Anima Gemella || Max Verstappen|| Vol.2

Capitolo 10

I'm on the edge of something breakin'
I feel my mind is slowly fadin'
If I keep goin', I won't make it
If I keep goin', I won't make it

- I Was Never There, The Weeknd

Rory rimase a fissare la schermata della chat con Max per ore. Tutto il coraggio che fino a qualche ora prima l'aveva spinta ad ottenere quel numero d'un tratto venne meno. Cosa gli avrebbe potuto scrivere? Era sicura che lui avrebbe risposto? Cosa pensava di ottenere?

Non era mai stata particolarmente paranoica ma quella volta smise di ragionare con intelligenza e dava sfogo a tutte le sue insicurezze. Non le era mai successo in vita sua, neanche con Caleb.

Posò il cellulare sul suo letto ed uscì in balconcino per fumare una sigaretta.

Aspirare la nicotina, trattenere il fiato per qualche secondo e poi buttare fuori il fumo. Così per circa venti tiri fino a quando la sigaretta non fosse completamente consumata. E questo la rilassava. Non era tanto la nicotina che conteneva ma proprio il dover contare quanti tiri facesse. Era il suo modo per scaricare i nervi.

Lo aveva fatto anche quando dopo il tradimento di Caleb iniziò ad avere gli attacchi di panico. L'unico modo che aveva imparato per calmarsi, e che su di lei aveva effetto, erano proprio i numeri. Così semplici, così ordinari. Erano tutti lì in fila, ognuno conosceva il proprio posto e nessuno voleva scavalcare l'altro. L'uno sapeva di essere uno e che veniva prima del due ma dopo lo zero. Sapeva di essere il primo numero ordinario in tutto: il primo per una conta, il primo per il vincitore di una gara.

Rory, però, dopo Caleb si era sentita uno zero. Quel numero che moltiplicato per qualsiasi altro non avrebbe dato nulla, sempre e solo zero. Lei oramai non era capace di dare più niente.

Così dopo essersi calmata, capì che non aveva nulla da perdere. Se Max voleva giocare, anche lei lo avrebbe fatto. In quel gioco se ci si fosse dovuti bruciare, lo avrebbero fatto in due.

Tornò nella sua stanza, afferrò il cellulare e digitò il messaggio premendo invio senza pensarci due volte.

"Non sei l'unico che detta le regole del gioco, non dimenticarlo."

Max non era online e ci volle un po' prima che prendesse il cellulare e visualizzasse il messaggio.

Infatti, il leader della classifica della stagione 2022 di Formula 1 era impegnato a prepararsi per il Gran Premio che si sarebbe disputato a Singapore.

Era impegnato ad allenarsi. Il titolo mondiale era l'unica cosa che veramente gli interessava.

Sul jet in compagnia di Charles e Sophie mentre fingeva di dormire, aveva rimuginato molto sulle ultime ore. Stava commettendo di nuovo gli stessi errori. Si stava lasciando di nuovo andare per una ragazza. Non lo avrebbe permesso e concentrarsi sulla Formula 1 era l'unico modo per tornare con i piedi saldi a terra.

Non avrebbe più permesso a Rory di invadere i suoi spazi, di prendere possesso dei suoi pensieri e governarli con impulsività. Lui era cresciuto con una sola forma mentis: la razionalità.

L'iter era semplice: osservare, studiare, ragionare e infine colpire.

Questo lo aveva portato in Formula 1 e a vincere un titolo mondiale.

Questo lo aveva portato a non fidarsi di nessuno. Non aveva molti amici per questo motivo. Gli unici di cui si fidava erano Daniel e Sophie, che era entrata per puro caso nella sua vita.

Pensava che la ragazza fosse destinata esclusivamente al monegasco, arrivata d'improvviso una domenica di fine maggio; in realtà il destino aveva in serbo per lui un'amicizia senza eguali, senza invidia e con la più totale sincerità. Max, inconsapevolmente, aveva trovato una piccola famiglia su cui fare sempre affidamento.