Capitolo 5

1.2K 52 20
                                    

Hey nice to meet you, what's your name?  I saw you walkin on my way girl, oh maybe we could spend the day...

Summer Shade, Cody Simpson

Capitolo 5

La serata è andata avanti tranquilla, fortunatamente non sono troppo stanca, sono circa le 23.30 e Gino sta servendo le ultime cose al bar.

"Fai un cocktail anche a me??" Dico con lo sguardo da cucciola entrando nel piccolo luogo dietro al banco.

"Se aspetti due minuti beviamo qualcosa insieme" versa il suo capolavoro nel bicchiere del cliente e si avvicina a me "non qui però, i nostri ci ammazzano!"

Io mi siedo dietro di lui mentre lava le sue cose e si toglie il suo grembiule nero. Prendiamo le giacche e due birre per poi andare fuori.

"Ci voleva" dice lui dopo il primo sorso

"Eh già, che stanchezza! Fortunatamente questa settimana di punizione è finita"

"Beh ne è valsa la pena fare una settimana di punizione, quella festa è stata epica" i suoi occhi brillano al ricordo di venerdì scorso, i miei un po' meno. Anche lui è stato messo in punizione visto che ha partecipato alla rissa alla festa a casa di Chris.

"Visto che è passata una settimana adesso mi vuoi dire perché ti sei tanto incazzata con Chris e perché si è scatenato l'inferno? Nemmeno lui ha voluto parlare di te in questi giorni."

"No" rispondo secca.

"Ok... Ma non rovinare la vostra amicizia solo per una stronzata, Chris vale di più, lo sai, e ti vuole bene." sono stanca di sentire sempre le stesse cose.

"Lo so ma non può comportarsi così, io faccio quello che voglio, non sono il suo giocattolo" Gino ha capito quanto io sia ancora arrabbiata dopo una settimana e lascia stare, così finiamo la nostra birra e lui se ne va mentre io finisco quello che mi è rimasto.

"Mar ci pensi tu a chiudere?" Mia madre ha finito di fare il resoconto della serata e sono andati via tutti.  A me manca poco.

"Sì tranquilla, dammi le chiavi" me le pone e se ne va.

Dopo circa 10 minuti esco anche io e, dopo aver chiuso tutto, mi metto la felpa, prendo la borsa ed esco dal locale.

Comincio a scendere i pochi scalini che ci sono davanti all'entrata quando vedo un ragazzo appoggiato ad una macchina scura davanti a me. Rimango pietrificata sul penultimo gradino quando lo guardo negli occhi per avere conferma che sia lui.

"Credevo non uscissi più" mi sorride.

Harry è davvero venuto qui solo per me. Chissà quanto ha aspettato. Un piccolo sorriso mi scappa e lui lo ricambia pienamente. E' bello. 

"Io invece non credevo saresti venuto sul serio." ammetto.

"Perché no?" Chiede lui e io faccio spallucce. "Te l'ho detto che non scherzavo"

Fa qualche passo verso di me fino ad distare di circa un metro.

"Allora? Andiamo?" Annuisco.

Lui continua a guardarmi con quegli occhi verde infinito mentre io non riesco ad alzare lo sguardo dalle mie Converse rosse.

"Non credo che ci siamo presentati come si deve.. non trovi?" spezza lui il silenzio.

"Giusto" 

"Quindi..." comincia lui mentre continuiamo a camminare per la strada deserta "...mi chiamo Harry, ho 19 anni, amo cantare e vengo da Holmes Chapel, vivo a Londra e sono single" chiude questa sua presentazione facendomi un sorriso furbo e lanciandomi un'occhiata.

Ne ho visti di ragazzi belli, ma lui è inspiegabile. Harry non è solo bello, ha qualcosa in più. 

"Bene..." dico io indecisa sulle parole da usare "..mi chiamo Martina ma tutti mi chiamano Mar, ho 15 anni, quasi 16, mi piace la musica più di ogni altra cosa e anche io vivo a Londra ma sono nata in Italia" 

"E..." dice lui

"...e cosa?" Chiedo io mentre lui mi guarda con un ghigno e una scintilla negli occhi

"E si, sono single" concludo.

Lui sfoggia le famose fossette e mi squadra da capo a piedi. Non dice altro dopo.

"Ma mi spieghi perché?" gli domando.

"Eh?"

"Perché proprio io?" Sospiro "Insomma potresti avere tantissime ragazze in ogni parte del mondo e tu decidi di perdere tempo con una ragazzina come me. Di venerdì sera oltretutto." Scuote la testa come per darmi della stupida.

"Hey, se avessi voluto una ragazza che mi trattasse come una star me la sarei trovata subito ma non è così." ricominciamo a camminare "Io voglio qualcuno che mi conosca come il vero Harry, non una ragazza che mi vede come Harry Styles il cantante dei One Direction. E sembra che tutto questo non ti tocchi minimamente."

"si... capisco." dico io

"Sono contento" segue un altro lungo silenzio ma questa volta meno imbarazzante, lo uso per riflettere.

"Allora dimmi qualcosa di te, come mai lavori lì se sei così piccola?"

"È della mia famiglia quel ristorante e poi è perché mi hanno messa in punizione"

"Uuuh che cattiva ragazza! E sentiamo, che hai combinato?" Mi prende in giro lui.

"Venerdì scorso sono andata alla festa di compleanno del mio migliore amico, ho praticamente scatenato una rissa fra lui e un tipo che ci provava con me." 

Però, non ho voluto parlarne con Gino ma l'ho subito confessato a Harry.

"Wow.." sussurra, non se l'aspettava.

"Che ti aspettavi? Che non avessi mangiato tutte le verdure?" Rido.

"Sei davvero una cattiva ragazza" scherza e si passa la mano tra i capelli ricci e spettinati.

"Tu? Che mi dici di questo Harry che nessuno conosce?" Ora sono curiosa di sapere qualcosa che nessuno sa. 

"No.." bisbiglia facendo una smorfia.

"No cosa?" 

"Non dirò niente su di me. Le persone non si possono descrivere ma solo conoscere e vivere"

"È molto saggio..." mi scappa dalle labbra.

"La penso così" fa spallucce.

"Siamo arrivati" ci fermiamo davanti casa mia.

"Di già?"

"Si" annuisco.

"Beh allora promettimi che ci rivedremo no?" Mi propone lui.

"Dipende da te: sai dove abito e lavoro mentre io non so niente su di te"

"Tu promettimelo e basta. Mi farò rivedere io" dice venendo vicino "che ne diresti di uscire con me?" Mi chiede accarezzandomi il viso.

"Harry non ho neanche 16 anni, sono un totale casino. Come posso uscire con te?"

"Io credo che tu sia perfetta" mi sorride a pochi centimetri dal mio viso.

"Non so..." dico con poca voce mentre sono persa nei suoi occhi

"Dai, dimmi di si" mi fa il labbruccio.

"Ok ok..."

"Quindi uscirai con me?" Mi fa un sorriso furbo.

"Va bene" Sorrido.

"Allora Buonanotte" mi dà un bacio sulla guancia che mi fa attorcigliare lo stomaco e sparisce nell'oscurità di questa strada.

Entro nel palazzo e trascino le gambe fino all'ultima rampa del secondo piano dove era seduta ad aspettarmi Alli.

"Voglio sapere tutto." si alza con uno scatto "ho aspettato qui un sacco di tempo, sapevo che ci saresti stata con lui!" Mi dice con tono superiore.

"Dai, andiamo, dormi da me stanotte così ti racconto" lei acconsente ed entriamo a casa.

Come glielo spiego? Ancora non credo sia reale, ancora non so come sia successo...

Verde Infinito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora