Capitolo 44

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I don't think we'll ever change, here's to never growing up!

Capitolo 44

"Dannazione!" Sento Gino sbraitare contro i quadri, chissà cos'altro vorrebbe dire.

"Come ci è andata?" Chiedo io mentre mi avvicino con Frankie. Lui e Matt hanno già letto le medie.

"Vedi" Gino mi indica i nostri nomi.

Io lui e Frankie quest'estate verremo a scuola a quanto pare. Matt è stato promosso.

"Anche Sarah è andata bene" dice Frankie ma c'era da aspettarselo, tolto l'ultimo brutto periodo per tutti, lei è sempre andata bene a scuola.

Quando entriamo dentro scuola per prendere il nostro bel foglietto che testimonia la nostra bravura comincio a sbuffare.

"Odio la matematica, chi lo dice ai miei!?" Mi lamento.

"Almeno tu hai solo matematica, io ho anche fisica e francese" Gino si lamenta mettendo da parte il suo foglio con le materie da recuperare. Anche a Frankie è andata peggio: matematica e francese.

Una volta fuori decido di tornare a casa con Gino con la sua moto.

"Beh, fammi sapere quando avrai finito" ridacchia, mi saluta sul pianerottolo e sale un'altro piano. A entrambi aspetta una bella strigliata.

"Ok, ti chiamo, per me sarà sicuramente più lunga..." Ride e sparisce nelle scale. Poi entro dentro casa.

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Il telefono squilla. Gino.

"Già fatto?" Lo prendo in giro.

"Sì ci hanno messo meno del previsto, forse se lo aspettavano in fondo" ridiamo entrambi.

"Allora, i tuoi cosa hanno detto?" Mi chiede.

"È così difficile intuirlo? Ovviamente credono sia colpa di Harry, se solo sapessero cos'altro c'è dietro..."

I miei genitori credono sia solo innamorata quindi ho la testa fra le nuvole. Non sanno di quello che mi ha fatto Logan, di Sarah, di Chris e dei casini in cui sto trascinando Harry stesso.

"Era prevedibile, ma infondo i nostri genitori cosa possono sapere?" Dice rassegnato.

"Gino, mi sono ricordata che devo chiamare Harry prima che inizi l'intervista, ci sentiamo dopo" lo liquido in fretta e lui fortunatamente mi capisce.

Compongo con ansia il numero di Harry che ormai so a memoria, dopo un paio di squilli temo che sia troppo tardi ma poi mi risponde.

"Mar" sembra contento di sentirmi.

"Ciao Harry, senti io..." comincio a farfugliare.

"Sei andata a vedere i quadri?" Mi chiede e io subito mi mordo un labbro.

"Si" dico piano.

"Allora?" Mi chiede ansioso.

"Matematica. Fottuta." Rispondo nervosa.

"Mar.." mi rimprovera lui.

"Scusa. Matematica mi ha decisamente rovinata" dico con tono elisabettiano "va meglio amore?" Lo prendo in giro.

"No, non va" mi dice lui.

"Harry per favore ci hanno già pensato i miei cinque minuti fa..." mi aspettavo comprensione da parte sua almeno.

"Ok, solo avrei preferito che tu avessi tutta l'estate tranquilla, te la sei meritata dopo tutto quello che è successo" mi spiega.

"Sì lo so ma intanto avrò qualcosa con cui distrarmi mentre tu sarai in tour" gli dico con voce allegra ma con un nodo in gola. Tre mesi senza di lui. Sto male solo al pensiero.

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