𝗥𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗴𝘂𝗶

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𝟐𝟏 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞

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«Ho visto un video dove questo ragazzo nascondeva i regali negli oggetti della casa che poi incartava, facendo credere che il regalo fosse altro. Dici che possiamo farlo anche noi?» Sposto lo sguardo dal telefono per guardare James, sdraiato con me sul divano.

«E cosa vorresti fare?»

«Boh, tipo i biglietti per la degustazione di vini possiamo metterli su una scala e incartare quella.»

James mi guarda confuso. «Ma noi non ce l'abbiamo nemmeno, una scala.»

«Beh, questa è l'occasione giusta per comprarne una.»

«Dovresti pensare ad altro.» Si sistema meglio sul divano, piegando le braccia dietro la testa. La maglia si solleva leggermente, scoprendo una parte di addome. Mi distraggo dalla mia idea e lo fisso, sperando che la maglia si sollevi di più.

«Brianna?»

«Si?» Alzo lo sguardo e lo punto nei suoi occhi.

«Quando ti ho detto di pensare ad altro, mi riferivo ai regali.» Ghigna.

«Beh, a Natale si scartano i pacchi regalo, perché non aprirne uno in anticipo?» Cerco di fare la faccia più innocente possibile.

James si mette seduto e avvicina il suo volto al mio. «Che ne dici di pensare prima ai regali da incartare?» Si alza e se ne va.

«Ma ehi!» Sono indignata, davvero. Io speravo in altro.
Mi alzo dal divano, sbuffando, e vado a recuperare i sacchetti con i regali.
Vado in cucina e vedo che James ha preso scotch, carta regalo e nastri.

«Tutto bene, Brianna? Sembri delusa.» Mi sfotte, James.

«Io? No. Per niente.» Prendo il primo regalo e inizio a incartarlo. «Ora concentrati, abbiamo dei pacchi da incartare.»

Sorride, ma non dice nulla e si mette all'opera. Quando tira fuori dal sacchetto i regali per zia Sasha e zia Wendy, James mi guarda con un sopracciglio alzato.
«Avete davvero comprato delle fruste e delle manette?»

Ammicco versi di lui. «Non sono delle semplici manette, ma sono manette col pelo.»

«Ovviamente.» Alza gli occhi al cielo. Poi osserva la frusta. «Sul serio ad alcune persone piace questa cosa?» Sembra scettico.

Alzo le spalle. «Beh, ad alcuni il dolore piace.»

Il mio ragazzo distoglie lo sguardo dalla frusta e mi guarda con un sopracciglio alzato. «E tu lo sai perché...?»

Lo guardo, ovvia. «Sono cresciuta con zia Wendy e zia Sasha. Non hai nemmeno idea delle cose che ho sentito. Sai che il mondo del sadomaso è così ampio e complesso? E che...»

James mi ferma. «Okay, stop. Non so se eccitarmi o spaventarmi.»

«Beh, una cosa è certa: non proverei mai una frusta.» Poi sposto lo sguardo sull'altro oggetto che tiene in mano. «Ma per quanto riguarda le manette...» Lascio volutamente la frase in sospeso.

James recupera il suo telefono. «Sai che ti dico? Continua tu con i regali, io devo fare un ordine su Amazon.»

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Un Natale da sfigatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora