Capitolo 2

2.4K 59 25
                                    

E intanto ogni cosa se vuoi, da sempre mi parla di noi...

Capitolo 2

Dopo ben 15 minuti di rimprovero torno in camera mia e William era lì che mi aspettava.

Era come se mi chiamasse mentre ero in bagno per cambiarmi. Quando sono tornata era lì, poggiato esattamente al centro del mio grande letto.

Hey hey, fermi tutti! Avete capito male...?

Parlo di William Shakespeare, una delle poche persone che mi lasciano respirare ultimamente. Questo libro ci riesce bene. Si chiama 'Sogno di una notte di mezza estate'. È bellissimo perché racchiude tutto quello che mi piace: quell'amore perfetto che so non esista, proprio come non esistono i folletti e le fate che tanto adoro in quest'opera e poi ci sono riferimenti al pensiero Platonico, per non parlare di quanto io adori la mitologia greca.

Non avrei dovuto prendere un istituto alberghiero ma un liceo, le avrei studiate con l'aiuto di professori queste cose e magari le avrei capite meglio.

Non importa. Forse è meglio così. Altrimenti al liceo sarei costretta a vedere lui tutti i giorni nel corridoio o magari nella stessa lezione....

Leggo qualche pagina e poi mi lascio cadere in un sonno profondissimo.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

È lunedì.

Sabato e Domenica sono passati in fretta, sereni come sempre. Alice e Gino hanno praticamente passato il weekend con me e mio fratello a casa nostra, inutile dire che Gino ha attaccato il discorso 'Chris' un milione di volte, sperando di capire meglio la mia versione delle cose riguardo venerdì ma non ero proprio in vena di parlare o di ritornarci su perché tanto meno sono pronta a vederlo.

"Ho parlato con Chris fino a tarda notte, dice che gli dispiace e bla bla bla.. Mar vedi di stare attenta a quel che fai. E, ad ogni modo, lui è sinceramente pentito dopo il casino che è successo alla sua festa, ti vuole un bene dell'anima"

Gino ha provato a convincermi con queste parole ma io non gli ho neanche risposto, sono troppo incazzata con Chris. Poteva evitare di fare il coglione.

Ora sono sotto casa e, come sempre, aspetto Gino vicino al garage che esca la moto per andare a scuola insieme.

Quando è pronto mi infilo il casco e salgo su. In pochi minuti siamo davanti l'istituto. Frankie mi fa un cenno con la mano, parla con una nostra compagna di classe.

"Beh, visto che avete compagnia io vado a cercare Matt in questo assedio. Quello che mi chiedo è: hanno tutti così fretta di entrare a scuola?" Gino mi fa ridere perché quando scherza sotto sotto è serio. Sotto il portone è un casino.

Così io vado verso Frankie e lui da un'altra parte per cercare Matt, il nostro migliore amico.

Noi due, Frankie, Matt e Chris siamo una comitiva, come una seconda famiglia. Ci vogliamo bene ma le cose ultimamente non sono un granché, non vanno più bene da mesi ormai, niente è come prima.

Tutta per colpa sua...

No, non parlo di Chris, con lui sono arrabbiata solo per venerdì sera, so benissimo che è una cosa passeggera, tipica . Parlo di chi ha rotto davvero il bel legame che avevamo, parlo di...

"Hey Mar!" Frankie richiama la mia attenzione.

"Che fai non vieni? La campanella è suonata.." Non me ne nemmeno ero accorta. Se ne stavano andando senza che io me ne rendessi conto.

"Sì eccomi" 

- - - - - - - - - - - - - - - - - - -

"Punizioni?" Mi chiede la mia migliore amica mentre facciamo la strada di ritorno a piedi. Gino esce un'ora dopo di noi, ha il corso di recupero quell'asino...

"Devo lavorare al ristorante tutti i giorni questa settimana fino a venerdì purtroppo" ammetto scocciata e lei mi guarda con comprensione.

"Quindi non puoi uscire...?"

"Direi proprio di no" ridacchio e calcio qualche sassolino "non ho voglia di vedere Chris comunque, magari lavorare mi farà schiarire le idee, mi dispiace solo di lasciarti sola"

"A proposito..." si sta vergognando? Ha le guance rosse.

"Che?" Insisto io

"Ieri ho finalmente conosciuto David" dice con lo sguardo sulle sue Nike bianche.

"Quello con cui messaggi da settimane?" Annuisce

"Sia lodato il Cielo!" Scherzo e poi l'abbraccio. Si vede che le piace molto.

"Allora ci vediamo a scuola visto che non puoi uscire..." mi dice quando arriviamo al bivio che separa la strada di casa mia dalla sua, dopo avermi parlato di David.

"Oh, ti prego non me lo ricordare"

"Ciao cucciola!"

"Ciao Corazon"

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Venerdì e io non posso uscire.

È già passata una settimana e con Chris ancora non ho chiarito.

Come al solito non ho studiato granché questa settimana, ma chi se ne frega, non vado troppo male a scuola, sono abbastanza sveglia, solo che mi penalizza sempre il mio caratteraccio come in tutte le cose che faccio. E la pigrizia...

Ho più note io che il resto della classe messa insieme, i prof poi mi odiano. Ma va beh...

Ad ogni modo, mi vesto velocemente dopo essermi lavata, metto le mie Converse rosse, jeans e una felpa. Cappuccio in testa, borsa con il cambio lungo la mia spalla destra, mani in tasca alla felpa e cuffie ficcate nelle orecchie.

Bene bene bene, mi tocca scegliere una canzone dalla mia playlist: metto Stray Heart dei Green Day per un po' di carica.

La strada la so a memoria, i miei e mio fratello sono già lì. Uno con la bicicletta quasi mi prende sotto perché mi sono persa nei miei pensieri, quindi decido di svegliarmi e continuo a camminare.

Poi mi fermo davanti al semaforo. Mentre i Green Day suonano il ritornello il mio sguardo si posa su una bella casa davanti a me appena a destra del semaforo sul marciapiede di fronte. È bianca, un cancello molto alto e scuro sembra proteggerla, delle telecamere sorvegliano la porta. Questa bella casa stona in questo quartiere orrendo.

Quando attraverso passo da lì e di sfuggita leggo sulla targhetta dorata posizionata vicino al video citofono 'Tomlinson' scritto in corsivo.

Perché non mi è nuovo? Sarà qualche riccone della zona o qualcuno di famoso.

"Chi se ne frega" penso fra me e me e torno a camminare. 

Eppure è come se qualcosa mi dicesse che in quella casa ci sia qualcosa, qualcuno. È strano da spiegare, è come se mi attirasse, non perché è bella, ma perché me lo sento dentro.

Verde Infinito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora