Capitolo 15

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Chris è l'anima di un demone messa nel corpo di un ragazzo col viso d'angelo.

-Hazel, Il Colore Delle Converse

Capitolo 15

Siamo arrivati. La musica pompa forte dalle casse di Carl, un dj abbastanza conosciuto in città, si sanno molte cose su di lui, come su tutti i presenti più o meno.

Mi stringo a Gino, non sono mai venuta qui e non so di chi fidarmi. Sono tutti grandi e sembrano avere le intenzioni peggiori.

Credo sia un'autodemolizioni abbandonato, è molto buio e ci sono luci blu e verdi ad illuminare il punto scommesse e qualche faro puntato sul percorso. Uomini tatuati e cosparsi di fumo gridano i nomi dei partecipanti. Alcune ragazze volgari li affiancano, altre intrattengono i piloti.

"Gino! Mar!" Chris e Matt ci vedono e ci fanno segno di raggiungerli. Subito riconosco il ragazzo che è con loro.

"Mar! La mia ragazzina preferita..." allarga le braccia poco tatuate e scoperte dalla canotta nera mentre mi avvicino e poi mi stringe in un abbraccio imbarazzante.

"Ciao Logan, come stai?"

È un ragazzo particolare, il suo sorriso è intrigante e a prima vista sembrerebbe non centrare molto con questo luogo. Peccato sia chi organizza le gare e, se possibile, la persona più meschina che conosca.

"Io benissimo dolcezza" mi mette un braccio intorno e io sorrido stranita. Chris lo fulmina immediatamente, lui e Logan si conoscono ma sa che vorrebbe farmi entrare nel giro, ci ha provato diverse volte a farmi fare la zoccola per i piloti. Dice che sono perfetta per i pivellini, quelli che hanno cominciato da poco le gare. Per questo motivo non mi presento alle gare. I ragazzi mi tengono lontana da questo posto e da Logan specialmente.

"Li hai compiuti 16 anni?" Mi chiede Logan dopo essersi acceso una sigaretta ed essersi appoggiato alla moto grigia di Matt.

"No" risponde secco Chris.

"Li compio questo fine settimana" preciso più cordiale.

"Interessante..." si passa una mano sul mento e mi scruta.

"Logan vieni per favore" qualcuno lo chiama al banco delle scommesse e si allontana da noi.

"Divertitevi" ci fa un cenno prima di lasciarci.

"Noi ce ne andiamo" Chris mi prende per un braccio.

"Cosa?" tiro via il mio braccio "sono venuta qui per vedere la gara, voglio rendermi conto di cosa accade, in cosa consiste, ho paura per voi" alzo il tono con lui.

"Dai lasciala stare" Gino dà una pacca al ragazzo biondo di fronte a me. "È solo una gara Chris"

"Stanno cominciando ragazzi" ci avvisa Matt. Chris rivolge il suo sguardo cattivo su quella specie di pista arrangiata per la gara. Tutti corrono vicino al punto di partenza.

I partecipanti si mettono tutti in fila, uno affianco all'altro e si scambiano sguardi cruciali. La maggior parte di loro ha una ragazza sul sellino posteriore. Una ragazza con un foulard rosso in mano si mette davanti a loro, fa un cenno al dj per alzare la musica. Le moto tuonano, tutti gridano e io stringo i pugni dall'eccitazione. È pura adrenalina.

La ragazza abbassa il foulard e si parte. Cominciano a correre, sono così veloci che alzano un polverone enorme.

Non è una gara come le altre, i ragazzi danno calci agli sfidanti e si scontrano con le moto, anche le ragazze spingono e tirano chi è di fianco. È un totale caos. Salgo sulla ringhiera di fronte a me per meglio vedere la gara. Se i ragazzi dovessero partecipare per davvero voglio sapere quali sono i rischi che corrono i partecipanti e ho solo una possibilità perché non mi porteranno più qui.

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