Aaron Hotchner

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*Diverse battute sono quasi le stesse della scena simile a questa dell'episodio di "Cold case" a cui è ispirata la fanfiction. Le ho modificate un po', però, non è che io abbia fatto copia e incolla.
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Dopo aver ascoltato ciò che Matthew aveva da dire, come l'uomo aveva previsto, tutti accettarono quasi subito di collaborare.

"Bene. Allora se va bene per voi, vorrei farvi delle domande in un'altra stanza, uno alla volta" disse quindi David, e di nuovo, tutti furono d'accordo.

Ci volle più tempo quella volta, forse perchè avevano capito che nonostante Dave non fosse un poliziotto e non avesse usato la parola "interrogatorio", erano considerati dei sospettati.

Alla fine, però, accettarono.

Aaron chiese di poter essere il primo, proprio come David sperava, quindi i due uomini andarono in sala da pranzo e chiusero la porta, poi l'interrogatorio cominciò.

"Aaron Hotchner. Elizabeth Prentiss mi ha detto molte cose sul suo conto" iniziò Dave.

Non stava mentendo.

Il giorno dopo quello del loro breve incontro, la madre di Emily aveva chiesto ad una delle infermiere della casa di riposo di cercare su Internet il numero di telefono di David e l'aveva chiamato, principalmente per parlargli del rapporto difficile tra sua figlia ed Aaron Hotchner.

"Al liceo aveva la reputazione di un duro. Belle ragazze, un'auto da sballo" aggiunse pochi secondi dopo, ed Aaron rise, evidentemente compiaciuto dal fatto che anche Dave ormai sapesse quelle cose su di lui.

"Ce l'ho ancora, in realtà, è nel mio garage. Magari la sua figlia di mezzo vuole venire a fare un giro. Si chiama Diane, giusto? So che è single e io e lei siamo quasi coetanei" disse poi, e nonostante a David non facesse piacere il fatto che Aaron ci stesse praticamente provando con sua figlia, non riuscì a non sorridere.

"Alcune persone, almeno per certe cose, non cambiano mai" pensò scuotendo la testa, poi decise di proseguire con l'interrogatorio.

"Glielo chiederò" rispose "Ma torniamo a noi adesso. Molti ricordano ancora quelle folli corse vicino alla pineta".

"Mai perso per cinque anni" si vantò Aaron "Quella macchina sembrava un razzo".

"Ah. Io però ho un'altra versione" ribattè David, arrivando finalmente al punto "Una volta ha perso la gara ed è stato umiliato davanti a tutti i suoi amici da una ragazza".

"Chi? Emily Prentiss? Oh, lei non era come le altre ragazze" gli rispose Aaron, che chiaramente, con gli anni aveva cambiato opinione su Emily.

"Lei prendeva in giro Emily a scuola, e dopo quell'umiliazione, le cose sono solo peggiorate" fece Dave, e in risposta, Aaron si limitò ad annuire.

"Adesso rimpiango quello che ho fatto, ma in parte continuo anche a pensare che se solo si fosse vestita da donna, nessuno l'avrebbe presa in giro" rispose Aaron, provando in parte a giustificare le azioni del sè stesso adolescente.

"Si sentiva minacciato da lei, vero, Aaron?" gli domandò allora Dave, irritato da quel tentativo dell'uomo di incolpare Emily per i suoi errori.

"Mi faceva sentire a disagio, più che altro!" replicò Aaron "Era così per tutti, anche per le ragazze".

"Sta dicendo che Emily aveva discusso anche con una di loro?" chiese allora David, che non si aspettava davvero quella frase dall'uomo seduto di fronte a lui.

"Oh, sì!" esclamò Aaron "Credo che lei sappia come sono certe donne: viziose. E la mia fidanzata di allora era proprio così".

Poi anche lui, come aveva fatto Elizabeth Prentiss al telefono, cominciò a raccontare di un avvenimento che si era tenuto dentro per quasi quarant'anni.

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