LoveGame - Un Amore Proibito ( ex Innamorato del Mio Fratellastro)

Capitolo 11: Un Post-Cena eccitante

Controllo che Antonio sia in camera sua, quindi scendo con il mio tablet in cucina e deciso di preparare la cena per entrambi. L'obiettivo è quello di passare una bella serata in maniera disinvolta e di bere quanto più possibile così da farci perdere un po' la lucidità e darci dentro senza troppi problemi.

Cerco delle video-ricette, ma molte sono decisamente al di sopra delle mie reali capacità. Opto per qualcosa di semplice: Lasagne e polpettone. Ovviamente, il polpettone lo abbiamo comprato già pronto quando siamo andati al supermercato e , anche se mia madre e mia nonna potrebbero sentirsi male, uso anche il ragù pronto, quella di una nota marca che li vende dentro quelle bocce di vetro.

Tiro fuori le lasagne secche e seguo la tipa del video che dice di farle ammorbidire mettendole dentro una pentola con acqua in ebollizione. Non che sia semplice, dato che metà dei fogli mi vola ovunque, ma quando riesco a metterne quanti più possibili in un piatto, apro la boccetta di vetro e verso un po' di ragù pronto, poi metto alcuni fogli di lasagne e farcisco a strati salsa, besciamella e formaggio, imitando la tipa di internet. Alla fine, inforno tutto e aspetto che si cucinino. Nel frattempo, prendo il polpettone dal frigo e mi accorgo che ha una scadenza prossima, devo ricordarmi di controllare quanti più alimenti possibile, per evitare di farli scadere. Lo metto su una di quelle teglie di alluminio usa e getta e prendo un sacco di patate e inizio a sbucciarle. Devo dire che è più impegnativo di quello che pensassi e, più di una volta, ho rischiato di farmi saltare uno o due dita. Sempre grazie ai consigli di internet, metto un po' di olio e un po' di spezie così da insaporirlo un pochino. Metto anche il polpettone nel forno e lascio cucinare dentro al forno.

Adesso, quello che devo fare è una bella doccia. Controllo l'ora e faccio ancora in tempo a darmi una sistemata.

Vado in camera mia, prendo un paio di pantaloni color cachi e una felpina nera, le calzette e mi dirigo verso il bagno. Accendo una candela e mi infilo sotto la doccia. Uno dei miei amici di Milano mi ha sempre raccomandato di fare il doccino, la prima volta che mi ha spiegato come fare, mi sono vergognato come un ladro, ma ho deciso di provare. In effetti, devo dire che prima del sesso aiuta molto ad evitare incidenti imbarazzanti quindi, di tanto in tanto, sia per igiene personale che per farmi trovare sempre pronto per qualsiasi occasione, lo faccio.

Tolgo la cornetta dal filo e lo porto verso il mio ano. Mentre l'acqua corre scorre contro le mie natiche dandomi un piacere inaspettato, con le mani infilo l'estremità del filo dentro e sento la zona pelvica gonfiarsi a causa dell'acqua che entra e mi pulisce. Aspetto giusto qualche minuto, non più di un paio, perché ogni volta, mi da la sensazione di urinare, poi, estraggo il filo e l'acqua sporca fuoriesce, provocandomi una strana sensazione, mista tra piacere e sorpresa. Ripeto l'operazione un'altra volta e, quando sono sicuro che sono completamente pulito, riattacco la cornetta della doccia al filo e finisco di lavarmi.

Non so perché abbia deciso di farmi il doccino, so che non ci spingeremmo mai così in là. O forse sì? Oddio, ma cosa penso. Una sega e una pompa sono un conto, ma avere un rapporto completo è fuori discussione; Inoltre, riuscirei mai ad accogliere quella bestia che si trova tra le gambe? Non nascondo che sono sempre stato con ragazzi la cui dotazione era decisamente più normale della sulla sua e ,soprattutto, erano molto meno larghi in circonferenza. Non dico che non mi abbiano fatto godere, perché mentirei, ma avrei sempre voluto provare un calibro più importante una volta tanto.

Mi asciugo i capelli e lascio che questi pensieri idioti mi scivoli addosso. Deve essere solo una cosa di una volta e, soprattutto, ci limiteremo solo al sesso orale. Mi guardo allo specchio e passo la mia lingua sulle labbra, ricordandomi il sapore dello sperma di Antonio. Okay, mi sento un perfetto depravato. Devo smetterla di concepire questo tipo di pensieri, anche se è più forte di me.