

Sento il cuore martellargli nel petto e mi sdrai sopra di lui, appoggiando la mia testa sul suo petto. Voglio che si riposi perché dopo avremo un secondo round ancora più impegnativo.

Asciugo le mie labbra imbevute del suo seme e mi accorgo che vorrei che il suo sapore invadesse il mio palato sempre, anche se non sarà più così.

Le lacrime salgono prima che me ne accorga e scoppio in pianto. Antonio mi accarezza i capelli e non dice nulla perché sa benissimo cosa ho nel cuore. Deve provare le stesse cose pure lui.

LoveGame - Un Amore Proibito ( ex Innamorato del Mio Fratellastro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora