𝟔 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞
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«Ora ci vogliono alta professionalità e concentrazione» dico, togliendo lo stampo in silicone dal freezer.
Aisha e Jeremy sono rimasti da noi a dormire, e questa mattina abbiamo sciolto del cioccolato per fare delle mezze sfere con gli stampi. Ora che si sono solidificate, l'obiettivo è quello di riempirle di cacao, zucchero e marshmallow e chiuderle, creando delle sfere da far sciogliere nel latte caldo.
«Se ci vuole concentrazione, allora perché lo fai tu?» Jeremy mi guarda innocentemente.
È un piccolo adorabile bastardo.
So che in qualche modo si sono incanalati in lui i geni di mio padre che ancora cercavano vendetta per averlo ricattato per quel tatuaggio.
Io. Lo. So.
«Stai dicendo che non sono in grado?» Guardo mio fratello con un sopracciglio alzato.
Jeremy inizia ad allontanarsi da me. «Forse?»
«Okay, vorrà dire che lasceremo il lavoro a James.» Lascio sul tavolo lo stampo e poi faccio uno scatto verso mio fratello, che inizia a correre per la cucina. «Non ti salverai, peste!»
Iniziamo a girare intorno al tavolo, mentre James cerca di non essere travolto da noi mentre toglie le mezze sfere dal silicone. Riesco ad afferrare mio fratello e lo sollevo, tenendolo a testa in giù. «Devi dire che sono la miglior persona che esista a questo modo e che io posso fare tutto perché sono assolutamente perfetta.»
«No Jeremy! Non si dicono le bugie!» Aisha scoppia a ridere.
«Io non dirò niente!» Jeremy tenta di fare resistenza, così lo rimetto dritto e lo appoggio a terra, tenendolo per fargli il solletico.
«Dillo» gli dico, continuando a muovere velocemente le dita sulla sua pancia.
«Okay, okay!» Mio fratello urla tra le risate. Gli lascio un attimo di tregua per fargli riprendere fiato. «James è la miglior persona di sempre ed è assolutamente perfetto.» Scoppia a ridere, seguito da Aisha.
Io spalanco la bocca, incredula, e James sghignazza divertito. «I bambini sono la voce della verità, Brianna. Non potrai mai essere perfetta quanto me.»
Nel frattempo mio fratello ha approfittato della mia distrazione per sfuggire dalle mie braccia e nascondersi dietro le gambe del mio ragazzo.
«Tranquilla Brianna, io preferisco te a James.» Aisha mi abbraccia, circondandomi il collo con le braccia.
«Ma ehi! Io sono tuo fratello!» Protesta James.
«Tu hai mangiato le mie caramelle di Halloween» ribatte Aisha, mentre la prendo in braccio e ritorno in piedi.
«E tutte le volte che lei ti ha fatto cadere aprendo semplicemente una porta?» Il mio ragazzo mi indica col braccio, indignato dalle parole di sua sorella.
Aisha si gira a guardarmi. «È vero?»
«No, ti pare?» Faccio una risata nervosa. «Sta mentendo. Tu ti ricordi di qualcosa del genere?»
«In effetti no.»
James mi scocca un'occhiataccia. «È perché non aveva nemmeno un anno! Per forza non si ricorda nulla!»
«James, suvvia, non c'è bisogno di mentire per racimolare affetto» gli dico, con tono accondiscendente. «Lei non ricorda, io non ricordo, Jeremy non c'era. Niente di quello che dici è mai accaduto.»
Apre la bocca per ribattere, ma Aisha lo interrompe. «Sì, James, non mentire.»
Il tono che usa mi fa scoppiare a ridere. Alla fine i bambini sono adorabili, se non affermano di vedere il fantasma di un parente che non hanno mai conosciuto.
James mi lancia uno sguardo che promette vendetta.
«Dite quello che volete, ma tanto Jeremy dice che sono perfetto.» Prende in braccio mio fratello e mi guarda vittorioso.
«E faremo le sfere migliori!» Jeremy ci fa la linguaccia.
«No, le faremo noi!» ribatte Aisha.
Passiamo la mezz'ora successiva in competizione. James e io ci occupiamo semplicemente di passare le mezze sfere su una padella calda per rendere il bordo uniforme. I bambini le riempiono di cacao e piccoli marshmallow e noi adulti le sigilliamo. Alla fine ci decretiamo vincitori tutti quanti, perché stranamente nulla è andato storto e le sfere erano tutte perfette. Prepariamo delle tazze di latte caldo e ci sciogliamo dentro una sfera a testa, spostandoci sul divano per vedere Il Grinch.
James e io siamo alle estremità del divano, Jeremy abbraccia James e Aisha è tra le mie gambe.
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Un Natale da sfigati
Romansa𝙉𝙤𝙫𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 "𝙈𝙖𝙞 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙖𝙡 𝙩𝙖𝙩𝙪𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙨𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙛𝙞𝙜𝙖 𝙩𝙞 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙩𝙖". James Reid non ha mai creduto particolarmente alla sfiga, eppure si è dovuto ricredere nel momento in cui Brianna Lester è entrata a...
